Rifiuti.Tariffe
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Consiglio di Stato Sez. V n. 5941 del 4 luglio 2024
Rifiuti.Tariffe
E’ chiaro l’intendimento del legislatore che il tariffario approvato e allegato al D.I. del 24 aprile 2008 si applicasse anche per le istruttorie di competenza regionale se avviate, e ancorché non concluse, prima del 23 settembre 2008 (giorno di entrata in vigore del D.I. 24 aprile 2008), indipendentemente dalla approvazione, da parte delle Regioni, del proprio tariffario: ciò in forza di una norma di carattere transitorio, a mezzo della quale il legislatore nazionale ha inteso indicare un punto fermo per la quantificazione dei costi di istruttoria relativi alle procedure intraprese prima della entrata in vigore del D.I. 24 aprile 2008, verosimilmente nella consapevolezza che le Regioni avrebbero impiegato del tempo prima di pervenire all’adeguamento del tariffario statale. La successiva approvazione, da parte delle Regioni, dei propri tariffari, in attuazione della previsione di cui all’art. 9 del D.I. 24 aprile 2008, non è quindi idonea, neppure astrattamente, a determinarne l’applicabilità anche alle procedure avviate prima del 24 aprile 2008, seppure di competenza regionale.
Urbanistica.Onere della prova dell'ultimazione entro una certa data di un'opera edilizia abusiva
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Consiglio di Stato Sez. VI n. 5547 del 24 giugno 2024
Urbanistica.Onere della prova dell'ultimazione entro una certa data di un'opera edilizia abusiva
L'onere della prova dell'ultimazione entro una certa data di un'opera edilizia abusiva, allo scopo di dimostrare che essa rientra fra quelle per le quali si può ottenere una sanatoria speciale ovvero fra quelle per cui non era richiesto un titolo ratione temporis, perché realizzate legittimamente senza titolo, incombe in linea generale sul privato a ciò interessato, unico soggetto ad essere nella disponibilità di documenti e di elementi di prova, in grado di dimostrare con ragionevole certezza l'epoca di realizzazione del manufatto
Urbanistica.Osservazioni formulate dai proprietari interessati dal piano regolatore
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Consiglio di Stato Sez. VII n. 5589 del 24 giugno 2024
Urbanistica.Osservazioni formulate dai proprietari interessati dal piano regolatore
Le osservazioni formulate dai proprietari interessati dal piano regolatore costituiscono un mero apporto collaborativo alla formazione degli strumenti urbanistici e non danno luogo a peculiari aspettative; pertanto, il loro rigetto non richiede una dettagliata motivazione, essendo sufficiente che siano state esaminate e ritenute, in modo serio e ragionevole, in contrasto con gli interessi e le considerazioni generali poste a base della formazione del piano regolatore generale; d'altra parte le scelte effettuate dall'Amministrazione pubblica, nell'adozione degli strumenti urbanistici, costituiscono apprezzamento di merito sottratto al sindacato di legittimità, salvo i limiti noti del travisamento di fatto e della manifesta illogicità, sicché anche la destinazione data alle singole aree non necessita di apposita motivazione oltre quella che si può evincere dai criteri generali, di ordine tecnico- discrezionale, seguiti nell'impostazione del piano stesso, essendo sufficiente l'espresso riferimento alla relazione di accompagnamento
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Beni ambientali.La Corte costituzionale interviene ancora sulla disciplina di tutela costiera.
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La Corte costituzionale interviene ancora sulla disciplina di tutela costiera.
di Stefano DELIPERI
Rifiuti.Abbandono e responsabilità omissiva
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Consiglio di Stato Sez. IV n. 5694 del 27 giugno 2024
Rifiuti.Abbandono e responsabilità omissiva
La condotta illecita del terzo, responsabile dell'abbandono di rifiuti in luogo pubblico, non esonera dalla responsabilità il proprietario (rectius il titolare di diritti reali o personali di godimento) che abbia tollerato, per trascuratezza, negligenza e incuria, la trasformazione del suo terreno in discarica abusiva - ovvero la proliferazione delle condotte illecite dei terzi - e dunque non è di per sé una causa che rende non imputabile al proprietario l'evento (la trasformazione del suo terreno in discarica abusiva), né frattura il nesso di causalità tra la sua condotta colposa (id est, caratterizzata dalla trascuratezza e dalla incuria) e l’evento stesso, per cui, l'art. 192 d.lgs. 152/2006, in caso di depositi di rifiuti discendenti da fatti illeciti di soggetti ignoti, impone all'amministrazione di disporre le misure ivi previste nei confronti del proprietario che - per trascuratezza, superficialità o anche indifferenza o proprie difficoltà economiche - nulla abbia fatto e non abbia adottato alcuna cautela volta ad evitare che vi sia in concreto l'abbandono dei rifiuti
Urbanistica.È da rimeditare l’acquisito concetto di momento di cessazione della condotta illecita nell’abuso edilizio
È da rimeditare l’acquisito concetto di momento di cessazione della condotta illecita nell’abuso edilizio
(nota a Cons. Stato, ad. pl. 14/2024)
di Massimo GRISANTI
- Urbanistica.Realizzazione prima della decadenza del permesso di costruire di opere non completate
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- Beni ambientali.Riserva naturale e misure di salvaguardia
- Ulteriori note in ordine al decreto-legge 29 maggio 2024 n. 69 cosiddetto salva casa all’indomani della sua conversione
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