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LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
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Rifiuti.Criteri di localizzazione degli impianti di combustione dei rifiuti e del combustibile solido secondario

Dettagli
Categoria principale: Rifiuti
Categoria: Corte Costituzionale
Pubblicato: 30 Dicembre 2020
Visite: 2406

Corte costituzionale sent. 272 del 21 dicembre 2020
Oggetto: Ambiente - Rifiuti - Norme della Regione Marche - Criteri di localizzazione degli impianti di combustione dei rifiuti e del combustibile solido secondario [CSS] - Ubicazione a una distanza minima di cinque chilometri dai centri abitati e da funzioni sensibili - Criteri per la considerazione della distanza dai centri abitati.
Dispositivo: illegittimità costituzionale - non fondatezza - ill. cost. conseg. ex art. 27 legge n. 87/1953 - inammissibilità

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Sviluppo sostenibile. Costruzione ed esercizio degli impianti di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili

Dettagli
Categoria principale: Sviluppo sostenibile
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 30 Dicembre 2020
Visite: 2411

TAR Lazio (RM) Sez. III-ter n. 12464 del 24 novembre 2020
Sviluppo sostenibile. Costruzione ed esercizio degli impianti di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili

Ai sensi dell’art. 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003 n. 387, la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili sono soggetti ad autorizzazione unica rilasciata dalla regione o dalle province delegate dalla stessa, salvo la possibilità di applicazione della disciplina della dichiarazione di inizio attività (DIA) per gli impianti di minore capacità indicati dall’art. 12 co. 5 del medesimo decreto, da individuare con decreto del Ministero dello sviluppo economico. Ne discende che vi sono ipotesi in cui può essere ritenuta sufficiente la DIA, ma la previsione del deposito di un titolo ulteriore non appare illogico o irragionevole, tanto più nelle ipotesi, come in quella in esame, in cui emergono delle irregolarità idonee a incidere sulla attribuibilità del provvedimento ad effetti incrementativi.

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Urbanistica.Rapporti tra legislazione statale e regionale

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 29 Dicembre 2020
Visite: 2735

Cass. Sez. III n. 32736 del 24 novembre 2020 (CC 18 set 2020)
Pres. Andreazza Est. Reynaud Ric. Yakubowskiy
Urbanistica.Rapporti tra legislazione statale e regionale

Le definizioni degli interventi edilizi di cui all’art. 3 T.U.E. rientrano tra i principi fondamentali della legislazione statale che vincolano il legislatore regionale ai sensi dell’art. 2 T.U.E. Ove possibile, le leggi regionali in materia vanno pertanto interpretate in modo tale da non collidere con i suddetti principi, ciò che vale anche con riguardo alla legislazione edilizia delle regioni a statuto speciale, posto che, pur spettando in tal caso alla regione una competenza legislativa esclusiva in materia, anche la relativa legislazione deve rispettare i principi fondamentali stabiliti dalla legislazione statale.

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Aria.Sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra

Dettagli
Categoria principale: Aria
Categoria: Giurisprudenza Comunitaria
Pubblicato: 29 Dicembre 2020
Visite: 1962

Corte di Giustizia (Quinta Sezione) 3 dicembre 2020
«Rinvio pregiudiziale – Ambiente – Direttiva 2003/87/CE – Sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra – Articolo 3, lettera h) – Nuovi entranti – Articolo 10 bis – Regime transitorio di assegnazione di quote a titolo gratuito – Decisione 2011/278/UE – Articolo 18, paragrafo 1, lettera c) – Livello di attività relativo ai combustibili – Articolo 18, paragrafo 2, secondo comma – Valore del coefficiente di utilizzo della capacità pertinente»

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Urbanistica.Carattere alternativo e non cumulativo delle sanzioni ripristinatoria e pecuniaria per abusi su immobili in zona A

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 29 Dicembre 2020
Visite: 2083

TAR Lazio (RM) Sez. II-bis n.12322 del 23 novembre 2020
Urbanistica.Carattere alternativo e non cumulativo delle sanzioni ripristinatoria e pecuniaria per abusi su immobili in zona A

In relazione ad abusi che interessano, come nella fattispecie, immobili situati nella “zona A”, il tenore testuale dell’articolo 33, comma 4, del Testo unico dell’edilizia - proprio in quanto impone una specifica valutazione in ordine alla sanzione da irrogare - statuisce il carattere alternativo e non cumulativo delle sanzioni de quibus; in particolare, se viene richiesto alla Sovrintendenza di esprimere una valutazione sull’opportunità della demolizione, in alternativa alla sanzione pecuniaria, una scelta tra demolizione e sanzione pecuniaria deve comunque essere operata, innanzitutto dall’amministrazione dei beni culturali e, solo in caso di inerzia della stessa, da parte dell’amministrazione comunale, sicché l’eventuale applicazione cumulativa della sanzione ripristinatoria e di quella pecuniaria non può che rivelarsi illegittima

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Ambiente in genere. Abusiva occupazione di spazio demaniale marittimo

Dettagli
Categoria principale: Ambiente in genere
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 28 Dicembre 2020
Visite: 2689

Cass. Sez. III n. 33047 del 25 novembre 2020 (CC 16 ott 2020)
Pres. Liberati Est. Gai Ric. Chianese
Ambiente in genere. Abusiva occupazione di spazio demaniale marittimo

Il reato di abusiva occupazione di spazio demaniale marittimo (artt. 54 e 1161 cod. nav.) è configurabile anche in mancanza di un esplicito atto di destinazione demaniale del bene, derivando la demanialità dalle caratteristiche intrinseche di quest'ultimo, sicché, se esso è compreso nelle categorie previste dall'art. 28 cod. nav. e sia adibito ad usi attinenti alla navigazione, rientra nel demanio marittimo. In particolare, il demanio marittimo è formato dai beni indicati nell'art. 822 cod. civ. (lido del mare, spiagge, rade e porti) e nell'art. 28 cod. nav., che aggiunge le lagune, le foci dei fiumi che sboccano in mare, i bacini di acqua salsa o salmastra che almeno durante una parte dell'anno comunicano liberamente con il mare e i canali utilizzabili ad uso pubblico marittimo. Ognuno dei beni dianzi enumerati è contraddistinto dall'essere idoneo ai pubblici usi del mare e tale criterio, desunto dall'art. 28 cod. nav., guida tradizionalmente la giurisprudenza nelle controversie tendenti ad accertare i confini del demanio marittimo.

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  • Urbanistica.Apertura di porte interne o spostamento di pareti interne
  • Urbanistica.L’irresponsabile ventilata amnistia edilizia
  • Aria.Getto pericoloso di cose
  • Urbanistica.Potere di pianificazione e principio di proporzionalità
  • Urbanistica.Opere stagionali di cui all’art. 6, comma 1, lett. E-bis TU Edilizia
  • Rumore.Rilievi fonometrici
  • Rifiuti.Violazione prescrizioni AIA
  • Urbanistica.Opere edilizie su suoli demaniali
  • Ambiente in genere.La confisca obbligatoria prevista per le contravvenzioni ambientali di cui al d.lgs. n. 152/2006 è veramente esente da dubbi di costituzionalità?
  • Rifiuti.Imputabilità soggettiva dell’illecito ambientale di cui all’art. 192 d.lgs. 152/2006

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