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LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
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Ambiente in genere.VIA e AIA

Dettagli
Categoria principale: Ambiente in genere
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 12 Ottobre 2022
Visite: 1631

Consiglio di Stato Sez. IV n. 7978 del 14 settembre 2022
Ambiente in genere.VIA e AIA

In tema di protezione dell’ambiente e autorizzazioni in materia ambientale, la valutazione di impatto ambientale si sostanzia in una complessa e approfondita analisi comparativa tesa a valutare il sacrificio ambientale imposto rispetto all’utilità socio-economica, tenuto conto anche delle alternative possibili e dei riflessi sulla stessa c.d. opzione-zero. La sua funzione è preordinata alla salvaguardia dell’habitat nel quale l’uomo vive, che assurge a valore primario ed assoluto, in quanto espressivo della personalità umana attribuendo ad ogni singolo un autentico diritto fondamentale, di derivazione comunitaria; la VIA si differenzia dall’AIA, che incide sugli aspetti gestionali dell’impianto e sostituisce, con un unico titolo abilitativo, tutti i numerosi titoli che erano invece precedentemente necessari per far funzionare un impianto industriale inquinante, assicurando così efficacia, efficienza, speditezza ed economicità all’azione amministrativa nel giusto contemperamento degli interessi pubblici e privati in gioco; il procedimento per la valutazione d’impatto ambientale (VIA) e quello per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA) sono preordinati ad accertamenti diversi ed autonomi e possono avere quindi un’autonoma efficacia lesiva, che consente (o meglio impone) l’impugnazione separata dei rispettivi provvedimenti conclusivi

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Urbanistica.Rapporto tra disciplina nazionale e regionale

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 11 Ottobre 2022
Visite: 1993

Cass. Sez. III n. 34627 del 20 settembre 2022 (UP 8 set 2022)
Pres. Ramacci Est. Corbetta Ric. Parisi
Urbanistica.Rapporto tra disciplina nazionale e regionale

In materia urbanistica, le disposizioni introdotte da leggi regionali devono rispettare i principi generali stabiliti dalla legislazione nazionale, e conseguentemente devono essere interpretate in modo da non collidere con i detti principi

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Urbanistica.Corresponsabilità in vigilando tra il direttore lavori architettonico e quello strutturale

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Dottrina
Pubblicato: 11 Ottobre 2022
Visite: 10461

Corresponsabilità in vigilando tra il direttore lavori architettonico e quello  strutturale - TAR Perugia,  sentenza n.716/2022 del 30/09/2022

di Mauro FEDERICI

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Urbanistica.Impugnazione titolo edilizio connesso ad autorizzazione commerciale

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 11 Ottobre 2022
Visite: 1641

Consiglio di Stato Sez. IV n. 7704 del 5 settembre 2022
Urbanistica.Impugnazione titolo edilizio connesso ad autorizzazione commerciale

Nelle ipotesi di impugnazione di un titolo edilizio correlato ad un’autorizzazione commerciale da parte di un operatore economico, il criterio dello stabile “collegamento territoriale” che deve legare il ricorrente all'area di operatività del controinteressato per poterne qualificare la posizione processuale, e conseguentemente il diritto di azione, deve da un lato essere riguardato in un’ottica più ampia rispetto a quella usuale, ma dall’altro deve presupporre che l’interesse processuale possa qualificarsi personale, attuale e diretto, ravvisandosi tale ipotesi laddove sussista la coincidenza, totale o quanto meno parziale, del bacino di clientela, tale da poter oggettivamente determinare un'apprezzabile calo del volume d'affari. In altri termini, nell'ipotesi in cui ad impugnare il permesso di costruire sia il titolare di una struttura di vendita, affinché il suo interesse processuale possa qualificarsi personale, attuale e diretto, deve potersi ravvisare la coincidenza, totale o quanto meno parziale, del bacino di clientela, tale da poter oggettivamente determinare un apprezzabile calo del volume d'affari del ricorrente

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Beni Ambientali.Interventi precari

Dettagli
Categoria principale: Beni Ambientali
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 10 Ottobre 2022
Visite: 1873

Cass. Sez. III n. 36545 del 27 settembre 2022 (UP 14 set 2022)
Pres. Ramacci Est. Liberati Ric. PM in proc. Montinaro
Beni Ambientali.Interventi precari

E’ necessaria l’autorizzazione paesaggistica anche per le opere precarie, se eseguite in zona sottoposta a vincolo paesaggistico. La regola generale di cui all’art. 146 d.lgs. 42/2004 (codice dei beni culturali e del paesaggio), che prescrive che ogni intervento che comporti modificazioni o rechi pregiudizio all’aspetto esteriore delle aree vincolate e soggetto al previo dell’autorizzazione paesaggistica, consacrata in una fonte di rango primario, non può certamente essere derogata da una fonte di rango secondario, quale è il  regolamento 31/2017, che è di attuazione e non di delegificazione, e dunque non può liberalizzare interventi che per la norma di rango primario sono assoggettati ad autorizzazione.

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Beni culturali.Tutela del patrimonio culturale e promozione dello sviluppo sostenibile

Dettagli
Categoria principale: Beni Culturali
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 10 Ottobre 2022
Visite: 2054

Consiglio di Stato Sez. VI n. 8167 del 23 settembre 2022
Beni culturali.Tutela del patrimonio culturale e promozione dello sviluppo sostenibile

La primarietà di valori come la tutela del patrimonio culturale o dell’ambiente implica che gli stessi non possono essere interamente sacrificati al cospetto di altri interessi (ancorché costituzionalmente tutelati) e che di essi si tenga necessariamente conto nei complessi processi decisionali pubblici, ma non ne legittima una concezione ‘totalizzante’ come fossero posti alla sommità di un ordine gerarchico assoluto. Il punto di equilibrio, necessariamente mobile e dinamico, deve essere ricercato – dal legislatore nella statuizione delle norme, dall’Amministrazione in sede procedimentale, e dal giudice in sede di controllo – secondo principi di proporzionalità e di ragionevolezza. In virtù del principio di integrazione delle tutele ‒ riconosciuto, sia a livello europeo (art. 11 del TFUE), sia nazionale (art. 3-quater del d.lgs. n. 152 del 2006, sia pure con una formulazione ellittica che lo sottintende) ‒ le esigenze di tutela dell’ambiente devono essere integrate nella definizione e nell’attuazione delle altre pertinenti politiche pubbliche, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile.

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  • Rifiuti.BAT
  • Urbanistica.Subordinazione sospensione condizionale della pena alla demolizione
  • Rifiuti.Abbandono e responsabilità
  • Rifiuti.Buona fede
  • Rifiuti.Abbandono e soggetti obbligati
  • Rifiuti.Particolare tenuità del fatto
  • Rifiuti.Localizzazione discarica
  • Urbanistica.Lottizzazione abusiva e sanatoria per doppia conformità
  • Urbanistica.Demolizione e irrilevanza del passaggio del tempo
  • Rifiuti.Deposito incontrollato e natura del reato

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