Entra nel vivo la collaborazione tra Daniel Nocera (scienziato del MIT) e Ratan Tata (Amministratore dell'omonimo colosso automobilistico indiano).
Il primo ha inventato un tipo di elettrolisi che imita la fotosintesi delle piante separando l’ossigeno dall’idrogeno per produrre energia, il secondo è l'amministratore delegato dell'omonima casa automobilistica. Da questi elementi risulta evidente che la firma dell’accordo tra i due potrebbe avere una portata rivoluzionaria per il settore energetico.
I dettagli dell’intesa non sono stati svelati, ma si sà che si tratta di un accordo di finanziamento che consentirà al gruppo automobilistico di commercializzare l’invenzione dello scienziato per produrre energia pulita dall’acqua. Il primo obiettivo è la costruzione di una centrale elettrica di piccole dimensioni entro un anno e mezzo. Una volta completato, il dispositivo sarà in grado di alimentare da solo un’abitazione, servendosi di una bottiglia d'acqua, anche di riciclo.
Ciò che distingue infatti il catalizzatore “firmato Nocera” da quelli impiegati negli elettrolizzatori commerciali, che necessitano di soluzioni acide o alcaline, è la capacità di funzionare anche con la comune acqua a pH neutro e quindi adattandosi anche a lavorare con quella proveniente direttamente dai fiumi o dal mare.
Nocera ha affermato di aver migliorato il suo sistema di catalizzatori, che ora sono in grado di generare ossigeno 200 volte più velocemente. Il team guidato dallo scienziato del MIT ha scoperto di recente che una foglia artificiale di silicone, foglia ricoperta cobalto e fosfato e immersa in un vaso pieno di acqua genera energia.
Proprio in maniera simile alla fotosintesi, questo processo divide le molecole di idrogeno dall’ossigeno per creare energia dal sole. Gli ultimi risultati ottenuti hanno evidenziato un miglioramento dell’efficienza energetica che ora è in grado di superare quella dei pannelli solari.
Secondo il professore del MIT, attualmente il bisogno mondiale di energia elettrica è pari a circa 14 terrawatt, con la prospettiva di arrivare a 16 TW nel 2050. Se i suoi esperimenti daranno i risultati attesi, saremo dunque in grado di rifornire di energia tutto il mondo mediante un contenitore di acqua delle dimensioni di una ordinaria piscina.
Una chimera per intere generazioni di scienziati che nel dall'inizio del Ventesimo secolo hanno sognato di dividere l'acqua in una maniera efficiente per produrre energia, in particolare utilizzando ogni tipologia di acqua.
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Luigi FANIZZI
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