Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Lombardia (BS) Sez. I n.296 del 1 aprile 2019
Urbanistica.Mancata trasmissione della dichiarazione di fine lavori e decadenza del titolo edilizio
La mancata trasmissione della dichiarazione di fine lavori non provoca la decadenza del titolo edilizio, essendo quest’ultima collegata esclusivamente all’inerzia nell’esecuzione dei lavori. È infatti la situazione sostanziale (rinuncia tacita all’edificazione) la causa della perdita del titolo edilizio, non la violazione dell’obbligo formale di comunicazione una volta che il diritto edificatorio sia stato utilizzato
Cass. Sez. III n. 19230 del 7 maggio 2019 (PU 5 apr 2019)
Pres. Izzo Est. Corbetta Ric. Corrias
Rumore.Verifica del superamento della soglia della normale tollerabilità
In tema di inquinamento acustico, la verifica del superamento della soglia della normale tollerabilità non deve essere necessariamente effettuato mediante perizia o consulenza tecnica, ben potendo il giudice fondare il suo convincimento in ordine alla sussistenza di un fenomeno in grado di arrecare oggettivamente disturbo della pubblica quiete su elementi probatori di diversa natura, quali le dichiarazioni di coloro che sono in grado di riferire le caratteristiche e gli effetti dei rumori percepiti, occorrendo, ciò nondimeno accertare la diffusa capacità offensiva del rumore in relazione al caso concreto
Corte costituzionale sent.119 del 16 maggio 2019
Oggetto: Ambiente - Acque pubbliche - Norme della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia - Provvedimenti di gestione del patrimonio idrico adottabili in caso di deficit idrico - Riduzioni temporanee del deflusso minimo vitale.
Canoni demaniali per l'esercizio delle concessioni di derivazione d'acqua - Proroga dell'esercizio delle concessioni - Previsione dell'aumento del canone demaniale.
Energia - Idrocarburi - Disposizioni sugli impianti di distribuzione dei carburanti - Condizioni di incompatibilità territoriale o di inidoneità tecnica ai fini della decadenza del provvedimento autorizzativo - Termine di due anni, dall'entrata in vigore della legge regionale, per la presentazione del programma di adeguamento o di chiusura dell'impianto.
Procedure di autorizzazione per interventi di dragaggio manutentivo.
Acque e acquedotti - Attingimento di acque superficiali a mezzo di dispositivi fissi - Autorizzazione in sanatoria, previa istanza da presentare entro il 31 dicembre 2018, per i dispositivi esistenti alla data di entrata in vigore della legge regionale.
Dispositivo: illegittimità costituzionale - non fondatezza - inammissibilità
Corte costituzionale sent.118 del 16 maggio 2019
Oggetto: Edilizia e urbanistica - Norme della Regione autonoma Valle d'Aosta - Valutazione ambientale strategica [VAS] - Previsione che i piani urbanistici di dettaglio interessanti aree già sottoposte a VAS in occasione della predisposizione di strumenti urbanistici sovraordinati, qualora non comportino ulteriori varianti al piano regolatore generale [PRG] vigente, non sono sottoposti né a VAS né a verifica di assoggettabilità - Previsione, negli altri casi, che la VAS e la verifica di assoggettabilità dei piani urbanistici di dettaglio sono comunque limitate agli aspetti che non siano già stati oggetto di valutazione - Esenzione da VAS o da verifica di assoggettabilità a VAS per i piani urbanistici di dettaglio - Esenzione da verifica di assoggettabilità a VAS per le varianti non sostanziali al piano regolatore generale [PRG] - Esenzione da verifica di assoggettabilità a VAS e a VAS non previsti dalla legislazione statale - Eccedenza dalle competenze legislative regionali attribuite dallo statuto in materia urbanistica - Violazione della competenza legislativa esclusiva statale in materia di tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali.
- Violazione della competenza legislativa esclusiva statale in materia di tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali.
- Interventi edilizi consentiti in assenza degli strumenti attuativi dei piani regolatori generali [PRG].
Dispositivo: illegittimità costituzionale - illegittimità costituzionale parziale - non fondatezza nei sensi di cui in motivazione
TAR Lombardia (BS) Sez. I n.320 del 8 aprile 2019
Urbanistica.Convenzione urbanistica e modifica della destinazione da scuola primaria a scuola secondaria
Il Comune, dopo aver sottoscritto una convenzione urbanistica, può modificare, nell’ambito delle sue prerogative istituzionali in materia di edilizia scolastica, la destinazione dell’edificio scolastico da scuola primaria a scuola secondaria, razionalizzando le funzioni di due poli scolastici presenti sul territorio comunale. La scelta della tipologia della scuola (primaria o secondaria) è di esclusiva pertinenza del Comune, trattandosi di valutazioni discrezionali sull’interesse pubblico. L’esercizio del potere di variare la qualificazione della scuola non può quindi essere considerato una forma di inadempimento del Comune rispetto agli obblighi assunti con la convenzione urbanistica, e non legittima il rifiuto della controparte di adempiere alle proprie obbligazioni.
Salviamo la legge salvamare
di Gianfranco AMENDOLA
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