Consiglio Nazionale Forense sent. 239 del 30.12.2013
Urbanistica. Assunzione difesa imputato in processi per reati edilizi incompatibilità

L'assunzione della carica di Sindaco da parte di  un avvocato che già assista soggetti indagati e/o imputati di illeciti edilizi rispetto ai  quali l’Ente territoriale riveste la posizione di parte offesa integri -ove non tempestivamente rimossa, mediante rinuncia al mandato professionale- l’ipotesi del  “conflitto di interessi” sub specie di “interferenza” con la carica rivestita, prevista dalla  seconda parte del primo comma dell’art. 37 c.d.f.-  Se è vero, infatti, che la norma de qua mira a prevenire che si determinino situazioni  tali da ledere il prestigio della professione, mediante comportamenti che possano ingenerare, secondo l’id quod plerumque accidit, il serio e fondato convincimento, nell’ambito in cui il professionista opera, che la sua attività possa essere influenzata  da interessi confliggenti, non può non convenirsi che l’essere il difensore di un imputato contemporaneamente il legale rappresentante dell’Ente coinvolto nel processo quale parte offesa, nonchè il capo dell’Amministrazione che, nello specifico, dovrà determinarsi (non solo sull’opportunità o meno di costituirsi parte civile in quel processo, ma) sulla richiesta di concessione in sanatoria -dal cui rilascio o meno (che, pur di spettanza del Dirigente del Settore, è giuridicamente, ad ogni effetto, riferibile all’Ente come tale) dipende lo stesso esito del procedimento penale- integri, in concreto, l’ipotesi del “conflitto di interessi” sub specie della “interferenza” tra l’attività  professionale e lo svolgimento dell’incarico di Sindaco (segnalazione e massima Avv. M. Balletta)

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