trucioli di legno vergine
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Buongiorno a tutti,
vorrei sapere se i trucioli di legno vergine (non trattato e lavorato meccanicamente) derivanti dagli scarti di lavorazione di segherie e/o mobilifici, possono essere considerati sottoprodotti ai sensi dell'art. 184 bis del TU ambiente (dlgs 152/2006).
Ciò ai fini di capire se l'attività volta a ricavare da questi trucioli segatura sia o meno sottoposta al regime di autorizzazione proprio della gestione dei rifiuti.
Grazie mille!
vorrei sapere se i trucioli di legno vergine (non trattato e lavorato meccanicamente) derivanti dagli scarti di lavorazione di segherie e/o mobilifici, possono essere considerati sottoprodotti ai sensi dell'art. 184 bis del TU ambiente (dlgs 152/2006).
Ciò ai fini di capire se l'attività volta a ricavare da questi trucioli segatura sia o meno sottoposta al regime di autorizzazione proprio della gestione dei rifiuti.
Grazie mille!
- atena60
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Re: trucioli di legno vergine
Ne avevamo già parlato in passato; purtroppo pare che le discussioni non siano più presenti nell'archivio del forum essendo state rimosse dall'inevitabile "pulizia" periodica.
Qualcosa è ancora raggiungibile nelle pagine cache dei soliti motori di ricerca; tra gli interventi che potrebbero esserti utili, ad esempio, c'è questo:
http://webcache.googleusercontent.com/s ... clnk&gl=it
Qualcosa è ancora raggiungibile nelle pagine cache dei soliti motori di ricerca; tra gli interventi che potrebbero esserti utili, ad esempio, c'è questo:
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Re: trucioli di legno vergine
Grazie mille!
Essendo un nuovo utente, ancora non sono molto "pratica" del sito.
La discussione che mi hai indicato mi è di grande aiuto.
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Re: trucioli di legno vergine
Mi rimangono però un paio di dubbi.
L'attività in questione è di "recupero e di riutilizzo di trucioli di legno vergine con produzione di segatura", svolta da un soggetto terzo rispetto al produttore dei trucioli (produttore che peraltro li vende come "sottoprodotti").
Il soggetto terzo ha preso 2 ammende. Una con rigurado all'autorizzazione alle immissione ex 279 Tu; l'altra con rigurado alla contravvenzione ex art. 256 TU perchè è stato considerato che i trucioli in questione costituiscano rifiuti CER 030105.
Sto valutando l'opportunità di un opposizione per la seconda delle due ammende, in quanto ritengo i trucioli sottoprodotti (ribadisco che lo stesso venditore/produttore li qualifica come tali quando li vende!)
Tuttavia, con riferimento ai requisiti di cui alle lett. c e d dell'art. 184 bis, mi chiedo:
- trasformare i trucioli in segatura può essere considerato ulteriore trattamento inerente la normale preatica industriale? Del resto, i trucioli POTREBBERO, come dice la norma, anche essere utilizzati così come sono, a prescindere dal fatto che nella specie ne venga fatta segatura..
- l'ulteriore utilizzo (ovvero la trasformazione in segatura) è legale nel senso richesto dalla norma? Infatti, l'utilizzo specifico che ne viene fatto (produzione di segatura) è attività che genera immissioni e quindi ha impatti sull'ambiente.
Preciso che nel frattempo la provincia ha concesso l'autorizzazione, per cui l'ammenda (circa 1000 euro) rigurda solo un perido ristretto nelle more del procedimento amminstrativo.
Spero di essere stata chiara.. e che tu possa illuminarmi!
L'attività in questione è di "recupero e di riutilizzo di trucioli di legno vergine con produzione di segatura", svolta da un soggetto terzo rispetto al produttore dei trucioli (produttore che peraltro li vende come "sottoprodotti").
Il soggetto terzo ha preso 2 ammende. Una con rigurado all'autorizzazione alle immissione ex 279 Tu; l'altra con rigurado alla contravvenzione ex art. 256 TU perchè è stato considerato che i trucioli in questione costituiscano rifiuti CER 030105.
Sto valutando l'opportunità di un opposizione per la seconda delle due ammende, in quanto ritengo i trucioli sottoprodotti (ribadisco che lo stesso venditore/produttore li qualifica come tali quando li vende!)
Tuttavia, con riferimento ai requisiti di cui alle lett. c e d dell'art. 184 bis, mi chiedo:
- trasformare i trucioli in segatura può essere considerato ulteriore trattamento inerente la normale preatica industriale? Del resto, i trucioli POTREBBERO, come dice la norma, anche essere utilizzati così come sono, a prescindere dal fatto che nella specie ne venga fatta segatura..
- l'ulteriore utilizzo (ovvero la trasformazione in segatura) è legale nel senso richesto dalla norma? Infatti, l'utilizzo specifico che ne viene fatto (produzione di segatura) è attività che genera immissioni e quindi ha impatti sull'ambiente.
Preciso che nel frattempo la provincia ha concesso l'autorizzazione, per cui l'ammenda (circa 1000 euro) rigurda solo un perido ristretto nelle more del procedimento amminstrativo.
Spero di essere stata chiara.. e che tu possa illuminarmi!
- Alessio S.
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Re: trucioli di legno vergine
Dovete essere certi di rispettare alla lettera l'articolo 184-bis del TUA, cioè
a) la sostanza o l'oggetto è originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte integrante, e il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto; (e nel vostro caso ci siamo)
b) è certo che la sostanza o l'oggetto sarà utilizzato, nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi; (La cosa peggiore è quella di chiedere se la sostanza può essere un sottoprodotto, va a farsi benedire subito il requisito della certezza. C'è un contratto in essere tra produttore del truciolo e utilizzatore? I trucioli viaggiano con DTT fino all'utilizzatore o viaggiano con FIR? O peggio viaggiano senza documenti?)
c) la sostanza o l'oggetto può essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale; (Non sono ancora usciti i decreti che indicano quali sono le "normali pratiche industriali, per cui ci si arriva con la giurisprudenza. Cosa ne fa l'utilizzatore? Non è che magari ad un certo punto i trucioli che partono come sottoprodotto dal produttore diventano rifiuto da recuperare una volta gestiti dall'"utilizzatore"? Certo, cercare di affermare che non si sta facendo dei "trattamenti" ma solo si mettono in pratica le normali pratiche industriali diventa dura se magari tempo prima si è presentata alla provincia la comunicazione di recupero in forma semplificata proprio per il materiale che ora si vorrebbe far passare per sottoprodotto. Da quello che scrivi l'utilizzatore ha appunto una attività di recupero rifiuti, miscela per caso i trucioli che compra con altri che magari gli arrivano come rifiuto?)
d) l'ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostanza o l'oggetto soddisfa, per l'utilizzo specifico, tutti i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell'ambiente e non porterà a impatti complessivi negativi sull'ambiente o la salute umana. (Se si tratta di trucioli di legno vergine possono anche essere bruciati come biomassa purchè l'impianto termico sia autorizzato per tale combustibile. Sempre che non arrivino all'utilizzatore come rifiuto (es accompagnati da FIR), caso in cui si tornerebbe invece diretti alla disciplina della parte Quarta del TUA (rifiuti). Vedi al riguardo l'art. 293 del TUA. Analogamente, con le modifiche introdotte dal Dlgs 205/2010, il riutilizzo quale sottoprodotto in altri processi può oggi avvenire anche ad opera di terzi.)
Quanto all'autorizzazione data dalla Provincia, se stai parlando di quella relativa alle emissioni in atmosfera direi che poco cambia, nel caso delle procedure semplificate di recupero rifiuti infatti questa viene di norma rilasciata disgiunta dalla comunicazione da effettuarsi da parte della ditta ai sensi degli artt. 214 e 216 TUA.
L'unico caso in cui la comunicazione in forma semplificato sostituisce l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera è quando si rinnova la comunicazione a fronte di variazioni qualitative e quantitative delle emissioni determinate dai rifiuti usati in attività di recupero per le quali si era già effettuata la comunicazione.
a) la sostanza o l'oggetto è originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte integrante, e il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto; (e nel vostro caso ci siamo)
b) è certo che la sostanza o l'oggetto sarà utilizzato, nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi; (La cosa peggiore è quella di chiedere se la sostanza può essere un sottoprodotto, va a farsi benedire subito il requisito della certezza. C'è un contratto in essere tra produttore del truciolo e utilizzatore? I trucioli viaggiano con DTT fino all'utilizzatore o viaggiano con FIR? O peggio viaggiano senza documenti?)
c) la sostanza o l'oggetto può essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale; (Non sono ancora usciti i decreti che indicano quali sono le "normali pratiche industriali, per cui ci si arriva con la giurisprudenza. Cosa ne fa l'utilizzatore? Non è che magari ad un certo punto i trucioli che partono come sottoprodotto dal produttore diventano rifiuto da recuperare una volta gestiti dall'"utilizzatore"? Certo, cercare di affermare che non si sta facendo dei "trattamenti" ma solo si mettono in pratica le normali pratiche industriali diventa dura se magari tempo prima si è presentata alla provincia la comunicazione di recupero in forma semplificata proprio per il materiale che ora si vorrebbe far passare per sottoprodotto. Da quello che scrivi l'utilizzatore ha appunto una attività di recupero rifiuti, miscela per caso i trucioli che compra con altri che magari gli arrivano come rifiuto?)
d) l'ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostanza o l'oggetto soddisfa, per l'utilizzo specifico, tutti i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell'ambiente e non porterà a impatti complessivi negativi sull'ambiente o la salute umana. (Se si tratta di trucioli di legno vergine possono anche essere bruciati come biomassa purchè l'impianto termico sia autorizzato per tale combustibile. Sempre che non arrivino all'utilizzatore come rifiuto (es accompagnati da FIR), caso in cui si tornerebbe invece diretti alla disciplina della parte Quarta del TUA (rifiuti). Vedi al riguardo l'art. 293 del TUA. Analogamente, con le modifiche introdotte dal Dlgs 205/2010, il riutilizzo quale sottoprodotto in altri processi può oggi avvenire anche ad opera di terzi.)
Quanto all'autorizzazione data dalla Provincia, se stai parlando di quella relativa alle emissioni in atmosfera direi che poco cambia, nel caso delle procedure semplificate di recupero rifiuti infatti questa viene di norma rilasciata disgiunta dalla comunicazione da effettuarsi da parte della ditta ai sensi degli artt. 214 e 216 TUA.
L'unico caso in cui la comunicazione in forma semplificato sostituisce l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera è quando si rinnova la comunicazione a fronte di variazioni qualitative e quantitative delle emissioni determinate dai rifiuti usati in attività di recupero per le quali si era già effettuata la comunicazione.
Re: trucioli di legno vergine
la segatura che viene prodotta non viene utilizzata come combustibile, ma semplicemente rivenduta ad aziende e privati per altri usi (non inerenti il recupero energetico).
L'autorizzazione amministrativa alla fine concessa ha ad oggetto solo le immissioni in atmosfera ex art. 269 Tu ambiente.
In sostanza, il terzo utilizzatore ha chiesto questa autorizzazione, che gli hanno poi dato, ma nel frattempo lo hanno "multato", non solo per le immissioni, ma anche per l'attività di recupero di rifiuti non autorizzata.
Tale provvedimento dice che l'attività di recupero e di riutilizzo di trucioli porta ad un prodotto (la segatura) che non presenta le caratteristiche delle materie prime secondarie previste dal paragrafo 9.1 del DM 05.02.98 e che quindi da tale processo possono essere ottenuti solo rifiuti. Inoltre è proprio specificato che "possono essere sottoposti a macinazione esclusivamente residui di legno vergine aventi codice CER 030105 (trucioli di legno vergine di varia prezzatura)".
Premesso che, come ovvio, della materia so quel poco che ho letto in questi giorni, contnuo a non capire:
_se l'attività di produzione di segatura è una attività di recupero, allora automaticamente mi trovo di fronte a rifiuti e non a sottoprodotti suscettibili di riutilizzazione?
- è possibile da sottoprodotti ottenere rifiuti?
- l'autorizzazione parla solo di trucioli qualificandoli coma rifiuti, ma nonostante ciò si può sostenere che nella specie si tratta di sottoprodotti se le caratteristiche ci sono?
Sarà forse meglio pagare semplicemente l'ammenda????
grazie mille..
L'autorizzazione amministrativa alla fine concessa ha ad oggetto solo le immissioni in atmosfera ex art. 269 Tu ambiente.
In sostanza, il terzo utilizzatore ha chiesto questa autorizzazione, che gli hanno poi dato, ma nel frattempo lo hanno "multato", non solo per le immissioni, ma anche per l'attività di recupero di rifiuti non autorizzata.
Tale provvedimento dice che l'attività di recupero e di riutilizzo di trucioli porta ad un prodotto (la segatura) che non presenta le caratteristiche delle materie prime secondarie previste dal paragrafo 9.1 del DM 05.02.98 e che quindi da tale processo possono essere ottenuti solo rifiuti. Inoltre è proprio specificato che "possono essere sottoposti a macinazione esclusivamente residui di legno vergine aventi codice CER 030105 (trucioli di legno vergine di varia prezzatura)".
Premesso che, come ovvio, della materia so quel poco che ho letto in questi giorni, contnuo a non capire:
_se l'attività di produzione di segatura è una attività di recupero, allora automaticamente mi trovo di fronte a rifiuti e non a sottoprodotti suscettibili di riutilizzazione?
- è possibile da sottoprodotti ottenere rifiuti?
- l'autorizzazione parla solo di trucioli qualificandoli coma rifiuti, ma nonostante ciò si può sostenere che nella specie si tratta di sottoprodotti se le caratteristiche ci sono?
Sarà forse meglio pagare semplicemente l'ammenda????
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- Alessio S.
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Re: trucioli di legno vergine
Occhio a non fare confusione, non puoi usare i termini "recupero" e "riutilizzo" come sinonimi. Non mi hai ancora detto se la ditta terza era o no già in possesso dell'autorizzazione a gestire rifiuti. Dovrei conoscere più nel dettaglio il ciclo produttivo della ditta per capire di più.Caffarena ha scritto:la segatura che viene prodotta non viene utilizzata come combustibile, ma semplicemente rivenduta ad aziende e privati per altri usi (non inerenti il recupero energetico).
L'autorizzazione amministrativa alla fine concessa ha ad oggetto solo le immissioni in atmosfera ex art. 269 Tu ambiente.
In sostanza, il terzo utilizzatore ha chiesto questa autorizzazione, che gli hanno poi dato, ma nel frattempo lo hanno "multato", non solo per le immissioni, ma anche per l'attività di recupero di rifiuti non autorizzata.
Tale provvedimento dice che l'attività di recupero e di riutilizzo di trucioli porta ad un prodotto (la segatura) che non presenta le caratteristiche delle materie prime secondarie previste dal paragrafo 9.1 del DM 05.02.98 e che quindi da tale processo possono essere ottenuti solo rifiuti. Inoltre è proprio specificato che "possono essere sottoposti a macinazione esclusivamente residui di legno vergine aventi codice CER 030105 (trucioli di legno vergine di varia prezzatura)".
Premesso che, come ovvio, della materia so quel poco che ho letto in questi giorni, contnuo a non capire:
_se l'attività di produzione di segatura è una attività di recupero, allora automaticamente mi trovo di fronte a rifiuti e non a sottoprodotti suscettibili di riutilizzazione?
- è possibile da sottoprodotti ottenere rifiuti?
- l'autorizzazione parla solo di trucioli qualificandoli coma rifiuti, ma nonostante ciò si può sostenere che nella specie si tratta di sottoprodotti se le caratteristiche ci sono?
Sarà forse meglio pagare semplicemente l'ammenda????
grazie mille..
Quanto alle domande
-devi vedere anche le caratteristiche del truciolo. Certo la distinzione tra trattamento del rifiuto e normale pratica industriale che consente il riutilizzo di un sottoprodotto è divenuta impalpabile.
-Se serve un trattamento per poter utilizzare il truciolo allora quello che esce dal produttore è rifiuto fin dall'inizio. Ed anche qui siamo pericolosamente in bilico tra "trattamento" e "normale pratica industriale"
-Quale autorizzazione, quella alle emissioni in atmosfera? Occhio che non puoi estendere quanto scritto in questo tipo di atto al campo "esterno" della gestione dei rifiuti. Credo che per i funzionari che hanno seguito l'iter di autorizzazione alle emissioni interessi poco se la "materia prima" in entrata sia rifiuto o sottoprodotto, a loro interessano la composizione e le caratteristiche chimiche e la quantità di ciò che entra nel ciclo produttivo e quelle di ciò che esce dal camino o che se ne vanno come emissioni diffuse. Certo, se nel corso dell'istruttoria l'ufficio competente al rilascio dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera si fosse trovato di fronte ad una domanda nei cui allegati tecnici si specifica che tra le materie in ingresso ci sono anche i rifiuti troverei normale che i funzionari si fossero sentiti anche con i colleghi dell'ufficio rifiuti, se non altro per verificare se esiste già l'autorizzazione specifica.
Re: trucioli di legno vergine
Probabilmente faccio una gran confusione anche perchè è la stessa autorizzazione a parlare di "recupero e riutilizzo" e a qulificare i trucioli come "residui di legno vergine aventi codice CEr 030105". Autorizzazione che ha ad oggetto "autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell'art. 269 del dlgs 152/06 e della LR 18/99".
Questa è l'unica autorizzazione che il terzo ha e non credo, come giustamente dici, che riguardi il profilo esterno dei rifiuti.
Tuttavia, a me sembra in modo contradditorio, il decreto penale di condanna riguarda 2 ammende, una per le immissione e una per la gestione non autorizzata di rifiuti. Entrambe contestate per un perido breve (crica un mese), intercorrente ndall'accartamento fino al rilascio dell'autorizzazione in questione. é come se, mi pare, l'autorizzazione abbia fatto venire meno anche il profilo inerente alla gestione dei rifiuti, quando invece l'autorizzazione riguarda le immissioni. Infatti, alla fine, il provvedimento dispone che la ditta può svolgere le sua attività originante emissioni per un periodo di .... e che la ditta dovrà sottoporre a macinazione esclusivamente residui di legno vergine con codice cer 0303105.
Quindi in definitiva mi pare di aver capito, da quanto mi dici, che:
- la ditta può svolgere l'attività cosi come descritta, sia sui sottoprodotti che sui rifiuti. Nel secodno caso, però, avrà bisogno di un'ulteriore autorizzazione per la gestione dei rifiuti.
- se la ditta svolge l'attività invece solo sui sottoprodotti, a rigore, non ha bisogno di altre autorizzazioni proprio perchè non si è nell'ambito dei rifiuti.
Ma allora perchè la contravvenzione del 256 tu l'hanno contestata fino alla data di emissione del provvedimento autorizzaztorio in questione? Avranno forse considerato che l'autorizzazione in questione autorizzi anche a gestire rifiuti?
é qui per me il punto dolente!
Questa è l'unica autorizzazione che il terzo ha e non credo, come giustamente dici, che riguardi il profilo esterno dei rifiuti.
Tuttavia, a me sembra in modo contradditorio, il decreto penale di condanna riguarda 2 ammende, una per le immissione e una per la gestione non autorizzata di rifiuti. Entrambe contestate per un perido breve (crica un mese), intercorrente ndall'accartamento fino al rilascio dell'autorizzazione in questione. é come se, mi pare, l'autorizzazione abbia fatto venire meno anche il profilo inerente alla gestione dei rifiuti, quando invece l'autorizzazione riguarda le immissioni. Infatti, alla fine, il provvedimento dispone che la ditta può svolgere le sua attività originante emissioni per un periodo di .... e che la ditta dovrà sottoporre a macinazione esclusivamente residui di legno vergine con codice cer 0303105.
Quindi in definitiva mi pare di aver capito, da quanto mi dici, che:
- la ditta può svolgere l'attività cosi come descritta, sia sui sottoprodotti che sui rifiuti. Nel secodno caso, però, avrà bisogno di un'ulteriore autorizzazione per la gestione dei rifiuti.
- se la ditta svolge l'attività invece solo sui sottoprodotti, a rigore, non ha bisogno di altre autorizzazioni proprio perchè non si è nell'ambito dei rifiuti.
Ma allora perchè la contravvenzione del 256 tu l'hanno contestata fino alla data di emissione del provvedimento autorizzaztorio in questione? Avranno forse considerato che l'autorizzazione in questione autorizzi anche a gestire rifiuti?
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Re: trucioli di legno vergine
La tua spiegazione relativa al'autorizzazione richiesta, istruita e rilasciata ex art. 269 mi pare alquanto confusa, come se i due aspetti (emissioni in atmosfera e natura di sottoprodotto o rifiuto dei materiali impiegati) fossero stati gestiti in modo disarmonico tra loro.
In linea assolutamente generale e teorica, sulla base di quello che ci scrivi, la possibile qualificazione di "sottoprodotto" per i trucioli in questione sembrerebbe fondata. Infatti:
P.S.: per quanto riguarda la contestata gestione dei rifiuti, il pagamento dell'ammenda imposta con decreto penale non ti risolverà la questione: se non sistemi le cose in modo coerente e definitivo, il problema si ripresenterà...
In linea assolutamente generale e teorica, sulla base di quello che ci scrivi, la possibile qualificazione di "sottoprodotto" per i trucioli in questione sembrerebbe fondata. Infatti:
- non dovrebbe essere difficile dimostrare la "certezza" del loro successivo utilizzo da parte di terzi [= l'impresa che ti interessa] per la produzione di segatura;
- per un'impresa che produce segatura, la macinazione di trucioli di legno vergine dovrebbe pacificamente rientrare nella "normale pratica industriale";
- la produzione di segatura tramite macinazione di legno vergine è un'attività del tutto legale [che deve evidentemente ottenere le preventive autorizzazioni del caso].
P.S.: per quanto riguarda la contestata gestione dei rifiuti, il pagamento dell'ammenda imposta con decreto penale non ti risolverà la questione: se non sistemi le cose in modo coerente e definitivo, il problema si ripresenterà...
Re: trucioli di legno vergine
So che la mia spigazione è confusa, ma vorrei farti leggere il provvedimento!
farò come dici, da sola non la sbroglio sicuro..
grazie mille
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Re: trucioli di legno vergine
Quando sono state accertate le violazioni?Caffarena ha scritto:...
Ma allora perchè la contravvenzione del 256 tu l'hanno contestata fino alla data di emissione del provvedimento autorizzaztorio in questione? Avranno forse considerato che l'autorizzazione in questione autorizzi anche a gestire rifiuti?
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Re: trucioli di legno vergine
Dal 6 ottobre 2010 (data in cui sono stati gli accertamenti) al 9 nov 2010, data in cui è stata rilasciata l'autorizzazione.
davvero, continuo a non capire il rapporto tra l'autorizzazione avente ad oggetto le emissioni e la gestione rifiuti.. In ogni caso credo a questo punto convenga cmq richiedere per il futuro un'autorizzazione per il recupero dei rifiuti..
davvero, continuo a non capire il rapporto tra l'autorizzazione avente ad oggetto le emissioni e la gestione rifiuti.. In ogni caso credo a questo punto convenga cmq richiedere per il futuro un'autorizzazione per il recupero dei rifiuti..
Re: trucioli di legno vergine
Il 14.05. 2010 la ditta in questione ha comunicato l'intenzione di avviare ex 216 un attività di recupero e di riutilizzo di trucioli di legno vergine.
L'ufficio competente ha quindi avviato un procedimento perchè l'attività è soggetta a preentiva autorizzazione ex 269.
Il 9 novembre è stata rilasciata autorizzazione ex 269.
La comunicazione ex 216 è rimasta valida? ora che la ditta ha l'autorizzazione ex 269 e ha fatto la comunicazione ex 216 può svolgere OGGI la sua attività sia sui sottoprodotti che sui rifiuti?
L'ufficio competente ha quindi avviato un procedimento perchè l'attività è soggetta a preentiva autorizzazione ex 269.
Il 9 novembre è stata rilasciata autorizzazione ex 269.
La comunicazione ex 216 è rimasta valida? ora che la ditta ha l'autorizzazione ex 269 e ha fatto la comunicazione ex 216 può svolgere OGGI la sua attività sia sui sottoprodotti che sui rifiuti?
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Re: trucioli di legno vergine
Scusa, Caffarena, ma non puoi esporre una situazione a spizzichi e bocconiCaffarena ha scritto:Il 14.05. 2010 la ditta in questione ha comunicato l'intenzione di avviare ex 216 un attività di recupero e di riutilizzo di trucioli di legno vergine....

"Un po' per volta, a far così non finiamo più..."
Re: trucioli di legno vergine
Hai ragione! Pensavo che per avere una risposta fossero sufficienti le indicazioni fornite all'inizio!
uff
uff
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Re: trucioli di legno vergine
Le modifiche alla definizione di sottoprodotto sono entrate in vigore il 25/12/2010, prima i requisiti per rientrarvi erano questi:Caffarena ha scritto:Dal 6 ottobre 2010 (data in cui sono stati gli accertamenti) al 9 nov 2010, data in cui è stata rilasciata l'autorizzazione.
davvero, continuo a non capire il rapporto tra l'autorizzazione avente ad oggetto le emissioni e la gestione rifiuti.. In ogni caso credo a questo punto convenga cmq richiedere per il futuro un'autorizzazione per il recupero dei rifiuti..
1) siano originati da un processo non direttamente destinato alla loro produzione;
2) il loro impiego sia certo, sin dalla fase della produzione, integrale e avvenga direttamente nel corso del processo di produzione o di utilizzazione preventivamente individuato e definito;
3) soddisfino requisiti merceologici e di qualita' ambientale idonei a garantire che il loro impiego non dia luogo ad emissioni e ad impatti ambientali qualitativamente e quantitativamente diversi da quelli autorizzati per l'impianto dove sono destinati ad essere utilizzati;
4) non debbano essere sottoposti a trattamenti preventivi o a trasformazioni preliminari per soddisfare i requisiti merceologici e di qualita' ambientale di cui al punto 3), ma posseggano tali requisiti sin dalla fase della produzione;
5) abbiano un valore economico di mercato;
Sicuri che l'ipotesi di illecita gestione rifiuti non sia stata archiviata per intervenuta variazione di legge? Avete sotto mano il decreto penale di condanna?
Re: trucioli di legno vergine
Sicuri.. nel decreto penale di condanna le contravvenzioni sono due, ex art. 256 e 279 tu.
Il problema centrale secondo me è se qualificando i trucioli come sottoprodotto (indifferentemente nella vecchia o nuova dizione) venga meno l'illiceità dell'attività di produzioni segatura.
Il problema centrale secondo me è se qualificando i trucioli come sottoprodotto (indifferentemente nella vecchia o nuova dizione) venga meno l'illiceità dell'attività di produzioni segatura.
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Re: trucioli di legno vergine
Ma no, a questo punto la questione del "sottoprodotto" non c'entra per niente...Alessio S. ha scritto:Sicuri che l'ipotesi di illecita gestione rifiuti non sia stata archiviata per intervenuta variazione di legge? Avete sotto mano il decreto penale di condanna?
L'impresa in questione si sarebbe data la zappa sui piedi da sola: il 14 maggio 2010 avrebbe inoltrato alla Provincia la comunicazione di inizio attività di recupero rifiuti in forma semplificata ex art. 216, indicando espressamente [così si dovrebbe dedurre...] che i rifiuti che si intendevano trattare - con riferimento al punto 9.1 dell'allegato 1 al DM 5 febbraio 1998 - sarebbero stati scarti e/o trucioli di legno con CER 03.01.05.
Ovviamente l'avvio delle operazioni di recupero, trascorsi 90 giorni dalla comunicazione, presupponeva il rispetto delle relative condizioni e norme tecniche, ivi compresa la disciplina in materia di emissioni in atmosfera.
Quando l'organo di controllo ha eseguito il sopralluogo [6 ottobre 2010], avrà accertato che le operazioni di recupero rifiuti erano già in corso nonostante l'impianto fosse privo di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ed avrà quindi ritenuto che - in mancanza di tale necessario presupposto - doveva considerarsi allo stato (ancora) inefficace anche la comunicazione ex art. 216 che avrebbe consentito l'esercizio delle operazioni di recupero di rifiuti.
Da qui le due contestazioni: 1) gestione illecita di rifiuti; 2) esercizio di un impianto in assenza di autorizzazione alle emissioni.
L'autorizzazione alle emissioni sarebbe stata rilasciata il 9 novembre 2010 ed il magistrato [con una certa benevolenza...] avrebbe ritenuto che da quel momento fosse cessata la permanenza dei due reati: il rilascio dell'autorizzazione alle emissioni avrebbe dunque "sbloccato" anche l'efficacia della comunicazione ex art. 216.
Con un po' di fantasia [nonostante i buchi e la confusione della vicenda raccontata e salvo eventuali nuovi colpi di scena], credo che potrebbe essere andata più o meno così.
- Alessio S.
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Re: trucioli di legno vergine
Condivido. Però è ancora una volta interessante notare come oggi, per l'effetto delle modifiche intervenute con Dlgs 205/2010, l'attività di riutilizzo dei sottoprodotti secondo normale pratica industriale si sia pericolosamente sovrapposta a quella di recupero rifiuti. In teoria se hanno la documentazione nero su bianco che dimostra l'acquisto dei trucioli dal produttore (ma direi anche la cessione a titolo gratuito visto che è stato eliminato il requisito del valore economico di mercato), questi viaggiano con documento di trasporto e non con FIR, l'unica attività posta in essere è la triturazione e non entrano in nessun modo rifiuti nello stabilimento, oggi potrebbero tranquillamente fare a meno della comunicazione ai sensi del 216.
Re: trucioli di legno vergine
Già!
Perché il 216 é completamente assurdo, é contro ogni logica!
Chi lo ha scritto o é idiota (dal greco antico = colui che pensa ai fatti suoi) o é imbecille (dal latino antico = colui che non é capace di pensare).
Il RIFIUTO (che non é una sostanza, bensì é un atto illecito da considerare ormai grave anzi gravissimo) non può essere recuperato! Và sanzionato! Con la chiusura della attività che lo ha determinato!
Perché si esce dalla SITUAZIONE DI RIFIUTO non con il recupero, ma solo ed esclusivamente mediante la BONIFICA, fintanto che possibile! Mai e poi mai mediante il recupero! E' assurdo!
Già! Perché il 216 é completamente assurdo, é contro ogni logica!
Già! Perché se mi verrà riportato il 216 -leggo perfettamente, ma voglio riproporre per una analisi sia il suo titolo sia le prescrizioni, che leggo perfettamente, ma non condivido- se verranno sostituiti i termini "sottoprodotti" e "scarti di produzione" al termine "rifiuti" ... Cesare concorderà perfettamente.
Cesare.
Perché il 216 é completamente assurdo, é contro ogni logica!
Chi lo ha scritto o é idiota (dal greco antico = colui che pensa ai fatti suoi) o é imbecille (dal latino antico = colui che non é capace di pensare).
Il RIFIUTO (che non é una sostanza, bensì é un atto illecito da considerare ormai grave anzi gravissimo) non può essere recuperato! Và sanzionato! Con la chiusura della attività che lo ha determinato!
Perché si esce dalla SITUAZIONE DI RIFIUTO non con il recupero, ma solo ed esclusivamente mediante la BONIFICA, fintanto che possibile! Mai e poi mai mediante il recupero! E' assurdo!
Già! Perché il 216 é completamente assurdo, é contro ogni logica!
Già! Perché se mi verrà riportato il 216 -leggo perfettamente, ma voglio riproporre per una analisi sia il suo titolo sia le prescrizioni, che leggo perfettamente, ma non condivido- se verranno sostituiti i termini "sottoprodotti" e "scarti di produzione" al termine "rifiuti" ... Cesare concorderà perfettamente.
Cesare.
Re: trucioli di legno vergine
@ ILLUMINATO
Sei arrivato alla stessa conclusione a cui sono arrivata io oggi pomeriggio (dopo essermi rotta la testa tre giorni, viste le mie scarsissime nozioni in materia!!!). Però sono contenta di vedere che la tua ricostruzione sia come la mia.
A quuesto punto, secondo me, alla ditta conviene pagare e basta.. L'ammenda ammonta a 1000 euro.. non che siano pochi, ma secondo me non conviene rischiare!
Grazie mille, e scusate se sono stata "frammentaria" nel mio racconto!
A presto
Sei arrivato alla stessa conclusione a cui sono arrivata io oggi pomeriggio (dopo essermi rotta la testa tre giorni, viste le mie scarsissime nozioni in materia!!!). Però sono contenta di vedere che la tua ricostruzione sia come la mia.
A quuesto punto, secondo me, alla ditta conviene pagare e basta.. L'ammenda ammonta a 1000 euro.. non che siano pochi, ma secondo me non conviene rischiare!
Grazie mille, e scusate se sono stata "frammentaria" nel mio racconto!
A presto