Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente  

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Cani e esche avvelenate a Pontassieve – la Magistratura apre un’inchiesta a carico di persone note
Da tempo la situazione relativa agli avvelenamenti di animali era sotto controllo della Polizia Provinciale e nel corso delle indagini che stava svolgendo accertamenti sulla ricostruzione degli eventi dolosi accaduti in località Montebonello, comune di Pontassieve.
Le attività investigative condotte dal Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Provinciale con l’ausilio dello specifico Gruppo Investigativo Antiveleni del Coordinamento della Vigilanza Volontaria della Provincia di Firenze, ha focalizzato alcuni sospetti su persone residenti in loco che avrebbero interessi a commettere atti criminosi contro animali sia selvatici che domestici.
La ricostruzione dei singoli fatti accaduti nei territori sopra descritti, è stata configurata in una mappatura cartografica dei casi di avvelenamento o ritrovamento di esche avvelenate, al fine di evidenziare la sistematicità del lancio dei bocconi, nonché la tipologia dei prodotti tossici usati.
Dall’anno 2004, sono stati uccisi con veleno o intossicati, n. 16 cani, n. 2 gatti e rinvenuto 2 esche avvelenate posizionate sul terreno.
Le denuncie e le querele fatte dalle parti offese, ossia i proprietari degli animali avvelenati e uccisi, o di chi ha rinvenuto esche avvelenate, hanno permesso di individuare varie sostanze tossiche immesse sul territorio allo scopo di uccidere animali predatori e di focalizzare i principi attivi delle sostanze tossiche usate per la confezione delle esche, tra le quali il “ Fosfuro di Zinco, Stricnina, Endosulfan , Cumatretalyl, Carbofuran e altre tipologie di veleni usati in agricoltura contenenti principi attivi degli “inibitori delle colinesterasi”.
Le indagini durate tre anni, hanno prodotto elementi indiziari che hanno portato la competente Procura della Repubblica ad una serie di attività di accertamenti di polizia giudiziaria ai fini dell’acquisizione di ulteriori fonti di prova.
Le operazioni di perquisizione domiciliare e locale effettuate sulla persona indiziata residente nel comune di Pontassieve, sono scattate nel mese di marzo e ha permesso di acquisire un’ingente quantità di prodotti fitosanitari presumibilmente compatibili con il veleno utilizzato per l’uccisione degli animali domestici e selvatici o usato nei bocconi avvelenati rinvenuti.
Il materiale sarà sottoposto a specifiche analisi per verificare la tipologia dei principi attivi in essi contenuti.

Gli investigatori, hanno acquisito complessivamente anche:

n. 3.224 cartucce a pallini, detenute illegalmente;
n. 16 cartucce a palla per carabina, detenute illegalmente;

Tutto il materiale ( veleni e munizioni ) è stato sottoposto a sequestro penale.
La persona dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria oltre ai reati di cui all’art. 638, 544 bi e ter e 544 C.P. anche per le violazioni alla Legge 110/75 e 697 C.P. per le munizioni detenute illegalmente oltre all’uccisione dolosa degli animali.


L’Ufficiale responsabile
del Nucleo di P.G.

Alessandro Quercioli