Non è propriamente una nube. Ma una massa d'aria, in movimento che dall'area di Fukushima, si sta spostando nel resto del mondo. Dopo aver sorvolato Oceano Pacifico, Stati Uniti e Atlantico sta sfiorando l'Europa e potrebbe arrivare in Italia.
Per il momento non ce n'è traccia. Nè da noi nè dai nostri vicini francesi. «Il suo arrivo è solo una previsione, non confermata. Non abbiamo rilevato la presenza di radioattività nell'atmosfera e non risulta che la situazione sia diversa in Francia», è l'ultimo aggiornamento di Lamberto Matteocci, ingegnere dell'Ispra, l'Istituto del Ministero dell'Ambiente che si occupa del controllo dell'attività nucleare.
In seguito al disastro delle centrali giapponesi, la rete di sorveglianza italiana è stata potenziata, le apparecchiature tarate per registrare dosi infinitesimali di particelle anomale.
Intanto si stanno diffondendo paure insensate, generate dall'emotività. Alla fuga dal sushi si sta aggiungendo la corsa alle pillole a base di ioduro di potassio, la sostanza che, in caso di incidente nucleare, viene somministrata per saturare la ghiandola tiroide (la più esposta agli effetti delle radiazioni) e prevenire l'assorbimento di iodio radioattivo.
Precauzione «irrazionale e pericolosa - dice Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordine dei farmacisti, la Fofi - C'è molta richiesta del farmaco, ma queste compresse non vanno prese, non c'è motivo».
Raccomandazione pubblicata nel sito del ministero della Salute (www.salute.gov.it).
LA FOLLE CORSA ALLE PILLOLE DI IODURO DI POTASSIO
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Luigi FANIZZI
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