Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Lombardia (MI) Sez.II n. 1035 del 8 maggio 2019
Urbanistica.Realizzazione di interventi strutturalmente precari
In ambito edilizio anche la realizzazione di interventi strutturalmente precari, ma funzionalmente necessari per consentire l’utilizzo non transitorio del bene, vanno preceduti dal rilascio di un titolo idoneo (fattispecie relativa a tamponatura delle aperture effettuata allo scopo di mettere in sicurezza l’area).
Cass. Sez. III n. 19653 del 8 maggio 2019 (PU 27 feb 2019)
Pres. Andreazza Est. Macrì Ric. Iachetta
Caccia e animali.Atteggiamento di caccia
L’interpretazione della locuzione “atteggiamento da caccia” è ampia, ricomprendendo non solo l’effettiva uccisione o cattura della selvaggina, ma anche ogni attività prodromica o preliminare e comunque ogni atto desumibile dall’insieme delle circostanze di tempo e di luogo, che comunque appaia diretto a tal fine.
TAR Sicilia (CT) Sez.II n. 992 del 3 maggio 2019
Urbanistica.Legittimazione ad agire del promissario acquirente del bene immobile confinante con quello dei controinteressati
Il promissario acquirente dell'immobile confinante con quello dei controinteressati, non ha veste giuridica per l'esercizio dell'azione impugnatoria, posto che è titolare di rapporto obbligatorio non idoneo a fondare quel rapporto di stabile collegamento con i luoghi interessati dai provvedimenti asseritamente illegittimi, sicché non può predicarsi in capo a tale soggetto l'esistenza di una posizione di interesse legittimo che sia stata lesa da un provvedimento di sanatoria, bensì di un interesse di mero fatto eventuale e certamente non attuale potendo venire meno anche sulla base della semplice rinuncia ad effettuare l'acquisto con la stipula del contratto definitivo.
Cass. Sez. III n. 19224 del 7 maggio 2019 (PU 27 mar 2019)
Pres. Rosi Est. Noviello Ric. Moro
Beni ambientali.Aree marine protette
L’art. 19 della legge 394\1991 con il suo incipit di ordine generale e la successiva indicazione delle varie condotte che "in particolare sono vietate" evidenzia l'anticipazione della soglia penale che il legislatore ha inteso predisporre per garantire il patrimonio ambientale de quo non solo da comportamenti concretamente lesivi dell'assetto floro-faunistico (ad esempio, cattura del pesce, danneggiamento delle specie vegetali, alterazione dell'ambiente geofisico), ma anche da condotte che - con giudizio potenziale ed accertamento presuntivo - possono compromettere il bene medesimo, risultando comunque a ciò propedeutiche, strumentali o funzionali, anche sorrette solo con atteggiamento colposo.
TAR Sicilia (CT) Sez. I n.1053 del 6 maggio 2019
Acque.Inosservanza delle prescrizioni dell'autorizzazione allo scarico
L'art. 130 del d.lgs. n. 152/2006 prevede che in caso di inosservanza delle prescrizioni dell'autorizzazione allo scarico l'autorità competente procede, secondo la gravità dell'infrazione, alle misure ivi indicate, tra le quali è anche prevista, alla lettera b), la "diffida e contestuale sospensione dell'autorizzazione per un tempo determinato, ove si manifestino situazioni di pericolo per la salute pubblica e per l'ambiente"; ma laddove si disponga, tra le sanzioni astrattamente applicabili al caso di specie, quella più grave della sospensione, in ragione della tutela della salute pubblica, devono essere chiaramente evincibili le ragioni per le quali sussista un potenziale pericolo per la salute pubblica
Cass. Sez. III n. 19196 del 7 maggio 2019 (PU 26 feb 2019)
Pres. Ramacci Est. Reynaud Ric. Greco
Urbanistica.Ampliamenti e pertinenze
In materia di reati edilizi, l'ampliamento di un fabbricato preesistente non può considerarsi pertinenza, ma parte integrante dell'edificio e privo di autonomia rispetto ad esso, perché, una volta realizzato, ne completa la struttura per meglio soddisfare i bisogni cui è destinato. La pertinenza – cioè – richiede che si tratti di un manufatto distinto e separato da quello principale a cui è asservito, essendovi in caso contrario ampliamento dell’edificio che, laddove avvenga «all’esterno della sagoma esistente» è da considerarsi intervento di nuova costruzione ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. e.1), T.U.E., assoggettato a permesso di costruire ai sensi del successivo art. 10, comma 1, lett. a).
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