Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente  

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Dossier: "Un futuro verde per la chimica italiana"
STOP AL MERCURIO 2007: Legambiente presenta i dati sulle emissioni di mercurio ottenuti dal monitoraggio di sei impianti cloro-soda italiani che ancora utilizzano l'obsoleta tecnologia con celle al mercurio, e chiede una rapida riconversione di questi alla tecnologia a membrana, più pulita ed efficiente.
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I valori medi più alti sono stati registrati dentro l'impianto di Pieve Vergonte (VCO) (oltre 1.500 ng/m3 con picchi di 35mila ng/m3), di Priolo (Sr) (1.200 ng/m3 con valore massimo di 17mila ng/m3) e di Porto Marghera (Ve) (186 ng/m3 e valore massimo di 1.500 ng/m3). All'esterno i risultati più significativi sono stati quelli di Torviscosa (Ud) (516 ng/m3 e punte di 1.200 ng/m3) e Bussi sul Tirino (Pe) (447 ng/m3 e un picco massimo di 7.700 ng/m3).

La nostra associazione chiede la riconversione di questi impianti già dalla fine degli anni '80, un processo che non è più evitabile, visto che le alternative al mercurio sono disponibili da almeno venti anni. E il Governo e la Conferenza Stato-Regioni devono approvare subito le "Linee guida" previste dalla Direttiva europea che obbligano le imprese ad adottare la tecnologia a membrana.

L'industria e più in generale l'economia italiana, deve capire che norme ambientali come il Reach (il nuovo regolamento europeo sulle sostanze chimiche) non vanno considerate una penalità, bensì un'opportunità per investire sull'innovazione tecnologica e sulla qualità ambientale dei processi e dei prodotti che garantiscono quel valore aggiunto che può fare la differenza rispetto all'offerta dei Paesi emergenti.

Infine Legambiente chiede al Governo di introdurre nel Codice ambientale una più efficace normativa sulla bonifica e il recupero dei siti già contaminati.