Urbanistica.Demolizione e messa alla prova
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Cass. Sez. III n. 37683 del 19 novembre 2025 (UP 23 ott 2025)
Pres. Ramacci Rel. Vergine Ric. PM in proc. Orlando
Urbanistica.Demolizione e messa alla prova
In materia edilizia, la preventiva e spontanea demolizione dell'opera abusiva, ovvero la sua riconduzione alla legalità attraverso il rilascio di un legittimo titolo abilitativo in sanatoria rientrano fra le condotte volte alla eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato, costituenti possibile oggetto del programma di trattamento e il cui mancato compimento preclude la pronuncia della sentenza di proscioglimento per esito positivo della prova ai sensi dell'art. 464-septies cod. proc. pen.
Urbanistica.Sanatoria e compatibilità paesaggistica
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Consiglio di Stato Sez. V n. 8502 del 3 novembre 2025
Urbanistica.Sanatoria e compatibilità paesaggistica.
Laddove non sia possibile sanare l’immobile sul piano edilizio, l’accertamento della possibile compatibilità paesaggistica è attività ultronea che non farebbe che aggravare il procedimento tanto più se le opere realizzate hanno implicato un aumento volumetrico e non potrebbero conseguire un accertamento positivo. La motivazione del diniego non deve necessariamente contenere un riferimento a tutte le norme che potrebbero essere coinvolte nell’accertamento in esame. Trattandosi di atto vincolato è sufficiente che indichi la ragione principale per cui la sanatoria non è ammissibile.
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Urbanistica.Legittimazione e interesse nell’impugnazione del titolo edilizio e salvezza dei diritti dei terzi. La repressione degli abusi edilizi e la natura dell’acquisizione gratuita in caso di inottemperanza all’ordine di ripristino
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Legittimazione e interesse nell’impugnazione del titolo edilizio e salvezza dei diritti dei terzi. La repressione degli abusi edilizi e la natura dell’acquisizione gratuita in caso di inottemperanza all’ordine di ripristino
di Lorenzo CORDI'
Pubblicazione dell'Ufficio Studi della Giustizia amministrativa
Rifiuti.Autorizzazione unica
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Consiglio di Stato Sez. VII n. 8572 del 4 novembre 2025
Rifiuti.Autorizzazione unica
L’art. 208, comma 6, del d.lgs. n. 152/2006 prevede che l’autorizzazione unica per la realizzazione e gestione degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti “sostituisce ad ogni effetto visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali, costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori”. Tale autorizzazione ha natura di atto di assenso unico e complessivo, idoneo a sostituire tutti i titoli edilizi e urbanistici necessari alla realizzazione delle opere funzionali all’impianto, comprese quelle di accesso e viabilità. Invero, la conferenza di servizi convocata ai sensi della norma citata rappresenta la sede deputata alla valutazione integrata di tutti i profili rilevanti – edilizi, ambientali, urbanistici e paesaggistici – con la conseguenza che l’esito favorevole del procedimento di autorizzazione unica assorbe ogni altro titolo abilitativo comunale.
Urbanistica.Caratteristiche del carico urbanistico
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Cass. Sez. III n. 37180 del 14 novembre 2025 (CC 21 ott 2025)
Pres. Di Nicola Est. Galanti Ric. PM in proc. Pogor
Urbanistica.Caratteristiche del carico urbanistico
Il c.d. «carico urbanistico» costituisce un concetto non «statico», ma «relazionale» e il relativo aggravio deve essere valutato in modo dinamico avuto riguardo alle conseguenze dell'attività edilizia sul territorio. Esso consiste, in dettaglio, nell'effetto incrementale prodotto dall'insediamento primario in termini di domanda di strutture e di opere collettive in relazione al numero delle persone insediate su un determinato territorio, il che si verifica, a titolo esemplificativo, in caso di concreta e sostanziale alterazione dell’originaria consistenza del manufatto in termini di metratura, volumetria e destinazione d’uso tra categorie edilizie funzionalmente autonome e non omogenee (come tra locali accessori e vani ad uso residenziale, il passaggio di destinazione d’uso da agricola a residenziale, ecc.), ovvero anche nel caso di utilizzo dell'opera in conformità alle destinazioni di zona, allorquando il manufatto presenti una consistenza volumetrica tale da determinare comunque un'incidenza negativa concretamente individuabile sul carico urbanistico, sotto il profilo dell'aumentata esigenza di infrastrutture e di opere collettive correlate
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Ambiente in genere.AUA e compiti del SUAP
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Consiglio di Stato Sez. IV n. 8639 del 6 novembre 2025
Ambiente in genere.AUA e compiti del SUAP
Se è vero che ai fini del rilascio dell’A.U.A., secondo il procedimento disegnato dal d.P.R. n. 59/2013, l’autorità competente è la “Provincia”, siffatta autorizzazione, ai sensi del già citato art. 2, comma 1, lett. b) di tale decreto confluisce nel provvedimento conclusivo del procedimento adottato dallo sportello unico per le attività produttive, ai sensi dell'articolo 7 del decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160, ovvero nella determinazione motivata di cui all'articolo 14-ter, comma 6-bis, della legge 7 agosto 1990, n. 241. L’art. 7 del d.P.R. n 160 del 2010, disciplina il c.d. “procedimento unico” in cui il S.U.A.P. è individuato quale “unico soggetto pubblico di riferimento territoriale per tutti i procedimenti che abbiano ad oggetto l'esercizio di attività produttive e di prestazione di servizi, e quelli relativi alle azioni di localizzazione, realizzazione, trasformazione, ristrutturazione o riconversione, ampliamento o trasferimento, nonché cessazione o riattivazione delle suddette attività, ivi compresi quelli di cui al decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59” (art. 2, comma 1, del d.P.R. n. 160 del 2010). Esso è deputato ad adottare “il provvedimento conclusivo” (art. 7, comma 2), previa verifica della documentazione e dell’acquisizione di tutti gli atti di competenza di altre amministrazioni eventualmente necessari. Anche rispetto alle attività oggetto dell’A.U.A., pertanto, il S.U.A.P. non è un mero “nuncius” della volontà della Provincia, ma svolge il compito di verifica della sussistenza di tutti gli assensi necessari per lo svolgimento dell’attività, in particolare sotto il profilo urbanistico – edilizio”
- Università Ca’ Foscari Venezia Master in Tutela e gestione della risorsa idrica
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