Dismissione macchina per lavaggio a secco
Dismissione macchina per lavaggio a secco
Buongiorno a tutti,
una lavasecco deve rottamare la macchina impiegata per il lavaggio a secco dei capi.
All'interno del serbatoio della suddetta macchina è presente del solvente (percloroetilene impiegato appunto per il ciclo di lavaggio) ancora nuovo e pertanto riutilizzabile tal quale.
La lavasecco può prelevare dal serbatoio e successivamente vendere tale solvente ad un'altra lavasecco? O per forza tale solvente è da considerarsi come rifiuto?
Grazie
Buona giornata
una lavasecco deve rottamare la macchina impiegata per il lavaggio a secco dei capi.
All'interno del serbatoio della suddetta macchina è presente del solvente (percloroetilene impiegato appunto per il ciclo di lavaggio) ancora nuovo e pertanto riutilizzabile tal quale.
La lavasecco può prelevare dal serbatoio e successivamente vendere tale solvente ad un'altra lavasecco? O per forza tale solvente è da considerarsi come rifiuto?
Grazie
Buona giornata
Re: Dismissione macchina per lavaggio a secco
Ti rispondo "alla Cesare":
Quel solvente NON DEVE diventare un rifiuto (con conseguente danno all'ambiente).
Se, durante il trasporto, lo sversi accidentalmente in una scarpata: é diventato un rifiuto (con conseguente danno all'ambiente, poi vediamo meglio questo aspetto) ai sensi del TUA.
Se lo trasporti fuori dall'Azienda, magari su un tre ruote, senza il F.I.R. : lo fai diventare un trasporto illecito (senza danni all'ambiente), ma non é diventato un rifiuto ai sensi del TUA.
Se lo trasporti fuori dall'Azienda, senza l'iscrizione all'Albo Gestori: lo fai diventare un trasporto illecito (senza danni all'ambiente), ma non é diventato un rifiuto ai sensi del TUA.
Un saluto ad Iron ed un Buon 2019 a tutti.
Cesare.
Quel solvente NON DEVE diventare un rifiuto (con conseguente danno all'ambiente).
Se, durante il trasporto, lo sversi accidentalmente in una scarpata: é diventato un rifiuto (con conseguente danno all'ambiente, poi vediamo meglio questo aspetto) ai sensi del TUA.
Se lo trasporti fuori dall'Azienda, magari su un tre ruote, senza il F.I.R. : lo fai diventare un trasporto illecito (senza danni all'ambiente), ma non é diventato un rifiuto ai sensi del TUA.
Se lo trasporti fuori dall'Azienda, senza l'iscrizione all'Albo Gestori: lo fai diventare un trasporto illecito (senza danni all'ambiente), ma non é diventato un rifiuto ai sensi del TUA.
Un saluto ad Iron ed un Buon 2019 a tutti.
Cesare.
Re: Dismissione macchina per lavaggio a secco
Grazie per la risposta Cesare. Buon 2019 anche a te e a tutti gli utilizzatori del forum.
Ritengo che possa essere considerato un bene e pertanto possa essere trasportato secondo la normativa per il trasporto di merci su strada. Nello specifico occorrerà verificare quanto richiesto dall'ADR.
Ritengo che possa essere considerato un bene e pertanto possa essere trasportato secondo la normativa per il trasporto di merci su strada. Nello specifico occorrerà verificare quanto richiesto dall'ADR.
Re: Dismissione macchina per lavaggio a secco
Già! Però questo é errato:
"Ritengo che possa essere considerato un ?bene? e pertanto possa essere trasportato secondo la normativa per il trasporto di merci su strada."
Tu Ditta, che ti disfi di qualcosa che non ti serve più nella tua organizzazione aziendale, devi allontanarlo dalla tua Azienda attraverso il FIR, perché l'allontaneamento diverso "secondo la norma attuale" potrebbe causare il rifiuto.
Cesare pensa che:
- dieci … cento litri di quel materiale, riversati in Ambiente, non provocano eccessivi danni all'Ambiente.
Poi ne riparliamo:
Cesare.
"Ritengo che possa essere considerato un ?bene? e pertanto possa essere trasportato secondo la normativa per il trasporto di merci su strada."
Tu Ditta, che ti disfi di qualcosa che non ti serve più nella tua organizzazione aziendale, devi allontanarlo dalla tua Azienda attraverso il FIR, perché l'allontaneamento diverso "secondo la norma attuale" potrebbe causare il rifiuto.
Cesare pensa che:
- dieci … cento litri di quel materiale, riversati in Ambiente, non provocano eccessivi danni all'Ambiente.
Poi ne riparliamo:
Cesare.
Re: Dismissione macchina per lavaggio a secco
Cesare, posso dire che le tue risposte sono piuttosto "criptiche"?
Sarò io che non ci arrivo
Sarò io che non ci arrivo
Re: Dismissione macchina per lavaggio a secco
Vado a chiarire il "Cesare pensiero" sul rifiuto.
Nessun materiale o sostanza ovvero emissione, a seguito di attività umana, deve diventare un rifiuto (creazione del danno ambientale); fatta questa premessa, affinché una qualsiasi immissione, a seguito di attività umana, perché questa sia davvero dannosa per l'ambiente (questo il concetto del "rifiuto"), occorre che questa immissione abbia una consistenza in termini di quantità.
Il percloroetilene é pericoloso.
Da Wikipedia:
"Il percloroetilene (o tetracloroetilene o tetracloroetene) è un alogenuro organico. La sua struttura è assimilabile a quella di una molecola di etene i cui quattro atomi di idrogeno sono stati sostituiti da altrettanti atomi di cloro.
A temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore dall'odore di cloro, più denso dell'acqua. È un composto nocivo per inalazione e pericoloso per l'ambiente (come molti alogenuri organici è scarsamente biodegradabile). Non è infiammabile.
Viene utilizzato nelle lavanderie a secco, come solvente per lo sgrassaggio dei metalli, nell'industria chimica e farmaceutica, nell'uso domestico.
In quanto solvente può essere sostanza d'abuso.
In Italia, la legge considera i rifiuti contenenti tetracloroetene come "rifiuti pericolosi", tali rifiuti non devono essere smaltiti in fognatura. L'esposizione può infatti causare irritazione alla pelle in quanto dissolve i tessuti adiposi, e può inoltre agire come depressivo del sistema nervoso centrale in caso di inalazione. Diversi studi hanno associato l'esposizione cronica o occupazionale al tetracloroetilene ad un aumentato rischio di cancro, e pertanto il composto è stato classificato come possibile cancerogeno dall'International Agency for Research on Cancer (IARC)".
Qui:
https://it.wikipedia.org/wiki/Tetracloroetene
Però, per essere considerato "rifiuto" (con conseguente danno all'ambiente) il quantitativo immesso nell'ambiente di quel preciso materiale o sostanza deve essere "NOTEVOLE".
Cesare ha scritto:
"Penso che:
- dieci … cento litri di quel materiale, riversati in Ambiente, non provocano eccessivi danni Ambientali".
Di conseguenza Cesare pensa che:
- dieci … cento litri di quel materiale (Tetracloroetene) ... a qualsiasi titolo dismessi (doloso o colposo) in qualsiasi Ambiente non Acquatico: non possono essere considerati un rifiuto e non possono essere applicate sanzioni ai sensi del TUA per la esigua quantità (dieci … cento litri), ci saranno pure altre norme;
attenzione ... "- dieci … cento litri di quel materiale (Tetracloroetene)" in Ambiente suolo, ben differente dieci ... cento chili di un altro materiale (leggi: amianto) ed in altro Ambiente (leggi: Aria).
Scusami se a volte sono criptico, mi serve per far ragionare il Legislatore.
Una volta le Leggi venivano redatte dal Legislatore che le firmava col suo nome e cognome, oggi vengono redatte da "Papé Satan" e vengono firmate da altri.
Ne consegue che:
...
Un saluto; Cesare.
Nessun materiale o sostanza ovvero emissione, a seguito di attività umana, deve diventare un rifiuto (creazione del danno ambientale); fatta questa premessa, affinché una qualsiasi immissione, a seguito di attività umana, perché questa sia davvero dannosa per l'ambiente (questo il concetto del "rifiuto"), occorre che questa immissione abbia una consistenza in termini di quantità.
Il percloroetilene é pericoloso.
Da Wikipedia:
"Il percloroetilene (o tetracloroetilene o tetracloroetene) è un alogenuro organico. La sua struttura è assimilabile a quella di una molecola di etene i cui quattro atomi di idrogeno sono stati sostituiti da altrettanti atomi di cloro.
A temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore dall'odore di cloro, più denso dell'acqua. È un composto nocivo per inalazione e pericoloso per l'ambiente (come molti alogenuri organici è scarsamente biodegradabile). Non è infiammabile.
Viene utilizzato nelle lavanderie a secco, come solvente per lo sgrassaggio dei metalli, nell'industria chimica e farmaceutica, nell'uso domestico.
In quanto solvente può essere sostanza d'abuso.
In Italia, la legge considera i rifiuti contenenti tetracloroetene come "rifiuti pericolosi", tali rifiuti non devono essere smaltiti in fognatura. L'esposizione può infatti causare irritazione alla pelle in quanto dissolve i tessuti adiposi, e può inoltre agire come depressivo del sistema nervoso centrale in caso di inalazione. Diversi studi hanno associato l'esposizione cronica o occupazionale al tetracloroetilene ad un aumentato rischio di cancro, e pertanto il composto è stato classificato come possibile cancerogeno dall'International Agency for Research on Cancer (IARC)".
Qui:
https://it.wikipedia.org/wiki/Tetracloroetene
Però, per essere considerato "rifiuto" (con conseguente danno all'ambiente) il quantitativo immesso nell'ambiente di quel preciso materiale o sostanza deve essere "NOTEVOLE".
Cesare ha scritto:
"Penso che:
- dieci … cento litri di quel materiale, riversati in Ambiente, non provocano eccessivi danni Ambientali".
Di conseguenza Cesare pensa che:
- dieci … cento litri di quel materiale (Tetracloroetene) ... a qualsiasi titolo dismessi (doloso o colposo) in qualsiasi Ambiente non Acquatico: non possono essere considerati un rifiuto e non possono essere applicate sanzioni ai sensi del TUA per la esigua quantità (dieci … cento litri), ci saranno pure altre norme;
attenzione ... "- dieci … cento litri di quel materiale (Tetracloroetene)" in Ambiente suolo, ben differente dieci ... cento chili di un altro materiale (leggi: amianto) ed in altro Ambiente (leggi: Aria).
Scusami se a volte sono criptico, mi serve per far ragionare il Legislatore.
Una volta le Leggi venivano redatte dal Legislatore che le firmava col suo nome e cognome, oggi vengono redatte da "Papé Satan" e vengono firmate da altri.
Ne consegue che:
...
Un saluto; Cesare.
Re: Dismissione macchina per lavaggio a secco
Grazie Cesare. Ora mi è più chiaro.
Ovviamente l'intenzione è che tale prodotto non venga riversato in ambiente.
Un saluto
Ovviamente l'intenzione è che tale prodotto non venga riversato in ambiente.
Un saluto
- lele
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Re: Dismissione macchina per lavaggio a secco
Interessante...Di conseguenza Cesare pensa che:
- dieci … cento litri di quel materiale (Tetracloroetene) ... a qualsiasi titolo dismessi (doloso o colposo) in qualsiasi Ambiente non Acquatico: non possono essere considerati un rifiuto e non possono essere applicate sanzioni ai sensi del TUA per la esigua quantità (dieci … cento litri), ci saranno pure altre norme;
Re: Dismissione macchina per lavaggio a secco
Già!
E quindi, per Cesare, non esiste "il rifiuto di piccole dimensioni" (leggi mozziconi di sigaretta buttati per terra); se per dimensione, non possono arrecare danno all'Ambiente: non sono un rifiuto!
Per quanto scaricati in maniera illecita, ci saranno pure altre Leggi o Regolamenti che puniscano la maleducazione (non devi obbligarmi a pulire la pubblica piazza dopo ogni manifestazione), non necessita il TUA .
Vedi @Lele, dove c'è stato il rifiuto (leggi: in alcune regioni d'Italia, ma non in tutte, c'é stato il rifiuto con conseguente danno ambientale) é stata necessaria la bonifica.
Vedi @Lele, il pensiero di Cesare: il Rifiuto, per causare danno all'Ambiente, deve essere (per quantità) "industriale".
Vedi @Lele, e concludo: l'attività privata, l'attività domestica, l'attività assimilabile a quella privata o domestica (dieci ... cento litri sversati accidentalmente ogni dieci anni) non creano il rifiuto, il Rifiuto ha origine dall'Industria ovvero dall' Ente territorialmente competente che non ha messo le ordinanze di divieto.
Un saluto, Cesare.
E quindi, per Cesare, non esiste "il rifiuto di piccole dimensioni" (leggi mozziconi di sigaretta buttati per terra); se per dimensione, non possono arrecare danno all'Ambiente: non sono un rifiuto!
Per quanto scaricati in maniera illecita, ci saranno pure altre Leggi o Regolamenti che puniscano la maleducazione (non devi obbligarmi a pulire la pubblica piazza dopo ogni manifestazione), non necessita il TUA .
Vedi @Lele, dove c'è stato il rifiuto (leggi: in alcune regioni d'Italia, ma non in tutte, c'é stato il rifiuto con conseguente danno ambientale) é stata necessaria la bonifica.
Vedi @Lele, il pensiero di Cesare: il Rifiuto, per causare danno all'Ambiente, deve essere (per quantità) "industriale".
Vedi @Lele, e concludo: l'attività privata, l'attività domestica, l'attività assimilabile a quella privata o domestica (dieci ... cento litri sversati accidentalmente ogni dieci anni) non creano il rifiuto, il Rifiuto ha origine dall'Industria ovvero dall' Ente territorialmente competente che non ha messo le ordinanze di divieto.
Un saluto, Cesare.
Re: Dismissione macchina per lavaggio a secco
Siamo al delirio.
Di "lex" ambientale in questo thread non c'è nulla.
Sia di monito ai lettori.
Di "lex" ambientale in questo thread non c'è nulla.
Sia di monito ai lettori.
Re: Dismissione macchina per lavaggio a secco
Questo dicono di me:
"Quindi grazie anche e soprattutto per l'*ambiente* che questa comunità costituisce e di cui Cesare, credo sia incontrovertibile, è parte preziosa ed essenziale, da quando rivolge gli auguri nel genetliaco di turno a quando propone quesiti e considerazioni talvolta alternative".
Qui, primo paragrafo ultime due righe:
http://lexambiente.it/Forums/viewtopic. ... 725#p53724
Questo dicono di te:
"probabilmente leggi i post in maniera troppo frettolosa... quantomeno ti saresti risparmiato il pistolotto
ti ringrazio ugualmente per avere, tra le righe, esposto la tua"
Qui:
http://lexambiente.it/Forums/viewtopic. ... 066#p55066
Un saluto a tutti, Cesare.
"Quindi grazie anche e soprattutto per l'*ambiente* che questa comunità costituisce e di cui Cesare, credo sia incontrovertibile, è parte preziosa ed essenziale, da quando rivolge gli auguri nel genetliaco di turno a quando propone quesiti e considerazioni talvolta alternative".
Qui, primo paragrafo ultime due righe:
http://lexambiente.it/Forums/viewtopic. ... 725#p53724
Questo dicono di te:
"probabilmente leggi i post in maniera troppo frettolosa... quantomeno ti saresti risparmiato il pistolotto
ti ringrazio ugualmente per avere, tra le righe, esposto la tua"
Qui:
http://lexambiente.it/Forums/viewtopic. ... 066#p55066
Un saluto a tutti, Cesare.
Re: Dismissione macchina per lavaggio a secco
Con il doveroso rispetto delle opinioni altrui, caro @Cesare, l'unica condivisione che posso avere su quanto riportato e sui post precedenti è il "per Cesare" che, correttamente, hai premesso.Cesare ha scritto: ↑8 gennaio 2019, 23:57 E quindi, per Cesare, non esiste "il rifiuto di piccole dimensioni" (leggi mozziconi di sigaretta buttati per terra); se per dimensione, non possono arrecare danno all'Ambiente: non sono un rifiuto!
Per quanto scaricati in maniera illecita, ci saranno pure altre Leggi o Regolamenti che puniscano la maleducazione (non devi obbligarmi a pulire la pubblica piazza dopo ogni manifestazione), non necessita il TUA .
Tutto il resto costituisce una serie di tue opinioni, personali ed esclusive,che, pur rispettabili, non hanno alcun fondamento giuridico.
Age quod agis
- atena60
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- Messaggi: 3251
- Iscritto il: 11 ottobre 2006, 0:00
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Re: Dismissione macchina per lavaggio a secco
Non so se la cosa è tecnicamente possibile e a quali condizioni, ma sotto il mero profilo della gestione dei rifiuti la rimozione di solvente ancora nuovo dal serbatoio di una macchina lavasecco, da utilizzare in un'altra macchina lavasecco, non è un'operazione di trattamento (recupero o smaltimento) di rifiuti e quindi - limitatamente a tale profilo - a mio giudizio non sussistono impedimenti. Dopo lo svuotamento del serbatoio, la prima macchina lavasecco potrà essere inviata alla rottamazione e solo a quel punto diventerà un rifiuto.Iron_89 ha scritto: ↑3 gennaio 2019, 14:04 una lavasecco deve rottamare la macchina impiegata per il lavaggio a secco dei capi.
All'interno del serbatoio della suddetta macchina è presente del solvente (percloroetilene impiegato appunto per il ciclo di lavaggio) ancora nuovo e pertanto riutilizzabile tal quale.
La lavasecco può prelevare dal serbatoio e successivamente vendere tale solvente ad un'altra lavasecco? O per forza tale solvente è da considerarsi come rifiuto?
Qui si parla di vendita del solvente ad un'altra attività, ma sul punto (se e come sia possibile che una lavanderia fiscalizzi la vendita di solvente...) non mi soffermo e semmai potrà darti delucidazioni il tuo commercialista.
Quello che posso dire è che comunque l'operazione dovrà essere registrata con la massima cura, sia da chi vende che da chi acquista, anche ai fini della corretta compilazione del registro relativo al piano gestione solventi.
Re: Dismissione macchina per lavaggio a secco
Grazie Atena,
il tuo è anche il mio punto di vista. Sulla parte fiscale non sono ferrato nemmeno io e pertanto ho detto di chiedere al commercialista.
il tuo è anche il mio punto di vista. Sulla parte fiscale non sono ferrato nemmeno io e pertanto ho detto di chiedere al commercialista.