ENTE COMUNALE E TRASPORTO RIFIUTI IN CONTO PROPRIO

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ecogea
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ENTE COMUNALE E TRASPORTO RIFIUTI IN CONTO PROPRIO

Messaggio da ecogea »

Salve a tutti, apro questo nuovo argomento perchè non ho trovato ausilio nei topics già presenti.
Ho fornito assistenza ad un Comune di media grandezza (220.000 anime) che voleva l'autorizzazione al trasporto di rifiuti in conto proprio.
L'ente in questione, come conseguenza della sua attività di gestione e manutenzione di scuole, palestre, piscine, musei, tribunali nonchè suoi uffici e sedi, produce grosse quantità di scarti (mobilio, carta e cartone, videoterminali e quant'altro) ed assegna i compiti di trasporto e smaltimento degli stessi a società autorizzate previo gara d'appalto; ad ogni trasporto vengono emessi i FIR e viene effettuata la registrazione solo dei rifiuti pericolosi prodotti.
A margine di tutto ciò rimane un'analoga attività, svolta da personale interno, che riguarda il trasporto in conto proprio dei medesimi rifiuti di cui sopra recuperati qua e la in quantità ridotta e saltuariamente. A seuito di un loro preoccupato quesito, ignaro, ho consigliato loro di fasi autorizzare all'AGA per il trasporto in C/P (per fortuna ho chiesto 4 lire altrimenti Emilio Fede, in quanto a figure d.m., mi faceva un baffo).
Ho fatto la semplice pratica per i non pericolosi:
150103
200101
200102
200111
200136
200138
200140
200307
e per i pericolosi:
200121
200123
200135
Oggi mi chiama la Camera di Commercio e mi dice che per quanto riguarda tutti gli scarti 200 non mi possono dare l'autorizzazione in quanto questi devono essere conferiti alla Municipalizzata e che casomai, fermo restando il fatto che dovevano essere residui frutto dell'attività diretta del Comune, potevo trasformare tutti i 200 in analoghi rifiuti presenti nel catalogo ma con codice diverso ovvimente.
IMPOSSIBILE
al posto del 200102 (lastre di vetro rotte) cosa metto?
e per il 200138 (legno) in che macro categoria produttiva lo inserisco?
e gli ingombranti (armadi, scrivanie) dove li trovo?
Poi ho cercato di districarmi tra le normative per capire l'origine del diniego.
Per quanto riguarda i codici cer la categoria 200 cita: ... rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni .... e fin qui ci siamo; il Comune è titolato a produrli.
Per quanto riguarda l'esclusione dei codici 200 dalle procedure e autorizzazioni al trasporto in conto proprio non ho trovato nulla.
Qualcuno ha avuto analoghe esperienze? Saprebbe illuminarmi o farmi vedere la luce in fondo al tunnel (ora che tutti ne abbiamo un po' bisogno)?
Grazie in anticipo.
Resto sul pezzo
Alessandro
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Re: ENTE COMUNALE E TRASPORTO RIFIUTI IN CONTO PROPRIO

Messaggio da atena60 »

Il problema è nell'interpretazione "a macchia di leopardo" che le diverse sezioni regionali dell'Albo danno in relazione alla possibilità di iscrivere Enti per il trasporto di rfiuti in conto proprio: alcune sezioni li iscrivono, altre no, altre nicchiano sulle diverse tipologie...
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ecogea
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Re: ENTE COMUNALE E TRASPORTO RIFIUTI IN CONTO PROPRIO

Messaggio da ecogea »

Figo!
Posso contestare questa posizione adducendo magari dei riferimenti legislativi o richiamandomi al diritto di parità di trattamento per tutti sancita dalla costituzione
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atena60
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Re: ENTE COMUNALE E TRASPORTO RIFIUTI IN CONTO PROPRIO

Messaggio da atena60 »

Regola generale della pubblica amministrazione è che ogni diniego deve essere motivato.
Io comincerei da lì: il Comune ha fatto un'istanza formale? Bene, ha diritto ad avere una risposta formale.
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cumba07
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Re: ENTE COMUNALE E TRASPORTO RIFIUTI IN CONTO PROPRIO

Messaggio da cumba07 »

In che regione hai fatto la richiesta per il Comune?
ecogea ha scritto:Oggi mi chiama la Camera di Commercio...
come sono stati cortesi..., come diceva il Maestro, aspetta la risposta scritta e poi vedi quali sono le motivazioni di questo diniego.

Sui codici da trasportare, ricordo sempre che, almeno in Lombardia, se una ditta ha una siepe e vuole farsi una piccola manutenzione in modo diretto e poi portare questi rifiuti (urbani ex art. 184) in uno stoccaggio, l'Albo nega la possibilità di inserire il codice 200201 nell'autorizzazione ex 212 c.8. : Blink :
ecogea ha scritto:A seguito di un loro preoccupato quesito...
220.000 abitanti e non si sono mai posti il problema del trasporto dei rifiuti... la cosa da un lato mi spaventa e dall'altro mi consola. :?
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atena60
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Re: ENTE COMUNALE E TRASPORTO RIFIUTI IN CONTO PROPRIO

Messaggio da atena60 »

ecogea ha scritto:Oggi mi chiama la Camera di Commercio e mi dice che per quanto riguarda tutti gli scarti 200 non mi possono dare l'autorizzazione in quanto questi devono essere conferiti alla Municipalizzata e che casomai, fermo restando il fatto che dovevano essere residui frutto dell'attività diretta del Comune, potevo trasformare tutti i 200 in analoghi rifiuti presenti nel catalogo ma con codice diverso ovviamente.
Ecco, "casomai", nella risposta formale della Camera di Commercio fatti specificare proprio questo... :D
Cioè che i rifiuti assimilabili agli urbani prodotti dall'attività diretta delle istituzioni dovrebbero essere inquadrati in un capitolo diverso dal 20.xx.xx :roll: , oppure che i suddetti rifiuti possono essere direttamente conferiti dal produttore iniziale (il Comune) ad un centro di raccolta (oppure, per i rifiuti assimilati avviati al recupero al di fuori del regime di privativa, ad un impianto di recupero), senza che il mezzo di trasporto risulti iscritto al trasporto di rifiuti in c/p.
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ecogea
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Re: ENTE COMUNALE E TRASPORTO RIFIUTI IN CONTO PROPRIO

Messaggio da ecogea »

In realtà il Comune, che prima gestiva direttamente la N.U. ed ora detiene una quota della Multi Utility, il problema di questi piccoli trasporti se l'era posto già da tempo ed io, come un fesso, ho prospettato loro la possibilità dell'autorizzazione in C/P.

Quello che ora mi destabilizza è apprendere che per analoghe situazioni, alcune CCIAA negano il consenso tout court, altre lo concedono solo per i non assimilabili ed altre ancora per qualsiasi rifiuto. Non può essere che sia tutto regolare, c'è qualcuno che bara!! Vorrei scoprirlo perchè li c'è la risposta.

A me andrebbe anche bene sostituire i codici 200XXX con analoghi, ma nella frase sibillina del funzionario CCIA si può leggere: attento, sostituisci pure i codici ma guarda che la normativa prevede che il trasporto in C/P è possibile per chi produce i rifiuti a patto che questi siano il frutto della sua attività specifica. Infatti a loro non andava bene neanche che io, nella domanda, avessi elencato come attività del soggetto richiedente (il Comune) tutte quelle funzioni istituzionali che il comune normalmente svolge (istruzione, verde pubblico, amministrazione, polizia, gestione musei, impianti sportivi ecc.). Loro infatti vogliono che io specifichi tipo: Laboratorio di falegnameria comunale - scarto di legno da beni mobili alienati - codice CER 191207 oppure 030105????
Tutti i Comuni, a seconda della loro grandezza, hanno uno o più addetti alla manutenzione ed allo svolgimento di quelle piccole attività a carattere artigianale che nel catalogo CER non mi sembrano contemplate, quindi per ottenere una cosa sacrosanta devo dichiarare una cosa interpretata e poco vicina alla verità.

Adesso vedo di forzare un po la mano con i codici, e riformulo la domanda, poi mi studio bene le normative, mi stampo un po' di autorizzazioni di altre Camere di Commercio che smentiscano quella locale e domani vado negli uffici a battagliare un po'. Se sarà il caso chiederò una risposta formale altrimenti se mi prospettano una soluzione onorevole (ma non credo), cederò alle loro logiche.

Vi tengo sicuramente informati sugli esiti.

Se qualcuno ha voglia di riassumermi i rif. normativi gli sarò grato altrimenti non preoccupatevi, me li trovo nei post precedenti.
Grazie
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Re: ENTE COMUNALE E TRASPORTO RIFIUTI IN CONTO PROPRIO

Messaggio da cumba07 »

ecogea ha scritto:Adesso vedo di forzare un po la mano con i codici, e riformulo la domanda, poi mi studio bene le normative,...
Attenzione perchè:
1 - la qualificazione del rifiuto, e quindi il codice, deve attribuirlo il produttore in base al processo che ha generato il rifiuto; la metodologia per l'individuazione del codice è specificata nell'allegato D alla parte IV del D.L.vo 152/2006;
2 - utilizzare un codice non appropriato potrebbe limitare il conferimento stesso del rifiuto c/o le strutture adibite alla raccolta/stoccaggio dei rifiuti urbani o per mancaza del codice fra quelli ricevibili o per assenza/carenza di informazioni circa la possibile assimilazione.

Io sto combattendo (il termine non è casuale) con molti Comuni affinchè si decidano a richiedere l'autorizzazione al trasporto ex 212 c. 8. In verità combatto anche perchè non effettuino attività della cat. 1... :roll: molte volte ho auspicato un intervento della : police : in modo da far capire che la norma è chiara e non permette più certe deroghe vigenti alcuni decenni fa.

Tornando al caso in questione, è legittimo che il Comune richieda, per le attività che ancora rientrano nella sfera di compiti a lui attribuiti e spettanti, richiedere l'autorizzazione al trasporto dei propri rifiuti che sono qualificabili in modo chiaro e senza dover adattare la richiesta alle procedure o modulistiche dell'Albo che risultano inadeguate e obsolete rispetto alla normativa di riferimento vigente.

Che l'Albo, emanazione diretta del Ministero dell'Ambiente, si attivi e ponga rimedio :!:

E' inconcepibile che chi, pubblico o privato, voglia essere in regola con la normativa, che mi risulta essere il D.L.vo 152/2006, sia impossibilitato per delibere o procedure di soggetti che hanno (solo) il preciso compito di permettere l'esercizio dell'attività che si vuole esercitare. :x
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Re: ENTE COMUNALE E TRASPORTO RIFIUTI IN CONTO PROPRIO

Messaggio da atena60 »

cumba07 ha scritto:Io sto combattendo (il termine non è casuale) con molti Comuni affinchè si decidano a richiedere l'autorizzazione al trasporto ex 212 c. 8. In verità combatto anche perchè non effettuino attività della cat. 1... :roll: molte volte ho auspicato un intervento della : police : in modo da far capire che la norma è chiara e non permette più certe deroghe vigenti alcuni decenni fa.
Purtroppo hai ragione, credo che la "stagnazione" della questione sia un buona parte conseguenza anche dell'ignavia della : police : ...

Tanto per fare un esempio: quanti (piccoli?) Comuni hanno affidato servizi "integrativi" di igiene urbana (spazzamento stradale, svuotamento cestini aree parco, rimozione di rifiuti abbandonati su aree pubbliche, ecc.) a cooperative più o meno onlus che l'iscrizione all'Albo (ed alla categoria 1 in particolare) manco sanno cosa sia...
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Re: ENTE COMUNALE E TRASPORTO RIFIUTI IN CONTO PROPRIO

Messaggio da ecogea »

atena60 ha scritto:
cumba07 ha scritto:Io sto combattendo (il termine non è casuale) con molti Comuni affinchè si decidano a richiedere l'autorizzazione al trasporto ex 212 c. 8. In verità combatto anche perchè non effettuino attività della cat. 1... :roll: molte volte ho auspicato un intervento della : police : in modo da far capire che la norma è chiara e non permette più certe deroghe vigenti alcuni decenni fa.
Purtroppo hai ragione, credo che la "stagnazione" della questione sia un buona parte conseguenza anche dell'ignavia della : police : ...

Tanto per fare un esempio: quanti (piccoli?) Comuni hanno affidato servizi "integrativi" di igiene urbana (spazzamento stradale, svuotamento cestini aree parco, rimozione di rifiuti abbandonati su aree pubbliche, ecc.) a cooperative più o meno onlus che l'iscrizione all'Albo (ed alla categoria 1 in particolare) manco sanno cosa sia...
Le vostre parole mi confortano perchè rappresentano esattamente il mio pensiero e anche le mie preoccupazioni. Non ci sono delle alternative ai codici 20 XX XX fatto salvo che per alcuni (con un po di forzatura) nel gruppo dei 16 XX XX e comunque rimangono sempre dei compromessi e mai delle verità.

Se fossi il sindaco andrei in Albo con la la mazza da baseball e invece devo cercare di trovare una soluzione.
Siccome la neve ed il vento oggi mi hanno bloccato, ho dovuto posporre il mio intervento in CCIAA. Gli chiederò specifici riferimenti normativi cercando di controbattere le loro posizioni e se insisteranno nella loro tesi chiederò motivazione scritta al rifiuto di iscrizione e poi dopo, se mi aiutate, gli scriviamo una bella rispostina che manderò per conoscenza anche alla sede nazionale e vediamo che succede
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Re: ENTE COMUNALE E TRASPORTO RIFIUTI IN CONTO PROPRIO

Messaggio da ecogea »

sono andato alla CCIAA e mi hanno confermato la loro posizione.

Ecco la mia risposta, chi volesse aggiungere consigli, correzioni, riferimenti o quant'altro sarà nei miei pensieri forever

_________________

Spettabile Albo,

in seguito ai colloqui intercorsi con codesto spettabile ente, durante i quali sono state evidenziate alcune criticità nella documentazione presentata dal Comune che impedivano di ottenere l’autorizzazione al trasporto in conto proprio di alcuni rifiuti, la presente accompagna le necessarie modifiche da voi richieste.
La prima lacuna rilevata nell’allegato A riguarda l’incompleta o generica informazione circa l’attività che da origine agli scarti. Un Comune ha numerose funzioni, tutte finalizzate al supporto della collettività e alla gestione dei servizi ad essa dedicati; i rifiuti per i quali si richiede autorizzazione provengono da più d’una d’esse per cui “l’apparentamento” risulta complesso. Il format inoltre, scaricabile da internet, non aiuta a comprendere bene ciò che è necessario fare.
Nonostante la quasi totalità dei rifiuti prodotti dal Comune venga smaltita attraverso soggetti privati autorizzati, scelti con bandi pubblici, esistono delle piccole attività, quali la manutenzione dei beni mobili, la sostituzione di beni soggetti ad usura, l’approvvigionamento e l’alienazione di strumentazione e apparecchiature, che vengono gestite con personale e mezzi propri.
Gli scarti derivanti da questi impegni che possiamo definire interni, vanno considerati più di altri, di “produzione propria” e con la volontà di semplificarne e regolarizzarne lo smaltimento, è nata l’intenzione da parte del Comune, di ottenere l’autorizzazione al loro trasporto.
La classificazione di dette sostanze non trova altra collocazione se non nel gruppo 20 del catalogo CER.
E proprio alla classificazione dei rifiuti si lega il secondo elemento di critica mosso ne confronti dell’allegato A della richiesta presentata dal Comune e precisamente la presenza nell’elenco di quelli appartenenti alla categoria 20 xx xx.
Più che il colpo alla mia professionalità è stato il desiderio di capire e l’interesse di ottenere il risultato voluto che mi hanno spinto a cercare nelle leggi i motivi per i quali un Comune non ha l’obbligo di richiedere l’autorizzazione al trasporto in c/p degli assimilabili agli urbani. Purtroppo non sono stato capace di trovare nulla e/o non sono stato in grado di interpretare correttamente le norme per giungere alle stesse conclusioni di codesto spettabile Albo.
Come riferimento ho preso il T.U. ambientale (152/06) e sono partito dall’allegato D che per presentare il gruppo 20 cita < rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni >. e il comune è un’istituzione quindi si suppone che possa produrli.
Ho cercato quindi la norma che assolve i Comuni dall’obbligo autorizzativo;
• al comma 5 dell’art. 212 si chiarisce che sono esonerati dall’obbligo di iscrizione (in generale) i gestori di RAEE, pile e accumulatori, imballaggi, pneumatici, oli animali, vegetali e minerali, polietilene, batterie al piombo ma non gli enti.
• Il comma 8 dell’art. 212 cita quali “produttori iniziali” quei soggetti con obbligo di iscrizione che intendano trasportare i propri rifiuti “a condizione che tali operazioni costituiscano parte integrante ed accessoria dell'organizzazione dell'impresa dalla quale i rifiuti sono prodotti.”
• Il comma 2/b dell’art. 188-ter conferma che possono aderire al SISTRI “gli enti e le imprese che trasportano i propri rifiuti in base all’art. 212 comma 8”
Tutte queste citazioni, dirette o indirette, confermano che un ente può iscriversi all’Albo e non lo escludono chiaramente se ci troviamo di fronte ad una specifica categoria di scarti.
Il servizio pubblico di raccolta e trasporto rifiuti urbani, che ogni Comune è chiamato a svolgere e che, questo si, non richiede processi autorizzativi, formulari e quant’altro, è cosa diversa dall’oggetto del contendere.
L’ultimo elemento che non chiarisce i miei dubbi è che sul sito nazionale dellAlbo, alla voce “elenchi iscritti” è possibile rilevare la seguente lista di comuni autorizzati al trasporto in conto proprio per la categoria 20.xx.xx.


Firenze 20.02.01 – 20.02.02
Budoia 20.02.01 – 20.02.02
San Vito al Tagliamento 20.02.01 – 20.02.02
Spilimbergo 20.02.01 – 20.02.02
Ponte Lambro 20.02.01 – 20.03.07
Cornedo Vicentino 20.02.01
Lazise 20.02.01
Pianiga 20.02.01
Pieve di Cadore 20.02.01
Ponte nelle Alpi 20.02.01
S. Stefano in Cadore 20.02.01
Santorso 20.02.01
Celle Ligure 20.02.01
Carpi 20.02.01 – 20.02.02
Langhirano 20.02.01
Siena 20.01.21 – 20.02.01 – 20.02.02
Scarperia 20.02.01 – 20.02.02
Folignano 20.01.01 - 20.01.02 - 20.01.08 - 20.01.10 - 20.01.11 - 20.01.25 - 20.01.26 - 20.01.28 - 20.01.31 - 20.01.32 - 20.01.33 - 20.01.34 - 20.01.36 - 20.01.38 - 20.01.39 - 20.01.40 - 20.02.01 - 20.02.02 - 20.03.01 - 20.03.02 - 20.03.03 - 20.03.06 - 20.03.07
Brunico 20.01.01 - 20.01.02 - 20.01.08 - 20.01.25 - 20.01.38 - 20.01.39 - 20.01.40 - 20.02.01 - 20.02.03 - 20.03.07
Gargazzone 20.01.01 - 20.01.02 - 20.01.08 - 20.01.25 - 20.01.38 - 20.01.39 - 20.01.40 - 20.03.01 - 20.03.03
Magrè 20.01.01 - 20.01.02 - 20.01.08 - 20.01.25 - 20.01.38 - 20.01.39 - 20.01.40 - 20.02.01 - 20.03.07
Selva di Val Gardena 20.01.01 - 20.01.02 - 20.01.08 - 20.01.10 - 20.01.11 - 20.01.25 - 20.01.28 - 20.01.30 - 20.01.32 - 20.01.38 - 20.01.39 - 20.01.40 - 20.02.01 - 20.03.07
Tortolì 20.01.19 - 20.02.01 - 20.02.02 - 20.02.03
Tortorici 20.02.01 - 20.02.02 - 20.02.03

Per concludere questa lunga missiva chiedo cortesemente a codesto spettabile Albo di fornirmi i riferimenti normativi ai quali far capo per comprendere le ragioni che escludono il Comune dall’iscrizione per il trasporto in conto proprio dei rifiuti gruppo 20, avendo cura di confermare tale posizione, permettendo cosi di conservarla sui mezzi di trasporto per escludere eventuali sanzioni in caso di controllo.

In attesa di un cortese riscontro porgo cordiali saluti
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Re: ENTE COMUNALE E TRASPORTO RIFIUTI IN CONTO PROPRIO

Messaggio da cumba07 »

Caro Ecogea, ci sono stati sviluppi?

Qual'è stata la risposta dell'Albo alla tua missiva?

: Thanks :
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Re: ENTE COMUNALE E TRASPORTO RIFIUTI IN CONTO PROPRIO

Messaggio da ecogea »

Più che la risposta, l'epilogo è stato che ho ripresentato la domanda non sostituendo l'elenco dei rifiuti e quindi lasciando tutti quelli del gruppo 20. A fianco di ogni codice, oltre alla descrizione, ho aggiunto anche l'attività che da origine allo scarto. Ho accomagnato tutto con una lettera più breve nella quale si dichiarava che, stante la posizione invalicabile della CCIAA su questo problema e vistà l'impossibilità di classificare gli scarti pordotti dal Comune con altri codici che non quelli del gruppo 20, ci rimettevamo alle capacità dell'ente camerale di stabilire quali rifiuti, tra tutti quelli presenti nell'elenco, potevano essere autorizzati e chiedevamo, per i rimanenti codici, di ricevere comunicazione ufficiale, sostenuta dai necessari riferimenti di legge, nella quale si riteneva il Comune esonerato dall'obbligo di iscrizione.
La lettera non era polemica e molto pacata. Non ho ancora avuto modo di sapere se il Comune è stato autorizzato o ha ricevuto l'esonero di cui sopra ma è certo che dalla CCIAA non mi è giunta più alcuna richiesta di integrazione o correzzione.
Magri uno di questi giorni mi informo e vi faccio sapere.
Un saluto a tutti
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