Urbanistica.Muri di cinta o contenimento
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Consiglio di Stato Sez. II n. 4802 del 3 giugno 2025
Urbanistica.Muri di cinta o contenimento
La realizzazione di muri di cinta e/o contenimento di ragguardevoli dimensioni è soggetta al rilascio del permesso di costruire, in relazione alla nozione di nuova costruzione, configurata quante volte l'intervento edilizio produca un effettivo e rilevante impatto sul territorio e, dunque, per le opere di qualsiasi genere se idonee a modificare lo stato dei luoghi determinandone una significativa trasformazione
Beni ambientali.Mutamento della destinazione d'uso di un immobile in zona vincolata
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Cass. Sez. III n. 24991 del 8 luglio 2025 (CC 28 mag 2025)
Pres. Ramacci Est. Bucca Ric. Tadini
Beni ambientali.Mutamento della destinazione d'uso di un immobile in zona vincolata
In tema di violazioni edilizie e paesaggistiche, il mutamento della destinazione d'uso di un immobile in zona vincolata, realizzato mediante modifiche interne tali da renderlo idoneo ad un uso residenziale, diverso da quello originariamente assentito, integra sia il reato di esecuzione di lavori in difformità totale dal permesso di costruire, che quello di esecuzione di lavori su beni paesaggistici in assenza di autorizzazione
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Ambiente in genere.Ambiente ed energia. Dalla tradizione alla transizione
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Ambiente ed energia. Dalla tradizione alla transizione
di Carmine VOLPE
Pubblicazione dell'Ufficio Studi della Giustizia amministrativa
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Ambiente in genere.Finalità della VIA
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Consiglio di Stato Sez. IV n. 5285 del 17 giugno 2025
Ambiente in genere.Finalità della VIA
La funzione tipica della VIA è quella di esprimere un giudizio sulla compatibilità di un progetto valutando il complessivo sacrificio imposto all’ambiente rispetto all’utilità socio-economica perseguita, che non è dunque espressione solo di discrezionalità tecnica, ma anche di scelte amministrative discrezionali, con la conseguenza della sottrazione di tali scelte al sindacato del Giudice amministrativo se non laddove ricorrano evidenti profili di illogicità, irragionevolezza o errore di fatto. Infatti, il giudizio di compatibilità ambientale è reso sulla base di oggettivi criteri di misurazione e attraversato da profili particolarmente intensi di discrezionalità amministrativa sul piano dell’apprezzamento degli interessi pubblici in rilievo e della loro ponderazione rispetto all’interesse dell’esecuzione dell’opera; apprezzamento che è sindacabile dal giudice amministrativo soltanto in ipotesi di manifesta illogicità o travisamento dei fatti, nel caso in cui l’istruttoria sia mancata o sia stata svolta in modo inadeguato e risulti perciò evidente lo sconfinamento del potere discrezionale riconosciuto all’Amministrazione, anche perché la valutazione di impatto ambientale non è un mero atto tecnico di gestione ovvero di amministrazione in senso stretto, trattandosi piuttosto di un provvedimento con cui viene esercitata una vera e propria funzione di indirizzo politico – amministrativo con particolare riferimento al corretto uso del territorio, in senso ampio, attraverso la cura ed il bilanciamento della molteplicità dei contrapposti interessi pubblici (urbanistici, naturalistici, paesistici, nonché di viluppo economico – sociale) e privati.
Urbanistica.Opere incongrue
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Consiglio di Stato Sez. VI n. 5399 del 20 giugno 2025
Urbanistica.Opere incongrue
Una volta acclarato che il territorio comunale ha assunto una conformazione che rende incongrua la localizzazione dell’impianto industriale, e che impone scelte funzionali coerenti alla superiore esigenza di garantire un ordinato sviluppo territoriale, l’allegazione di un concorso dell’azione od omissione comunale nella determinazione di un simile stato di fatto non può evidentemente, ove se ne dimostri l’effettiva imputabilità sul piano eziologico, costituire causa d’illegittimità del provvedimento che di tale stato di fatto prende atto, facendo prevalere l’interesse del singolo proprietario rispetto a quello della collettività, sol perché la causazione di tutto ciò sarebbe imputabile all’azione (o all’inazione) amministrativa.
Beni ambientali.La tutela del patrimonio culturale e del paesaggio nel suo rapporto dialettico con la tutela dell'ambiente-ecosfera
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La tutela del patrimonio culturale e del paesaggio nel suo rapporto dialettico con la tutela dell'ambiente-ecosfera
di Paolo CARPENTIERI
Pubblicazione dell'Ufficio Studi della Giustizia amministrativa
- Beni ambientali.Criteri di computo della fascia di vincolo in relazione a fiumi, torrenti o corsi d’acqua cd. minori
- Urbanistica.SCIA e potere di autotutela
- Urbanistica.Difformità totali variazioni essenziali e difformità parziali
- Urbanistica.Trasformazione di magazzino o locale di deposito in studio professionale
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- Urbanistica.Lottizzazione abusiva impossibilità di condono o sanatoria
- Urbanistica.Natura dell'ordine di demolizione
- Acque.DECRETO LEGISLATIVO 19 giugno 2025, n. 102
- Urbanistica.Silenzio-assenso sull'istanza di condono edilizio inerente ad opere abusive realizzate in area sottoposta a vincolo
- Beni ambientali.Parere in sanatoria della soprintendenza e silenzio assenso
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