DECRETO-LEGGE 9 ottobre 2006, n.263
Misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania.
Gazzetta Ufficiale N. 235 del 9 Ottobre 2006

 

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
Ritenuta la straordinaria necessita' ed urgenza di definire un
quadro di adeguate iniziative volte al superamento dell'emergenza nel
settore dei rifiuti in atto nel territorio della regione Campania;
Considerata la gravita' del contesto socio-economico- ambientale
derivante dalla situazione di emergenza in atto, suscettibile di
compromettere gravemente i diritti fondamentali della popolazione
attualmente esposta al pericolo di epidemie e altri gravi pregiudizi
alla salute e considerate altresi' le possibili ripercussioni
sull'ordine pubblico;
Tenuto conto dell'assoluta urgenza di individuare discariche
utilizzabili per conferire i rifiuti solidi urbani prodotti nella
regione Campania e della mancanza di valide alternative per lo
smaltimento dei rifiuti fuori regione;
Considerato il rischio di incendi dei rifiuti attualmente stoccati
presso gli impianti di selezione e trattamento, ovvero abbandonati
sull'intero territorio campano, e della conseguente emissione di
sostanze inquinanti nell'atmosfera;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di
concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze, dell'ambiente
e della tutela del territorio e del mare, e dell'interno;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 6 ottobre 2006;

E m a n a
il seguente decreto-legge:
Art. 1.
Individuazione del Commissario delegato

1. Al Capo del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri sono assegnate le funzioni di
Commissario delegato per l'emergenza nel settore dello smaltimento
dei rifiuti nella regione Campania.
2. Il Commissario delegato, per il perseguimento degli obiettivi di
cui al presente decreto, oltre ad esercitare i poteri conferiti dalle
ordinanze di protezione civile emanate per fronteggiare il medesimo
contesto emergenziale, adotta, nell'osservanza dei principi generali
dell'ordinamento, gli indispensabili provvedimenti per assicurare
ogni forma di tutela degli interessi pubblici primari delle
popolazioni interessate e il concorso immediato delle Amministrazioni
e degli Enti pubblici, nonche' di ogni altra istituzione,
organizzazione e soggetto privato, il cui apporto possa comunque
risultare utile, utilizzando le strutture operative nazionali del
Servizio nazionale della protezione civile.
3. Il Commissario delegato, anche per l'esercizio delle funzioni
previste dal presente decreto, si avvale di tre sub-commissari, dei
quali uno con funzioni vicarie, uno dotato di comprovata e specifica
esperienza nel settore della raccolta differenziata, individuato
d'intesa con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio
e del mare, ed uno a cui delegare ulteriori e specifici compiti
nell'ambito di determinati settori di intervento. Per il
perseguimento degli obiettivi previsti dal presente decreto e'
costituita dal Commissario delegato una Commissione composta da
cinque soggetti di qualificata e comprovata esperienza nella
soluzione delle emergenze ambientali.
4. Al fine dell'invarianza della spesa, per l'attuazione del
comma 3 e per facilitare il rientro nella gestione ordinaria una
volta cessato lo stato di emergenza, con successive ordinanze di
protezione civile adottate ai sensi dell'articolo 5 della legge
24 febbraio 1992, n. 225, e' ridotto l'attuale organico della
struttura commissariale.

Art. 2.
Informazione e partecipazione dei cittadini

1. Il Commissario delegato, entro trenta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto, adotta, con propria
ordinanza, le misure volte ad assicurare l'informazione e la
partecipazione dei cittadini in conformita' ai principi della «Carta
di Aalborg», approvata dai partecipanti alla Conferenza europea sulle
citta' sostenibili, tenutasi ad Aalborg il 27 maggio 1994. Le
iniziative di informazione sono attuate in collaborazione con il
Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, in conformita' alle disposizioni del decreto
legislativo 19 agosto 2005, n. 195.

Art. 3.
Affidamento del servizio di smaltimento dei rifiuti sulla base delle
migliori tecnologie disponibili

1. In relazione al sopravvenuto aggravamento del contesto
emergenziale nel territorio della regione Campania, per l'attuazione
degli obiettivi di cui al presente decreto relativi allo smaltimento
dei rifiuti sulla base delle migliori tecnologie disponibili, il
Commissario delegato ridefinisce le condizioni per l'affidamento del
servizio di smaltimento dei rifiuti nella regione Campania.
Conseguentemente e' annullata la procedura di gara indetta dal
Commissario di Governo per l'emergenza rifiuti nella regione Campania
con propria ordinanza n. 281 del 2 agosto 2006.
2. Fino all'individuazione dell'affidatario per lo smaltimento dei
rifiuti nella regione Campania, il Commissario delegato individua in
termini di somma urgenza le soluzioni ottimali per lo smaltimento dei
rifiuti e per l'eventuale smaltimento delle ecoballe nelle cave
dismesse esistenti nella regione Campania, anche mediante affidamenti
diretti a soggetti diversi dalle attuali societa' affidatarie del
servizio.

Art. 4.
Misure per la raccolta differenziata

1. Il Commissario delegato, sentita la struttura di cui
all'articolo 1 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei
Ministri n. 3529 del 30 giugno 2006, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale n. 159 dell'11 luglio 2006, verifica il raggiungimento
degli obiettivi previsti dalla normativa vigente in materia di
raccolta differenziata, adottando le opportune misure sostitutive,
anche mediante la nomina di commissari ad acta, nei confronti di
tutte le Amministrazioni che non hanno rispettato le percentuali
previste dall'articolo 205, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile
2006, n. 152.

Art. 5.
Bonifica, messa in sicurezza e apertura discariche

1. Fino alla cessazione dello stato di emergenza nel settore dello
smaltimento dei rifiuti nella regione Campania, salvi ed
impregiudicati gli eventuali provvedimenti adottati dall'autorita'
giudiziaria prima della data di entrata in vigore del presente
decreto, per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani o speciali non
pericolosi provenienti dalle attivita' di selezione, trattamento e
raccolta dei rifiuti solidi urbani, che potranno essere destinati in
via eccezionale fuori regione, sono utilizzate e messe in sicurezza
le discariche di «Paenzano 2» nel comune di Tufino, di «Riconta» nel
comune di Villaricca e «Difesa grande» nel comune di Ariano Irpino.
Sono altresi' utilizzate quelle gia' autorizzate o realizzate dal
Commissario delegato - prefetto di Napoli, nonche' le ulteriori
discariche che il Commissario delegato puo' individuare per
l'attuazione degli obiettivi fissati dal presente decreto. La messa
in sicurezza delle predette discariche e' comunque assicurata in
conformita' alla normativa vigente.
2. Il Commissario delegato dispone, con procedure di somma urgenza,
i necessari interventi di sistemazione delle discariche e delle
relative infrastrutture, anche al fine di aumentarne le volumetrie
disponibili, e provvede altresi' agli atti conseguenziali per la
messa in sicurezza, nonche', d'intesa con il Commissario delegato per
la bonifica e le tutela delle acque nella regione Campania, alla
bonifica dei territori interessati.
3. Il Commissario delegato puo' disporre, sentiti i Presidenti
delle regioni interessate, il trasferimento fuori regione di una
parte dei rifiuti prodotti.
4. Al fine di assicurare il compiuto monitoraggio delle attivita'
da porre in essere ai sensi del presente decreto e per garantire
adeguati livelli di salubrita' dell'ambiente a tutela delle
collettivita' locali, il Commissario delegato si avvale dei soggetti
istituzionalmente deputati alle attivita' di controllo e verifica in
materia igienico-sanitaria, definendo, entro trenta giorni dalla data
di entrata in vigore del presente decreto, con le comunita' locali
tutte le necessarie iniziative per garantire piena informazione,
partecipazione e trasparenza alle attivita' poste in essere.
5. Il Commissario delegato assicura il ciclo di smaltimento dei
rifiuti sostituendosi ai sindaci ed ai Presidenti delle province
della regione Campania per l'esercizio delle competenze di cui agli
articoli 50 e 54 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli
enti locali di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e
successive modificazioni, nonche', avvalendosi dei prefetti della
regione Campania territorialmente competenti, per l'esercizio dei
poteri in materia di ordine e sicurezza pubblica di cui al testo
unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto
18 giugno 1931, n. 773.
6. Gli interventi da porre in essere ai sensi del presente decreto
gravano sulla tariffa di smaltimento dei rifiuti della regione
Campania.

Art. 6.
Pignoramenti

1. L'articolo 3, comma 2, del decreto-legge 30 novembre 2005, n.
245, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 gennaio 2006, n.
21, si interpreta nel senso che l'articolo 1 del decreto-legge
25 maggio 1994, n. 313, convertito, con modificazioni, dalla legge
22 luglio 1994, n. 460, e successive modificazioni, si applica alle
risorse comunque dirette a finanziare le contabilita' speciali
istituite con ordinanze emanate ai sensi dell'articolo 5 della legge
24 febbraio 1992, n. 225; tali risorse sono insuscettibili di
pignoramento o sequestro.

Art. 7.
Abrogazioni

1. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto cessano di
avere efficacia gli articoli 1, comma 9, e 8, comma 2, del
decreto-legge 30 novembre 2005, n. 245, convertito, con
modificazioni, dalla legge 27 gennaio 2006, n. 21.

Art. 8.
Entrata in vigore

1. Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e
sara' presentato alla Camere per la conversione in legge.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare.
Dato a Roma, addi' 9 ottobre 2006

NAPOLITANO

Prodi, Presidente del Consiglio dei
Ministri
Padoa Schioppa, Ministro dell'economia
e delle finanze
Pecoraro Scanio, Ministro dell'ambiente
e della tutela del territorio e del
mare
Amato, Ministro dell'interno

Visto, il Guardasigilli: Mastella