Rassegna Normativa
Notiziario sui lavori parlamentari
Patrimonio Spa
Il trasferimento dei Beni Storici e Artistici di particolare valore storico, artistico, culturale ed ambientale alla Società “Patrimonio spa” non modifica in alcun modo i vincoli gravanti sugli stessi
La Società “Patrimonio spa” può alienare i beni storici ed artistici nei soli casi in cui la normativa vigente lo consente ed alle condizioni stabilite dalla stessa. In ogni caso serve l’autorizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio.
Questo è un primo passo importante, anche se non ancora in linea con quanto richiesto da Legambiente a tutela del nostro patrimonio, che emerge dalla Delibera del Cipe n° 124 del 2002 (G.U. n° 68 del 22 marzo 2003) che contiene le direttive generali a cui si deve attenere la Società “Patrimonio spa” per svolgere le sue attività di valorizzazione e alienazione dei beni dello Stato.
Approvato il Piano Regolatore del Comune di
Roma
Il 20 marzo 2003 il Consiglio Comunale di Roma ha
adottato il nuovo Piano Regolatore del Comune di Roma. Dopo 41 anni ( il vecchio
Piano Regolatore di Roma era stato approvato nel 1965)
In sintesi il nuovo Piano
Regolatore del Comune di Roma prevede:
1) riduzione da 120 milioni di metri cubi (eredità del vecchio Piano Regolatore) ai circa 62 milioni di metri cubi, 20 milioni di metri cubi di superficie utile, di cui il 40% circa per costruzioni residenziali
2) 42 milioni di metri cubi, dei 62 totali previsti, sono già stati individuati e approvati sia dalla Giunta Rutelli e sia dalla Giunta Veltroni, attraverso l’utilizzo di varianti al vecchio Piano Regolatore. Si tratta di Pru, ai sensi dell’articolo 2 e di Pru, ai sensi dell’articolo 11. Nei prossimi mesi si aggiungeranno altri 8,5 milioni di metri cubi
3) aree per standard (aree verdi e servizi pubblici) e aree per servizi da reperire
4) gli strumenti usati per reperire le aree sopra indicate saranno: espropri, cessione gratuita nei piani attuativi e acquisizioni compensative nei piani integrati
5) i 258 ettari, denominate aree di riserva, da acquisire con le stesse modalità dell’acquisizione compensativa per standard, saranno destinate ad interventi di edilizia residenziale pubblica
6) spostamento delle nuove cubature in aree servite da mezzi pubblici su ferro
7) la individuazione dei “poli” fuori dal centro storico, con una integrazione di funzioni e servizi tra il pubblico e il privati
8) le cubature “spostabili” che si possono demolire e ricostruire, escluso il centro storico, in aree servite dai trasporti su ferro scendono da 1,5 milioni di metri cubi a circa 730 mila metri cubi
9) programmi integrati
10) la “città storica” si allarga da mille a 7.000 ettari ed è articolata in tessuti
11) grandi progetti urbani: area Ostiense, progetto Flaminio, Campidoglio 2, polo direzionale a Pietralata, stazione Alta Velocità a Tiburtina , nuova Fiera e raddoppio delle aree per le Attività Produttive
Nuove regole antisismiche
Nuove norme tecniche per il progetto, la valutazione e l’adeguamento antisismico di infrastrutture civili e degli edifici pubblici e privati.
Inoltre anche l’individuazione di nuovi criteri per le zone a rischio di terremoti. Tutto questo è stato introdotto attraverso l’emanazione di una Ordinanza di Protezione Civile, n° 3274/203.
Con tale Ordinanza, il Dipartimento della Protezione Civile, vuole intervenire per ridurre il rischio sismico. Questa nuova disciplina, sempre secondo il Dipartimento della Protezione Civile, è transitoria in attesa di una disciplina organica che dovrà colmare un vuoto che si trascina oramai da molti anni.
Elettrosmog
Il Senato, Commissione Ambiente, ha espresso il suo parere favorevole ai Decreti attuativi della Legge 36/2000. I due Decreti attuativi fissano i limiti di esposizione e gli obiettivi di qualità per gli elettrodotti e gli impianti radio televisivi. Il parere è stato dato solamente dai Senatori della maggioranza mentre i Senatori dell’opposizione hanno votato contro il provvedimento. Ora, per il definitivo via libera, si aspetta solo il parere dei Componenti della Commissione Ambiente della Camera.
La Corte dei Conti ha denunciato i ritardi nell’attuazione del Decreto
Legge 180/1999
La scure della Corte dei Conti ha colpito i ritardi e le inadempienze nella realizzazione degli interventi di difesa del suolo previsti dal Decreto Legge 180/1999. Solamente il 7,9% delle opere programmate con risorse finanziarie già stanziate, per il biennio 1998 – 2000, sono state realizzate.
Mentre il 21% sono in fase di attuazione, l’8% sono in fase di predisposizione e il 55% è ancora, fatto gravissimo, ancora in fase di progettazione.
La Corte dei Conti, nella sua relazione presentata ai Deputati e Senatori, evidenzia la mancata utilizzazione di questi fondi e il persistente stato di gravissimo rischio idrogeologico per il nostro Paese.
Riforma delle Discariche
Con la pubblicazione del Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del 13 marzo 2003 (G.U. n° 67 del 21 marzo 2003) è operativa la nuova disciplina sullo smaltimento dei rifiuti in discarica.
Con tale Decreto il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha portato a compimento le procedure di ammissione, stabilendo i metodi di campionamento ed analisi, dei rifiuti in discarica ai sensi del Decreto Legislativo n° 36/03 articolo 7 comma 5 in materia di “Attuazione della Direttiva 1999/31/CE”.
Tale normativa discende dalla decisione presa, il 19 dicembre 1999, dalla Comunità Europea che ha introdotto i criteri e le procedure di ammissione dei rifiuti nelle discariche uguali per tutti gli Stati membri a partire dal 16 luglio 2005.
Legge Obiettivo per risanare il sottosuolo di Napoli
Sono state pubblicate le due Delibere del Cipe che hanno dato il via ai finanziamenti statali per il risanamento del sottosuolo dell’area urbana di Napoli.
Tali fondi verranno erogati sotto forma di limiti di impegno, ai sensi dell’articolo 13 della Legge 166/2002 – Fondo unico della Legge Obiettivo – e saranno gestiti dal Commissario Straordinario per l’emergenza sottosuolo (Ordinanza Ministeriale 2948/1999), che è anche il Sindaco di Napoli
In particolare per il Vallone San Rocco, vengono stanziati 31 milioni di euro (pari, in limite di impegno, a 0,331 milioni di euro per il 2003 e 2,635 per il 204).
Mentre per l’intervento di risanamento della pendice rocciosa del versante Soccavo della Collina di Camaldoli vengono stanziati circa 6,5 milioni di euro in investimenti, pari in limiti di impegno quindicinali a 0,311 milioni di euro per il 2003 e 0,311 per il 2004
Attività Legislativa regionale
1) Regione Calabria – Valutazione di impatto ambientale: coordinamento fra i diversi livelli di pianificazione: procedure per l’applicazione degli strumenti di pianificazione negoziata. Sono fra gli aspetti più importanti affrontati dalla circolare esplicativa emanata dall’Assessorato all’Urbanistica della regione Calabria che ha lo scopo di esplicitare in maniera corretta l’applicazione della nuova Legge in materia urbanistica 19/2002
2) Emilia Romagna – è stata pubblicata sul Bur regionale, n° 41 del 25 marzo 2003, la Deliberazione del Consiglio regionale n° 467 del 6 marzo 2003 le norme in materia di “Norme per il recupero degli edifici storico – artistici e la promozione della qualità architettonica e paesaggistica del territorio”
3) Liguria – sul Bur della regione Liguria sono state pubblicate tre fondamentali leggi in materia di urbanistica, piani regolatori portuali e programmazione della rete carburanti
4) Campania – sul Bur della regione Campania (S.S. n° 3 del 21 marzo 2003) è stata pubblicata la Circolare del Dipartimento Urbanistica n° 770 del 7 marzo 2003 in materia di “Por Campania 2000 – 2006 – Completamento di Programmazione – Asse VI – Reti e nodi di servizio – Misura 6.1 – Sistema integrato regionale dei trasporti. Secondo piano attuativo del programma generale degli interventi infrastrutturali”