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LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
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Ecodelitti.Struttura unitaria del delitto di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti

Dettagli
Categoria principale: Ecodelitti
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 20 Maggio 2025
Visite: 865

Cass. Sez. III n. 18131 del 14 maggio 2025 (UP 20 feb 2025)
Pres. Sarno Est. Liberati Ric. Di Lucia ed altro
Ecodelitti.Struttura unitaria del delitto di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti

Il delitto di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti di cui all’art. 452-quaterdecies cod. pen. ha struttura unitaria, che non richiede che ciascun concorrente partecipi a ogni condotta di gestione illecita, essendo sufficiente, per poter ravvisare il concorso nell’unico reato abituale, la consapevolezza del legame esistente tra la condotta del singolo e quella degli altri concorrenti, collegate tra loro da un nesso di abitualità e dalla strumentalità alla gestione abusiva di ingenti quantitativi di rifiuti, oltre che dal fine di profitto.

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Sviluppo sostenibile.E’ da rivedere il decreto ministeriale sui criteri per l’individuazione delle aree idonee e non idonee per l’ubicazione degli impianti produttivi di energia da fonti rinnovabili

Dettagli
Categoria principale: Sviluppo sostenibile
Categoria: Dottrina
Pubblicato: 20 Maggio 2025
Visite: 838

E’ da rivedere il decreto ministeriale sui criteri per l’individuazione delle aree idonee e non idonee per l’ubicazione degli impianti produttivi di energia da fonti rinnovabili

di Stefano DELIPERI

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Ambiente in genere. Inquinamento causato da fonderia e condanna dell'Italia 

Dettagli
Categoria principale: Ambiente in genere
Categoria: Giurisprudenza CEDU
Pubblicato: 20 Maggio 2025
Visite: 553

Corte EDU Sez. I 6 maggio 2025, n. 52854/18 – L.F. ed altri c. Italia
Ambiente in genere. Inquinamento causato da fonderia e condanna dell'Italia 

Articolo 8 - Obblighi positivi - Vita privata - Mancata adozione da parte delle autorità nazionali di tutte le misure necessarie per garantire una tutela effettiva dei diritti dei ricorrenti rispetto all’inquinamento ambientale causato dalla continua attività di una fonderia situata vicino alle loro abitazioni nel comune di Salerno (regione Campania) - Ricorrenti, residenti entro sei chilometri dall’impianto, più vulnerabili alle malattie a causa dell’esposizione all’inquinamento - Nonostante gli effetti concreti delle misure adottate dopo il 2016 per minimizzare gli effetti nocivi dell’attività della fonderia, nell’autorizzare la prosecuzione dell’attività, le autorità non hanno tenuto conto dei precedenti effetti dannosi significativi sulla popolazione locale derivanti da un’esposizione prolungata all’inquinamento - Non è stato raggiunto un giusto equilibrio tra gli interessi in gioco
Articolo 46 - Esecuzione della sentenza - Misure generali - Lo Stato convenuto è libero di scegliere i mezzi con cui adempiere all’obbligo giuridico previsto da questa disposizione - I reclami dei ricorrenti ai sensi dell’articolo 8 potrebbero essere risolti affrontando adeguatamente i rischi ambientali, in modo che l’impatto ambientale della fonderia diventi pienamente compatibile con la sua ubicazione in un’area residenziale - Possibile trasferimento dell’impianto - Le autorità nazionali sono libere di utilizzare qualsiasi potere coercitivo previsto dal diritto interno o di negoziare una soluzione concordata con la società che gestisce la fonderia

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Acque.Inquinamento da nitrati

Dettagli
Categoria principale: Acque
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 20 Maggio 2025
Visite: 573

Consiglio di Stato Sez. IV n. 3532 del 24 aprile 2025
Acque.Inquinamento da nitrati

L’ampiezza dei poteri attribuiti dalla normativa alle Regioni in materia di prevenzione dell’inquinamento delle acque da nitrati giustifica il potere esercitato nel caso di specie dalla Regione, che non è intervenuta a modificare la disciplina normativa dei fertilizzanti (in generale) o degli ammendanti compostati (in particolare), ma a regolamentare l’uso che dei predetti fertilizzanti può essere fatto sul territorio regionale. E' illegittima la previsione di un valore unico di efficienza “nominale” pari ad 1 per tutti i fertilizzanti, indipendentemente dalle caratteristiche delle diverse categorie di fertilizzanti (segnatamente, con riguardo agli ammendanti compostati). 

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Urbanistica.Principio di proporzionalità ed esecuzione della demolizione ordinata dal giudice

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 19 Maggio 2025
Visite: 584

Cass. Sez. III n. 18467 del 16 maggio 2025 (CC 19 mar 2025)
Pres. Ramacci Est. Noviello Ric. PM in proc. Colella
Urbanistica.Principio di proporzionalità ed esecuzione della demolizione ordinata dal giudice

Il principio di proporzionalità presuppone la cogenza dell'ordine di demolizione dell'opera abusivamente realizzata e la sua inderogabile funzione ripristinatoria di un "ordine urbanistico" tuttora violato, non potendo essere utilizzato per eludere tale funzione con il rischio di legittimare 'ex post', nei fatti, condotte costituenti reato e di consolidarne il relativo prodotto/profitto. Esso si frappone all'esecuzione dell'ordine di demolizione per ragioni estranee alla adozione dell'ordine stesso; esso non incide nella fase deliberativa dell'ordine, bensì in quella esecutiva. Per questo i fatti addotti a sostegno del rispetto del principio di proporzionalità devono essere allegati (e accertati) in modo rigoroso, dovendosene far carico (quantomeno sul piano dell'allegazione) chi intende avvalersene per paralizzare (per vero comunque temporaneamente dovendosi escludere una revoca definitiva) il ripristino di un ordine violato. In altri termini il principio di proporzionalità non può essere indiscriminatamente e genericamente dedotto e utilizzato per legittimare la violazione dell'ordine di demolizione irrevocabilmente e necessariamente impartito dal giudice, poiché a tanto si arriverebbe opponendo sempre e comunque la violazione del domicilio o di altri diritti o interessi personali.

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Ambiente in genere.Proroga del termine di validità del parere positivo di compatibilità ambientale

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Categoria principale: Ambiente in genere
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 19 Maggio 2025
Visite: 542

Consiglio di Stato Sez. V n. 3262 del 15 aprile 2025
Ambiente in genere.Proroga del termine di validità del parere positivo di compatibilità ambientale

La valutazione di impatto ambientale è un intervento amministrativo tecnico-discrezionale finalizzato a tutelare un determinato contesto ambientale dagli effetti nocivi che gli possono derivare dalla realizzazione di un nuovo impianto tecnologico-industriale; dunque, per motivi logici, consustanziali alla sua natura, oltre che giuridici, la relativa verifica non può che essere attualizzata e riferita al preciso momento nel quale il progetto esaminato inizia l’iter costruttivo. Affermare, al contrario, che, in sede di proroga, essa avrebbe una funzione meramente ricognitiva dell’esistenza, ora per allora, dei presupposti per assentire l’intervento, significherebbe compromettere la natura dell’istituto e degradarlo a mero orpello formale e burocratico. Ripetesi, ammesso che sia implicata dalla suddetta norma, la differenza tra proroga e rinnovo è esclusivamente rinvenibile nella non necessità, per la prima, che venga riavviato l’intero procedimento, ma certamente non nell’esonerare quest’ultima, così come preteso dalla doglianza in esame, dalla verifica in concreto, rispetto al “qui ed ora”, della sua compatibilità rispetto all’ambiente in cui l’impianto di cui al progetto sarà realizzato

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  • Aria.Sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra
  • Urbanistica.Operatività degli Atti di Programmazione degli Interventi in Campania secondo le previsioni della L. R. 16/2004
  • Rifiuti.La compartecipazione criminosa al reato di realizzazione e gestione di una discarica abusiva di rifiuti
  • Elettrosmog.Criteri di installazione delle infrastrutture di rete
  • Urbanistica.Limitato ambito di applicazione dell'art.36-bis TUE
  • Rifiuti.Inquinamento e obblighi di bonifica
  • Acque.Inquinamento da navi: la Corte dei Conti Europea denuncia che “siamo ancora in cattive acque”
  • Rifiuti.Abbandono e responsabilità
  • Rifiuti.La qualificazione del percolato di discarica
  • Urbanistica.Il regime delle sanzioni urbanistico-edilizie e principio di proporzionalità alla luce del diritto sovranazionale 

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