Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Cass. Sez. III n. 5813 del 6 febbraio 2019 (Ud 7 dic 2018)
Pres. Sarno Est. Noviello Ric. De Sensi
Acque.Scarichi e rifiuti liquidi
La disciplina sui reflui trova applicazione solo se il collegamento fra ciclo di produzione e recapito finale sia diretto ed attuato, senza soluzione di continuità, mediante una condotta o altro sistema stabile di collettamento, atteso che l'art. 183 lett. h) del d.lgs. 152/2006 definisce quale scarico, che rimanda alla normativa sui reflui, solo l'immissione effettuata tramite un sistema stabile e diretto di collettamento. Consegue che in assenza di diretta immissione nel suolo, nel sottosuolo o nella rete fognaria mediante una condotta o un sistema stabile di collettamento i reflui sono da considerarsi rifiuti allo stato liquido, soggetti alla distinta disciplina dell'art. 256 D.Lgs. n. 152 del 2006.
TAR Friuli VG Sez. I n. 31 del 21 gennaio 2019
Acque.Gestore del servizio idrico integrato e morosità dell'utente
Non appare incongruo il comportamento del soggetto gestore del servizio idrico integrato che, preso atto della situazione di grave inadempimento, ha, nella sostanza, subordinato il ripristino dell’accesso al servizio (ossia il rinnovo dell’autorizzazione) alla preventiva estinzione delle pendenze pregresse, così da scongiurare l’ulteriore propagazione della situazione di squilibrio finanziario generata dalla mancata copertura dei costi connessi alle prestazioni individuali reclamate dall'utente.
Il vincolo cimiteriale e il significato proprio delle parole
(Spunto da Cassazione, Sez. III penale, n. 6732 depositata il 12.02.2019)
di Massimo GRISANTI
Cass. Sez. III n. 4976 del 1 febbraio 2019 (Ud 18 ott 2018)
Pres. Cervadoro Est. Di Nicola Ric. Aloisi
Rifiuti.Miscelazione
La miscelazione dei rifiuti può essere definita come l’operazione consistente nella mescolanza, volontaria o involontaria, di due o più tipi di rifiuti aventi codici identificativi diversi in modo da dare origine ad una miscela per la quale invece non esiste uno specifico codice identificativo
TAR Friuli VG Sez. I n. 47 del 29 gennaio 2019
Rumore. Valori limite e rapporto con la zonizzazione acustica comunale
Mentre per i valori limite assoluti l'art. 8, comma 1, d.P.C.M. 14 novembre 1997 prevede che, in attesa della classificazione del territorio da parte dei comuni in zone, trovino applicazione i limiti del previgente d.P.C.M. 1 marzo 1991 ("In attesa che i comuni provvedano agli adempimenti previsti dall'art. 6, comma 1, lett. a), della legge 26 ottobre 1995 n. 447, si applicano i limiti di cui all'art. 6, comma 1, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° marzo 1991") per i valori limite differenziali non vi è alcun riferimento alla zonizzazione acustica comunale, ragion per cui l'art. 4 dello stesso d.P.C.M. del 1997, che li contempla, continua ad applicarsi anche a seguito dell’approvazione della zonizzazione stessa. In altre parole, il rinvio operato al solo primo comma dell'art. 6 depone per una scelta normativa che non ha voluto far cessare l’applicabilità del criterio "differenziale" all'introduzione della disciplina a regime, e cioè all'adozione del piano comunale di zonizzazione acustica
Cass. Sez. III n. 5821 del 6 febbraio 2019 (Ud 15 gen 2019)
Pres. Di Nicola Est. Ramacci Ric. Dule
Urbanistica.Manufatti precari e materiali utilizzati
I richiami, effettuati dalla giurisprudenza alla destinazione dell’opera che ne evidenzia la precarietà ed al fatto che ai fini della individuazione di tale caratteristica non rileva la tipologia dei materiali utilizzati o dal sistema di ancoraggio al suolo, hanno lo scopo di puntualizzare la specificità degli interventi precari, chiarendo che anche l’immobile realizzato con materiali non abitualmente impiegati nella realizzazione di stabili costruzioni e facilmente rimovibile, se comporta una modifica dell’assetto del territorio, non può definirsi precario e richiede il permesso di costruire, poiché ciò che rileva è la sua obiettiva ed intrinseca destinazione ad un uso temporaneo per specifiche esigenze contingenti e limitate nel tempo.
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