Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Consiglio di Stato, Sez. IV, n. 738, del 30 gennaio 2019.
Beni ambientali.Stabilimento balneare e legittimità autorizzazione paesaggistica con obbligo di rimozione dei manufatti al termine di ogni stagione estiva.
L'esistenza di un’autorizzazione paesaggistica per interventi (servizi igienico-sanitari, docce, chiosco bar, direzione) per il solo periodo estivo non implica che la stessa debba necessariamente essere concessa anche per il periodo invernale. Risponde infatti ad un criterio tecnico del tutto logico, o comunque non irragionevole, che la valutazione dell’impatto paesaggistico di uno stabilimento balneare abbia riguardo alla differenza dei contesti, estivo e invernale, nonché al fatto che la concessione per tale ultimo periodo si giustifica anche alla luce di un complessivo bilanciamento degli interessi in gioco. La condizione della temporaneità apposta ai titoli abilitativi si fonda sulla ragionevole necessità di limitare allo stretto necessario il danno che l’ambito paesaggistico subirebbe per effetto di tali strutture. Si tratta di un valutazione tecnica che, in definitiva, non viola il principio di ragionevolezza e rientra nell’ambito riservato all’autorità preposta alla tutela del vincolo. (Segnalazione e massima a cura di F. Albanese)
Cass. Sez. III n. 3582 del 24 gennaio 2019 (Ud 24 ott 2019)
Pres. Lapalorcia Est. Gai Ric. Ferrari
Rifiuti.Legittimità costituzionale legislazione emergenziale
Deve ritenersi manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 6, D.L. 6 novembre 2008, n. 172 per violazione dell'art. 3 Cost., poiché non lede i principi di uguaglianza e ragionevolezza la scelta normativa del legislatore di differenziare, con la previsione di una disciplina eccezionale e temporanea, l'applicazione della norma penale, apparendo oggettivamente più grave la violazione della disciplina normativa dei rifiuti nelle zone ove vige lo stato di emergenza rispetto alle altre zone del territorio nazionale dove l'emergenza non sussista o sia cessata. Parimenti manifestamente infondato è l’ulteriore profilo di violazione del principio della riserva di legge, ex. art. 25 Cost, in materia penale poiché la durata ed estensione dello stato di emergenza costituisce mero fatto presupposto da cui dipende l’applicazione della legge penale di cui all’art. 6 del citato decreto e non è elemento costitutivo del reato.
TAR Lazio (RM) Sez. II-bis n. 449 del 19 gennaio 2019
Ambiente in genere,Oggetto della valutazione di impatto ambientale
Alla stregua dei principi comunitari e nazionali, la valutazione di impatto ambientale non concerne una mera e generica verifica di natura tecnica circa l'astratta compatibilità ambientale dell'opera, ma deve implicare la complessiva e approfondita analisi comparativa di tutti gli elementi incidenti sull'ambiente del progetto unitariamente considerato, al fine di valutare in concreto - alla luce delle alternative possibili e dei riflessi della stessa c.d. "opzione zero" - il sacrificio imposto all'ambiente rispetto all'utilità socioeconomica perseguita
Corte costituzionale sent.16 del 8 febbraio 2019
Oggetto: Caccia - Norme della Regione Veneto - Disciplina per l'esercizio della mobilità venatoria dei cacciatori del Veneto.
Dispositivo: non fondatezza - inammissibilità
Ratifica ed esecuzione del Protocollo addizionale di Nagoya - Kuala Lumpur, in materia di responsabilita' e risarcimenti, al Protocollo di Cartagena sulla Biosicurezza, fatto a Nagoya il 15 ottobre 2010
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo relativo alla protezione dell'ambiente marino e costiero di una zona del Mare Mediterraneo (Accordo RAMOGE), tra Italia, Francia e Principato di Monaco, fatto a Monaco il 10 maggio 1976 ed emendato a Monaco il 27 novembre 2003
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