Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Cass. Sez. III n. 1997 del 20 gennaio 2020 (UP 15 nov 2019)
Pres. Di Nicola Est. Scarcella Ric. Bucci
Danno ambientale.Legittimazione del cittadino a costituirsi parte civile
In tema di danno ambientale, è legittimato a costituirsi parte civile il cittadino che non si dolga del degrado dell'ambiente ma faccia valere una specifica pretesa in relazione a determinati beni, quali cespiti, attività e diritti soggettivi individuali (come quello alla salute), in conformità alla regola generale posta dall'art. 2043 cod. civ. In altre parole, il cittadino non si deve dolere del degrado dell'ambiente, ma deve far valere una specifica pretesa in relazione a determinati beni.
Relazione del Ministro dell’Interno al Parlamento
Attività svolta e risultati conseguiti dalla D.I.A. (Direzione Investigativa Antimafia) gennaio - giugno 2019
(v. capitolo 13, pagg. 580 e ss. , focus: “mafia & rifiuti”)
Consiglio di Stato Sez. V n.276 del 13 gennaio 2020
Rifiuti.Ecotasse
L'art. 3, comma 40, della legge n. 549 del 1995 va infatti, allo stato, interpretato nel senso che per il riconoscimento della riduzione al 20 del tributo speciale da applicare sulla porzione di rifiuto, anche proveniente da raccolta indifferenziata, smaltito in discarica, è necessario e sufficiente che sia conferito presso impianti di selezione automatica i quali effettuino trattamenti preordinati allo smaltimento, ma che consentano, come conseguenza secondaria, il recupero di sostanze o di energia, riducendo la frazione destinata alla discarica.
L’Arera e il nuovo metodo tariffario rifiuti
di Alberto PIEROBON
Consiglio di Stato Sez. VI n.320 del 13 gennaio 2020
Beni Culturali.Sanzione di cui all’art. 160, comma 4 d.lgs. 42\2004
La misura della sanzione pecuniaria, comminabile ai sensi dell'art. 160, comma 4, del d.lgs. n. 42 del 2004, è espressione di discrezionalità tecnica. L'Amministrazione, nel determinare il "valore della cosa perduta", deve avere riguardo, secondo i principi generali di ragionevolezza e gradualità, alla gravità della violazione e all'opera svolta dall'agente per l'eliminazione o attenuazione delle conseguenze.
Cass. Sez. III n. 2686 del 23 gennaio 2020 (UP 20 nov 2019)
Pres. Lapalorcia Est. Ramacci Ric. Guarino
Rifiuti.Reato di cui agli articoli 242 e 257 d.lgs. 152/2006
ll reato di mancata effettuazione della comunicazione, prevista in caso di imminente minaccia di danno ambientale di un sito inquinato dal combinato disposto degli artt. 242 e 257 d.lgs. 152/2006, è configurabile soltanto nei confronti del responsabile dell’inquinamento
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