Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Basilicata Sez. I n. 208 del 22 marzo 2022
Rifiuti.Curatela fallimentare e onerosità degli interventi di ripristino ambientale
L’onerosità degli interventi di ripristino ambientale – che, relativamente al proprietario/detentore dell’area sono comunque contenuti entro i limiti di cui all’art. 253, co. 4, del D.lgs. n. 152/2006 - non è qualificabile, de iure, come una condizione ostativa alla legittimazione passiva del curatore fallimentare, né tantomeno può integrare un vizio di legittimità della diffida sub iudice, essendo evidente che l’eventuale incapienza dei fondi a ciò necessari costituisce un’evenienza di mero fatto, che ben può costituire ragione legittimante l’attivazione dei poteri sostitutivi di cui agli artt. 244, co. 4 e 250 del D.lgs. n. 152/2006
Abbandono-deposito incontrollato di rifiuti e Cassazione. Tutto chiaro?
di Gianfranco AMENDOLA
TAR Campania (SA) Sez. II n. 769 del 21 marzo 2022
Rifiuti. Autorizzazione unica e AUA
L'autorizzazione unica ex art. 208 del d.lgs. n. 152/2006 costituisce il provvedimento finale di un procedimento, nel quale convergono tutti i visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali, afferenti ai campi dell'ambiente, dell'urbanistica, dell'edilizia, delle attività produttive, i quali sono da essa sostituiti ad ogni effetto : nel provvedimento autorizzatorio sono state, cioè, riunite e concentrate dal legislatore tutte le competenze amministrative di verifica e controllo di compatibilità con le varie prescrizioni urbanistiche, di pianificazione settoriale, nonché l'accertamento dell'osservanza di ogni possibile vincolo afferente alla realizzazione dell'impianto in armonia col territorio di riferimento, dal momento che l'art. 208, comma 6, del d.lgs. n. 152/2006, assegna al provvedimento regionale conclusivo del procedimento una funzione sostitutiva di tutti gli atti e provvedimenti ordinariamente di competenza di altre autorità territoriali; ad un simile modulo procedimentale abilitativo, disciplinato con riferimento al settore speciale della gestione dei rifiuti, non è, quindi, logicamente affiancabile o sovrapponibile quello dell’AUA, codificato in via generale dall’art. 3 del d.p.r. n. 59/2013, pena, altrimenti, una ingiustificata duplicazione di attività amministrative
Cass. Sez. III n. 13703 del 11 aprile 2022 (Cc 1 feb 2022)
Pres. Aceto Est. Gai Ric. Di Lieto
Urbanistica.Locale adibito a sgombero reso abitabile
In tema di sequestro preventivo deve ritenersi congruamente motivata la sussistenza del periculum in mora, con riferimento al reato di cui all’art. 44 lett. c) del d.P.R. n. 380 del 2001, sul rilievo dell’aumentato carico urbanistico conseguente all’intervento edilizio volto a rendere abitabile il piano seminterrato di un edificio originariamente costruito quale unico locale adibito a sgombero, con aggravio del carico urbanistico derivante dalla realizzazione di una autonoma unità abitativa, in un contesto nel quale neppure è allegato l’utilizzo da parte del medesimo nucleo abitativo.
TAR Marche Sez. I n. 179 del 21 marzo 2022
Ambiente in genere.Procedimento di screening e VIA
Seppure è vero che il procedimento di screening è connotato da termini particolarmente serrati e di per sé incompatibili con lo svolgimento di approfondimenti tecnici complessi (i quali sono propri della procedura di V.I.A.), non si deve dimenticare che tali termini sono stati previsti dal legislatore soprattutto a favore del proponente, il quale, salvo casi particolarissimi, è l’unico soggetto legittimato a contestarne la violazione, sia ai fini dell’annullamento del provvedimento finale, sia, soprattutto, nell’ottica della proposizione di una domanda di risarcimento del danno da ritardo. Ma se il proponente, al fine di evitare lo svolgimento della V.I.A., si rende disponibile a fornire integrazioni anche dopo la scadenza del termine previsto dall’art. 19, comma 6, del T.U. Ambiente, l’amministrazione non può essere “più realista del re” e chiudere forzatamente il procedimento solo perché è decorso il termine di legge.
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