Cass. Sez. III n. 3082 del 21 gennaio 2008 (Ud. 7 dic. 2007)
Pres. Postiglione Est. Marini Ric. Martino
Beni Ambientali. Inammissibilità interpretazione estensiva condono
I principi affermati dalla Corte costituzionale non consentono di accedere ad alcuna interpretazione estensiva delle leggi che prevedono forme di condono per i reati in materia urbanistica ed edilizia, e tale cautela deve ritenersi massima nei casi in cui la violazione non offende soltanto il generale governo del territorio, ma costituisce offesa alla tutela delle aree soggette a vincoli di natura ambientale o paesaggistica. In altri termini, qualora le disposizioni di legge si prestino ad interpretazioni non uniformi, il giudice dovrà dare di quelle disposizioni una interpretazione che si ponga in linea con l'assetto costituzionale che, in materia, il giudice delle leggi ha fissato in modo chiaro nei termini sopra riportati. Non sembra potersi dubitare, allora, del fatto che al giudice non è consentito restringere in via
interpretativa le deroghe alla generale condonabilità degli abusi edilizi "nell'ambito dell'intero territorio nazionale" che la stessa legge introduttiva del condono ha fissato con riferimento alle aree protette
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Beni Ambientali. Inammissibilità interpretazione estensiva condono
I principi affermati dalla Corte costituzionale non consentono di accedere ad alcuna interpretazione estensiva delle leggi che prevedono forme di condono per i reati in materia urbanistica ed edilizia, e tale cautela deve ritenersi massima nei casi in cui la violazione non offende soltanto il generale governo del territorio, ma costituisce offesa alla tutela delle aree soggette a vincoli di natura ambientale o paesaggistica. In altri termini, qualora le disposizioni di legge si prestino ad interpretazioni non uniformi, il giudice dovrà dare di quelle disposizioni una interpretazione che si ponga in linea con l'assetto costituzionale che, in materia, il giudice delle leggi ha fissato in modo chiaro nei termini sopra riportati. Non sembra potersi dubitare, allora, del fatto che al giudice non è consentito restringere in via
interpretativa le deroghe alla generale condonabilità degli abusi edilizi "nell'ambito dell'intero territorio nazionale" che la stessa legge introduttiva del condono ha fissato con riferimento alle aree protette