Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Lombardia (MI) Sez. II n.1573 del 8 luglio 2019
Urbanistica.Passaggio da una destinazione agricola ad una destinazione commerciale
Il passaggio da una destinazione agricola ad una destinazione commerciale (di vicinato) risulta essere urbanisticamente rilevante in quanto, a prescindere o meno dalla realizzazione di opere, implica una variazione degli standard previsti dal D.M. 2 aprile 1968, n. 1444
TAR Lombardia (MI) Sez. II n.1585 del 10 luglio 2019
Urbanistica.Contributi di costruzione e presentazione di una fideiussione rilasciata da soggetto non autorizzato ad operare nel territorio della Repubblica
L’art. 42, co. 2, del DPR 380/01 prevede che Il mancato versamento, nei termini stabiliti, del contributo di costruzione di cui all’articolo 16 comporta: a) l'aumento del contributo in misura pari al 10 per cento qualora il versamento del contributo sia effettuato nei successivi centoventi giorni; b) l'aumento del contributo in misura pari al 20 per cento quando, superato il termine di cui alla lettera a), il ritardo si protrae non oltre i successivi sessanta giorni; c) l'aumento del contributo in misura pari al 40 per cento quando, superato il termine di cui alla lettera b), il ritardo si protrae non oltre i successivi sessanta giorni…. 4. Nel caso di pagamento rateizzato le norme di cui al secondo comma si applicano ai ritardi nei pagamenti delle singole rate. Se ne ricava che la presentazione di una fideiussione rilasciata da un soggetto che non è debitamente autorizzato ad operare nel territorio della Repubblica è equiparabile alla mancata prestazione della cauzione e non ad un semplice irregolarità della fideiussione presentata, in quanto l’extraterritorialità comporta che la garanzia risulti improduttiva di effetti, non potendo ex se valere nei confronti dello Stato o altro ente pubblico, ai sensi della suindicata normativa; circostanza quest’ultima, del resto, non puntualmente contestata dalla ricorrente, che si limita a richiamare genericamente la prassi di altri enti locali, senza peraltro fornire elementi dettagliati in tal senso.
TAR Lombardia (BS) Sez. I n. 624 del 3 luglio 2019
Urbanistica.Criteri di compensazione tra oneri concessori e opere di interesse pubblico
In linea generale, le convenzioni urbanistiche (alle quali è assimilabile l’atto unilaterale d’obbligo che accede a un titolo abilitativo) sono la sede naturale per introdurre criteri diversi di compensazione tra gli oneri concessori e le opere di interesse pubblico eseguite direttamente a spese dei privati; per quanto riguarda questi ultimi le posizioni giuridiche relative agli oneri concessori sono considerate disponibili, e dunque non vi sono ostacoli alla definizione di un sinallagma che preveda anche l’accettazione di condizioni meno vantaggiose rispetto a quelle risultanti dalla normativa regionale o comunale, purché sia salvaguardata l’utilità economica finale dell’intervento edilizio.
TAR abruzzo (PE) Sez. I n. 165 del 20 giugno 2019
Beni culturali. Negata attribuzione del premio per ritrovamento o determinazione non accettata
La legge 1 giugno 1939 n. 1089 è stata abrogata dal d.lgs. 29 ottobre 1999 n. 490 a sua volta abrogato dal d.lgs. n. 42 del 2004, sicché non sussiste più la previsione di cui all’articolo 48 della legge 1039 del 1939, secondo cui in caso di non accettazione del premio fissato dal Ministro questo era determinato da una commissione a mente dell’articolo 44 della medesima legge; ne consegue che trovano applicazione solo gli articoli 92 e 93 del d.lgs. 42 del 2004, che non prevedono alcun procedimento ulteriore in caso di negata attribuzione del premio o di determinazione non accettata (solo la stima dei beni è oggetto di un procedimento eventuale, a mente dell’articolo 93 cit. comma 3: “Se gli aventi titolo non accettano la stima definitiva del Ministero, il valore delle cose ritrovate è determinato da un terzo, designato concordemente dalle parti”), residuando quindi per il privato solo la possibilità di adire tempestivamente il giudice amministrativo in caso di diniego o di determinazione non accettata, e a tal proposito le determinazioni fatte dalla Sovrintendenza per conto del Ministero sono provvedimenti immediatamente lesivi e quindi da impugnare tempestivamente
TAR Campania (NA) Sez. VII n. 3651 del 3 luglio 2019
Sviluppo sostenibile.Impianti mini eolici e tutela del paesaggio
E' necessario compiere senz’altro, anche con riferimento agli impianti c.d. minieolici, la valutazione del “corretto inserimento nel paesaggio”, tenuto conto del fatto che – sebbene innocui, singolarmente considerati – essi possono comunque produrre impatti ambientali significativi ove installati in numero rilevante e/o in aree maggiormente vulnerabili.
TAR Campania (NA) Sez. VII n. 3647 del 3 luglio 2019
Urbanistica.Esclusione della preventiva valutazione di sanabilità delle opere da parte del Comune
Dal chiaro tenore letterale dell’articolo 36 del D.P.R. n. 380/2001 (che ha sostituito l’art. 13 della legge n. 47/1985) si desume che il rilascio del permesso di costruire in sanatoria consegue necessariamente ad un’istanza dell’interessato, mentre al Comune compete, ai sensi dell’art. 27, comma 1, del D.P.R. n. 380/2001, l’esercizio della vigilanza sull’attività urbanistico - edilizia che si svolge nel territorio comunale. Pertanto, una volta accertata l’esecuzione di opere in assenza del prescritto permesso di costruire l’Amministrazione comunale deve disporne senz’altro la demolizione, non essendo tenuta a valutare preventivamente la sanabilità delle stesse
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