Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
Cass. Sez. III n. 11831 del 21 marzo 2024 (UP 13 mar 2024)
Pres. Ramacci Est. Galanti Ric. Schiava
Rifiuti.Momento consumativo del reato di inottemepranza alla ordinanza di rimozione
In ordine all'individuazione del momento consumativo del reato di cui all'art. 255, comma 3, del d.lgs. n. 152 del 2006 si ritiene che la fattispecie abbia natura permanente e la scadenza del termine per l'adempimento non indica il momento di esaurimento della condotta, bensì l'inizio della fase di consumazione che si protrae sino al momento dell'ottemperanza all'ordine ricevuto. Tale principio muove dal presupposto che la natura di reato omissivo permanente della contravvenzione in esame è individuata tenendo conto del fatto che il termine per l'adempimento di quanto indicato nell'ordinanza è fissato al solo fine di stabilire il regolare e tempestivo adempimento della prescrizione, che può essere adempiuta in modo utile, sia pure tardivo; sicché non viene meno l'obbligo di agire anche dopo la scadenza del termine.
In tema di sanatoria sismica in Regione Marche di cui capitolo specifico della dgr Marche n. 975/2021
di Mauro FEDERICI
Consiglio di Stato Sez. IV n. 2395 del 12 marzo 2024
Rifiuti.Ordinanze contingibili e urgenti
L’adozione di una ordinanza contingibile e urgente è manifestazione di un potere eccezionale esercitabile dal Sindaco nelle ipotesi di incolumità pubblica e sicurezza come ufficiale di governo, con i connessi obblighi di preventiva comunicazione al Prefetto (art. 54, d.lgs.267/2000); detto potere eccezionale può essere esercitato come capo dell’amministrazione comunale nelle ipotesi di emergenza sanitaria o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale (art. 50, d.lgs. 267/2000). Il presupposto per l’adozione di una ordinanza contingibile e urgente, sia che venga adottata dal Sindaco quale capo dell’amministrazione comunale sia quale ufficiale di governo, è comunque la necessità di provvedere con immediatezza - l’urgenza - in ordine a situazioni eccezionali ed imprevedibili che non possono essere fronteggiate con gli strumenti ordinari, ossia la contingibilità. Non è pertanto possibile adottare ordinanze contingibili e urgenti per fronteggiare situazioni prevedibili e permanenti o quando non vi sia urgenza di provvedere, intesa come assoluta necessità di porre in essere un intervento non rinviabile, a tutela della pubblica incolumità
Consiglio di Stato Sez. II n. 2798 del 22 marzo 2024
Urbanistica.Nozione di centro abitato e sua rilevanza urbanistica
La nozione di centro abitato trova riscontro nell’art. 3 del nuovo codice della strada, che, in un’ottica finalistica di diversificazione delle regole di circolazione stradale, lo identifica in un “insieme di edifici, delimitato lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e fine”. Lo stesso va, dunque, individuato nella situazione di fatto costituita dalla presenza di un aggregato di case continue e vicine, comunque suscettibile di espansione, ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili. La sua rilevanza urbanistica discende, peraltro, dalla legge n. 765 del 1967 (cosiddetta legge ponte) che, introducendo l’art. 41-quinquies nella l. n. 1150 del 1942, lo utilizza quale concetto per disciplinare l’edificazione nei comuni privi di piano regolatore o di programma di fabbricazione e, quindi, dal d.m. 1° aprile 1968, n. 1404, in ordine alle distanze dell’edificazione dal nastro stradale.
Cass. Sez. III n. 11999 del 22 marzo 2024 (CC 6 mar 2024)
Pres. Ramacci Est. Galanti Ric. Virga
Urbanistica.Realizzazione campo di padel
La realizzazione di un campo di padel, così come la conversione di un campo da tennis in un campo da padel, costituisce una «nuova costruzione», per la cui realizzazione è necessario il permesso di costruire. L’art. 71 comma 1 d. lgs. 117/2017 non è una disposizione urbanistica «stricto sensu», non avendo a oggetto il governo o la regolazione del territorio in sé; si limita piuttosto a prevedere un trattamento speciale in favore di certe categorie soggetti, non già a disciplinare l’uso del territorio in quanto tale. Pertanto, il comma in parola si qualifica come una norma di natura derogatoria alla disciplina urbanistica e non come una norma con natura urbanistica vera e propria. Da ciò consegue che la norma in parola facoltizza l’«utilizzo» di beni, anche se realizzati in modo difforme alla destinazione urbanistica, consentendo un «temporaneo» cambio di destinazione d’uso dei locali in cui si svolgono le attività istituzionali degli enti del Terzo Settore, che cesserebbe con il venire meno di uno dei requisiti, ma certamente non può intendersi nel senso di consentire in via generalizzata «nuove costruzioni» in assenza del rilascio dell’apposito titolo edilizio.
Corte EDU Grande Camera 9 aprile 2024 (Caso n. 53600\20)
Verein KlimaSeniorinnen Schweiz and Others v. Switzerland
Ambiente in genere.Riscaldamento globale e cambiamenti climatici
Nella sentenza della Grande Camera nel caso di Verein KlimaSeniorinnen Schweiz e Altri contro la Svizzera (istanza n. 53600/20), la Corte europea dei diritti dell'uomo ha stabilito, con una maggioranza di sedici voti a uno, che vi era stata: una violazione dell'articolo 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare) della Convenzione europea dei diritti dell'uomo; e, all'unanimità, che vi era stata: una violazione dell'articolo 6 § 1 (accesso alla giustizia). Il caso riguardava un reclamo presentato da quattro donne e un'associazione svizzera, il Verein KlimaSeniorinnen Schweiz, i cui membri sono tutte donne anziane preoccupate dalle conseguenze del riscaldamento globale sulle loro condizioni di vita e salute. Ritengono che le autorità svizzere non stiano adottando azioni sufficienti, nonostante i loro doveri ai sensi della Convenzione, per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Pagina 10 di 546