Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Cass. Sez. III n. 31213 del 16 luglio 2019 (CC 14 mag 2019)
Pres. Ramacci Est. Mengoni Ric. El Abassi
Rifiuti.Indagine volta all’accertamento dell’effettiva natura di rifiuto
Nell’indagine volta all’accertamento dell’effettiva natura di rifiuto si deve evitare di porsi nella sola ottica del cessionario del prodotto, e della valenza economica che allo stesso egli attribuisce (sì da esser disposto a pagare per ottenerlo), occorrendo, per contro, verificare “a monte” il rapporto tra il prodotto medesimo ed il suo produttore e, soprattutto, la volontà/necessità di questi di disfarsi del bene. Opinare in termini diversi comporterebbe la facile creazione di pericolose aree di impunità, nelle quali numerose condotte oggettivamente integranti una fattispecie di reato ben potrebbero esser dissimulate da accordi – dolosamente preordinati – volti a privare il bene di una particolare qualità, ex se rilevante sotto il profilo penale, invero già “a monte” acquisita ed insuscettibile di esser cancellata.
TAR Emilia Romagna (PR) Sez. I n. 177 del 24 giugno 2019
Rifiuti.Inquinamento del suolo e coinvolgimento dei potenziali responsabili della contaminazione
In tema di inquinamento del suolo, la disciplina di settore non impone il coinvolgimento dei potenziali responsabili della contaminazione sin dai primi accertamenti. L’art. 244, comma 2, del D. Lgs. n. 152/2006, infatti, si limita a disporre che “la provincia, ricevuta la comunicazione di cui al comma 1, dopo aver svolto le opportune indagini volte ad identificare il responsabile dell'evento di superamento e sentito il comune, diffida con ordinanza motivata il responsabile della potenziale contaminazione a provvedere ai sensi del presente titolo”. La necessità di un coinvolgimento del potenziale responsabile si palesa solo in un secondo tempo come si ricava dai contenuti dell’art. 242, comma 4, laddove prevede che “entro sei mesi dall'approvazione del piano di caratterizzazione, il soggetto responsabile presenta alla regione i risultati dell'analisi di rischio. La conferenza di servizi convocata dalla regione, a seguito dell'istruttoria svolta in contraddittorio con il soggetto responsabile, cui è dato un preavviso di almeno venti giorni, approva il documento di analisi di rischio entro i sessanta giorni dalla ricezione dello stesso. Tale documento è inviato ai componenti della conferenza di servizi almeno venti giorni prima della data fissata per la conferenza e, in caso di decisione a maggioranza, la delibera di adozione fornisce una adeguata ed analitica motivazione rispetto alle opinioni dissenzienti espresse nel corso della conferenza”.
Regolamento recante ulteriori modifiche dell'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonche' della flora e della fauna selvatiche.
Piani per la gestione dei rifiuti:metodi ed errori
di Alberto PIEROBON
Cass. Sez. III n. 30535 del 11 luglio 2019 (UP 30 mag 2019)
Pres. Sarno Est. Corbetta Ric. Milo
Urbanistica.Violazione di sigilli ed esecuzione di opere distinte
Il reato di violazione di sigilli è configurabile allorché si eseguono nella stessa area occupata dalla costruzione abusiva opere distinte, ma ad essa inequivocabilmente collegate, mirando l'apposizione dei sigilli ad impedire la prosecuzione dei lavori e l'ultimazione dell'opera, così che assume rilievo penale anche la condotta che, pur non determinando la distruzione effettiva dei sigilli, eluda il vincolo di immodificabilità imposto
TAR Puglia (BA) Sez. III n. 1039 del 17 luglio 2019
Urbanistica.Contributo di costruzione e ritardo del pagamento
In tema di contributo di costruzione, la maggiorazione per il ritardato pagamento non si applica ad ogni ritardo o mancata promessa del debitore, come se fosse una forma di espiazione. Il ritardo, una volta che si è verificato, non può verificarsi di nuovo e la maggiorazione del 40% per il ritardo oltre i 60 giorni, essendo una sanzione, può essere applicata una sola volta, se non si vuol incorrere in una sorta di anatocismo della sanzione
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