Ambiente in genere.Poteri impliciti, regolazione e vigilanza dei mercati. Recenti sviluppi sull’attività di ARERA in materia ambientale
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Poteri impliciti, regolazione e vigilanza dei mercati. Recenti sviluppi sull’attività di ARERA in materia ambientale
di Nicola DURANTE
Pubblicazione dell'Ufficio Studi della Giustizia amministrativa
Caccia e animali.Eradicazione delle zoonosi
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Consiglio di Stato Sez. III n. 9025 del 12 novembre 2024
Caccia e animali.Eradicazione delle zoonosi
L’art. 9, par. 1, lett b), Reg. 429/2016, che attiene specificatamente all’eradicazione delle zoonosi (laddove il Reg. 675/2017 disciplina invece la sicurezza della filiera agroalimentare) prescrive per le zoonosi un “programma obbligatorio di eradicazione”, ma non impone l’adozione di una specifica misura né una gradazione tra le misure adottabili, in linea con il principio di sussidiarietà e di proporzionalità (Considerando 179). Lo Stato italiano adotta annualmente il programma obbligatorio di eradicazione, il quale viene approvato e cofinanziato dalla Commissione; b) il diritto alla controperizia è previsto dall’art. 35 Reg. 625/2017 solo per i controlli ufficiali in tema di sicurezza agroalimentare e non per i controlli in materia di eradicazione i quali impongono, in caso di positività accertata, l’eliminazione del rischio di diffusione con l’immediato abbattimento del capo. La sospensione dell’esecuzione degli abbattimenti in attesa della ripetizione delle prove di laboratorio è incompatibile con la ratio precauzionale e cautelare della misura che, conformemente all’obiettivo del Reg. 429/2016, impone la prevalenza della tutela della salute umana e animale sull’interesse patrimoniale del privato. Tale interesse è comunque tutelato con il riconoscimento dell’indennità di abbattimento ai sensi del combinato disposto dall’articolo 8 dell’O.M. 28 maggio 2015 e dall’articolo 2 l. 2 giugno 1988 n. 218.
Rifiuti.Delega di funzioni e requisiti
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Cass. Sez. III n. 42598 del 21 novembre 2024 (UP 12 set 2024)
Pres. Ramacci Rel. Zunica Ric. Volponi
Rifiuti.Delega di funzioni e requisiti
In tema di gestione dei rifiuti, è consentita la delega di funzioni a condizione che risultino configurabili alcuni requisiti, rimasti non provati nel caso di specie, occorrendo cioè che la delega: a) sia puntuale ed espressa, con esclusione di poteri residuali in capo al delegante; b) riguardi, oltre alle funzioni, anche i correlativi poteri decisionali e di spesa; c) la sua esistenza sia giudizialmente provata con certezza; d) il delegato sia tecnicamente idoneo e professionalmente qualificato allo svolgimento dei compiti affidatigli; e) il trasferimento delle funzioni sia giustificato dalle dimensioni o dalle esigenze organizzative dell’impresa, ferma restando la persistenza di un obbligo di vigilanza del delegante in ordine al corretto espletamento, da parte del delegato, delle funzioni trasferite, obbligo di vigilanza che, pur non comportando il controllo continuativo delle modalità di svolgimento delle funzioni trasferite, richiede comunque la verifica della correttezza della complessiva gestione del delegato.
Elettrosmog.Divieti di localizzazione impianti
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Consiglio di Stato Sez. VI n. 9159 del 15 novembre 2024
Elettrosmog.Divieti di localizzazione impianti
Previsioni regolamentari (dettate a livello comunale alla stregua della pertinente disciplina statale e regionale), recanti divieti di localizzazione di impianti di TLC in talune aree del territorio comunale, sono illegittime, salvo che: I) la interdizione di allocazione di impianti in specifiche aree del territorio comunale risponda a particolari esigenze di interesse pubblico, tendendo alla tutela di interessi sensibili, di regola costituzionalmente rilevanti; II) non siano pregiudicate le esigenze di celere sviluppo, di efficienza e di funzionalità della rete di comunicazione elettronica, non impedendosi – per effetto del limite o del divieto posto dall'ente locale – la capillare distribuzione del servizio all'interno del territorio; III) non siano derogati i valori soglia definiti dalla legislazione statale.
Urbanistica.Nozione di pergolato
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Cass. Sez. III n. 42371 del 19 novembre 2024 (UP 12 set 2024)
Pres. Ramacci Rel. Andronio Ric. Cafaro
Urbanistica.Nozione di pergolato
Si intende per pergolato una struttura aperta sia nei lati esterni che nella parte superiore, realizzata con materiali leggeri, senza fondazioni, di modeste dimensioni e di facile rimozione, la cui finalità è quella di creare ombra mediante piante rampicanti o teli cui offrono sostegno
Beni culturali.Sulla natura e sui presupposti per la valutazione dell’interesse culturale di un bene
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Consiglio di Stato Sez. VI n. 9285 del 19 novembre 2024
Beni culturali.Sulla natura e sui presupposti per la valutazione dell’interesse culturale di un bene
È legittimo il provvedimento della Soprintendenza di dichiarazione di interesse culturale di un bene, che applichi in concreto, pur non facendone espressa analitica menzione, i criteri individuati dal Consiglio superiore delle antichità e belle arti nella seduta del 10 gennaio del 1974 e recepiti dal decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo n. 537 del 6 dicembre 2017, anche alla luce della necessaria valutazione di tipo globale e sintetico che la contraddistingue e posto che l’interesse culturale dell’opera viene preso in considerazione dalla norma attributiva del potere, non nella dimensione oggettiva di fatto storico (accertabile in via diretta dal giudice), bensì di fatto mediato dalla valutazione affidata all’amministrazione, per cui il privato ha l’onere di dimostrare che il giudizio di valore espresso dall’amministrazione sia scientificamente inaccettabile.
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