IL REFERENDUM SUL NUCLEARE DEVE ANDARE AVANTI
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IL REFERENDUM SUL NUCLEARE DEVE ANDARE AVANTI
Sono ormai fermamente convinto che l'attuale classe politica italiana ha riportato, in soli quindici anni, il nostro Paese al dopoguerra, arrestandone lo sviluppo economico e sociale.
Le priorità dei Cittadini-elettori sono distanti anni luce dai dibattiti che vengono discussi, invero, in Parlamento: mentre la crisi ci costringe a lottare ogni giorno, i nostri Dipendenti - che dovrebbero gestire la Cosa pubblica nell'interesse di tutti - si preoccupano di restare impuniti, di garantire un posto al sole a parenti e amici, a mogli ed amanti ed assicurarsi, oltretutto, uno stipendio ed una pensione milionari.
Il catalogo delle vergogne che gli italiani continuano ad inghiottire non smette mai di crescere.
L’ultima riguarda la "questione nucleare".
Tamponare il debito pubblico con l’acquisto di centrali nucleari francesi di terza generazione è più importante che intavolare un piano energetico nazionale.
Ora la “moratoria nucleare” (cd pausa di riflessione), ha l’unico scopo di fermare il temuto verdetto di noi Datori di Lavoro.
Ecco perché il Referendum (1), già convocato per il prossimo giugno, deve andare avanti.
Ricordiamoci che, come dice la nostra Costituzione, la Democrazia è l'Italia dei Cittadini sovrani (non sudditi).
Un saluto caro a tutti.
Note: (1) http://www.tuttogreen.it/guida-al-refer ... rogazione/
Le priorità dei Cittadini-elettori sono distanti anni luce dai dibattiti che vengono discussi, invero, in Parlamento: mentre la crisi ci costringe a lottare ogni giorno, i nostri Dipendenti - che dovrebbero gestire la Cosa pubblica nell'interesse di tutti - si preoccupano di restare impuniti, di garantire un posto al sole a parenti e amici, a mogli ed amanti ed assicurarsi, oltretutto, uno stipendio ed una pensione milionari.
Il catalogo delle vergogne che gli italiani continuano ad inghiottire non smette mai di crescere.
L’ultima riguarda la "questione nucleare".
Tamponare il debito pubblico con l’acquisto di centrali nucleari francesi di terza generazione è più importante che intavolare un piano energetico nazionale.
Ora la “moratoria nucleare” (cd pausa di riflessione), ha l’unico scopo di fermare il temuto verdetto di noi Datori di Lavoro.
Ecco perché il Referendum (1), già convocato per il prossimo giugno, deve andare avanti.
Ricordiamoci che, come dice la nostra Costituzione, la Democrazia è l'Italia dei Cittadini sovrani (non sudditi).
Un saluto caro a tutti.
Note: (1) http://www.tuttogreen.it/guida-al-refer ... rogazione/
Luigi FANIZZI
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Re: IL REFERENDUM SUL NUCLEARE DEVE ANDARE AVANTI
Io sono con te, caro Eco. Il referendum deve andare avanti.
Io non voglio quest'energia e la mia classe politica deve impegnarsi al meglio per cercare di darmi un'alternativa. Una decisione era stata già presa sul tema, almeno per come quasi tutti avevano inteso il referendum di anni fa.
Occorre interrogarsi su quali siano le vere priorità, avere il condizionatore funzionante 300 gg l'anno, luci ovunque, aspirapolveri ed altri elettrodomestici da 2000 w, oppure ingegnarsi nel consumare meno e meglio, pagando l'energia per il suo vero costo, comprensivo anche "quota ambiente".
Ricordo sempre: http://www.youtube.com/watch?v=XJs0lP9Y3wI
Io non voglio quest'energia e la mia classe politica deve impegnarsi al meglio per cercare di darmi un'alternativa. Una decisione era stata già presa sul tema, almeno per come quasi tutti avevano inteso il referendum di anni fa.
Occorre interrogarsi su quali siano le vere priorità, avere il condizionatore funzionante 300 gg l'anno, luci ovunque, aspirapolveri ed altri elettrodomestici da 2000 w, oppure ingegnarsi nel consumare meno e meglio, pagando l'energia per il suo vero costo, comprensivo anche "quota ambiente".
Ricordo sempre: http://www.youtube.com/watch?v=XJs0lP9Y3wI
Re: IL REFERENDUM SUL NUCLEARE DEVE ANDARE AVANTI
Premettendo che sono fermamente contrario al nucleare, trovo estremamente ridicolo lamentarsi adesso di una classe politica (tutta) che abbiamo, noi cittadini con il nostro voto, spedito a Roma per governarci.
"you can blow out a candle, but you can't blow out a fire, once the flames begin to catch the wind will blow it higher"
Biko - Peter Gabriel
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Re: IL REFERENDUM SUL NUCLEARE DEVE ANDARE AVANTI
Caro Mozy, non voglio polemizzare e rispetto la tu risposta, ma converrai che questo Parlamento è incostituzionale in guanto non permette ai Cittadini-elettori (Datori) di scegliere il propri Candidati (Dipendenti).
Il Candidato è «nominato» dai segretari e rappresenta solo gli interessi dei Partiti (di tutti i partiti), non dei Cittadini. I parlamentari nominati alla Camera ed al Senato sono stati assunti, come ben sai dai vari Berlusconi, Bossi, Casini, Veltroni, Fini e Bersani (in D’Alema). Sono, anzi, non-parlamentari, non parlano mai, prendono ordini. Premono un pulsante in aula, quando ci vanno. Questo è il loro lavoro (lautamente pagato). La legge elettorale che nega il voto di preferenza ha trasformato l'Italia in un'oligarchia, nessun partito la mette più in discussione.
Perché i loro problemi giudiziari, chiamati "riforma della giustizia" (o, più propriamente, della magistratura), sono più importanti del ripristino delle regole democratiche: si parla di «riforme condivise» che servono ad evitare di mandare in galera una sola, specifica persona, ma nessun partito chiede di rivedere la legge elettorale e restituire ai Cittadini il controllo delle istituzioni.
Non c'è democrazia senza rappresentanza ed il Parlamento non rappresenta noi Elettori ne è espressione della nostra volontà (vedi Acqua, Nucleare, eccetera).
Un abbraccio a tutti.
Il Candidato è «nominato» dai segretari e rappresenta solo gli interessi dei Partiti (di tutti i partiti), non dei Cittadini. I parlamentari nominati alla Camera ed al Senato sono stati assunti, come ben sai dai vari Berlusconi, Bossi, Casini, Veltroni, Fini e Bersani (in D’Alema). Sono, anzi, non-parlamentari, non parlano mai, prendono ordini. Premono un pulsante in aula, quando ci vanno. Questo è il loro lavoro (lautamente pagato). La legge elettorale che nega il voto di preferenza ha trasformato l'Italia in un'oligarchia, nessun partito la mette più in discussione.
Perché i loro problemi giudiziari, chiamati "riforma della giustizia" (o, più propriamente, della magistratura), sono più importanti del ripristino delle regole democratiche: si parla di «riforme condivise» che servono ad evitare di mandare in galera una sola, specifica persona, ma nessun partito chiede di rivedere la legge elettorale e restituire ai Cittadini il controllo delle istituzioni.
Non c'è democrazia senza rappresentanza ed il Parlamento non rappresenta noi Elettori ne è espressione della nostra volontà (vedi Acqua, Nucleare, eccetera).
Un abbraccio a tutti.
Luigi FANIZZI
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Re: IL REFERENDUM SUL NUCLEARE DEVE ANDARE AVANTI
Sono spiacente, ma qualcuno ha scritto la legge elettorale che dava potere ai segretari di partito di fare le liste, e quel qualcuno lo abbiamo eletto noi (in senso generale ovviamente).
E che non mi si venga a dire adesso che i Berlusconi, Calderoli, Gasparri, D'Alema, Veltroni ecc. ecc. all'epoca sembravano delle persone attente ai bisogni dei cittadini...
"Ogni popolo ha il governo che si merita" W. Churchill
E che non mi si venga a dire adesso che i Berlusconi, Calderoli, Gasparri, D'Alema, Veltroni ecc. ecc. all'epoca sembravano delle persone attente ai bisogni dei cittadini...
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Re: IL REFERENDUM SUL NUCLEARE DEVE ANDARE AVANTI
E sia.
Mi inchino alla massima di Churchill.
Ma avranno pur diritto, gli elettori, alla possibilità “periodica” di giudicare i risultati del Governo che hanno scelto .
Referendum abrogativo ????
Mi inchino alla massima di Churchill.
Ma avranno pur diritto, gli elettori, alla possibilità “periodica” di giudicare i risultati del Governo che hanno scelto .
Referendum abrogativo ????
Luigi FANIZZI
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Re: IL REFERENDUM SUL NUCLEARE DEVE ANDARE AVANTI
CENTRATO!
A livello costituzionale il problema è proprio quello: la legge elettorale, o meglio le ultime tre che si sono succedute, le quali non rispecchiano quelli che sono i principi ispiratori della nostra Costituzione.
Il parlamento italiano è stato, dal costituente strutturato, ed in funzione delle teorie costituzionali risalenti ad inizio del secolo scorso, al fine di garantire la massima rappresentatività.
Le tre leggi elettorali che si sono succedute nel tempo, (sia di iniziativa di CD o CS) hanno invece sacrificato la rappresentatività (concetto CARDINE della nostra COSTITUZIONE), in virtù di una declamata "stabilità" (concetto che invece non ha un così importante rilevo costituzionale -per non dire nullo-)
E' un problema noto anche ad un neofita del diritto come me, ma il problema è un sistema di comunicazione di massa che non trasmette informazione, ed un sistema di istruzione che è attualmente basato su un nozionismo sfrenato senza che sia possibile, a partire dal primo ciclo didattico fino ad arrivare alle università di approfondire meritatamente gli argomenti.
In sostanza: l'Italia, dove prima è nata la cultura che la Nazione, come ha giustamente ricordato il mio paesano Benigni, è oggi invece di fatto soggetta ad analfabetismo scientifico e giuridico.
Torno sul nucleare al centro del post: come tecnico non sarei contrario all'impego di energia da fonti nucleari, ma lo sono decisamente e di fatto perchè in Italia manca un approccio normativo adeguato alla GESTIONE delle centrali.
Gestire una centrale nucleare in Italia con il nostro impianto normativo amministrativo, non volendo parlare della classe dirigente, è IMHO un suicidio: massimo ribasso, in house providing, avvalimento, appalti e subappalti, tremo solo all'idea di ciò che potrebbe essere posto in atto a livello gestionale. Non è la tecnologia che è carente, è la sua gestione che mi preoccupa!
Poi un concetto cardine che secondo me dovrebbe emergere è quello che non si può nel 2011 pensare di poter gestire l'energia nucleare a livello di singoli stati. L' accesso alle fonti energetiche in generale, dovrebbe essere ripensato come una problematica di ordine sovranazionale e pertanto riferito e gestito a livello europeo, (se non globale). Vuoi vedere che avremmo anche meno, bellum justum?
A livello costituzionale il problema è proprio quello: la legge elettorale, o meglio le ultime tre che si sono succedute, le quali non rispecchiano quelli che sono i principi ispiratori della nostra Costituzione.
Il parlamento italiano è stato, dal costituente strutturato, ed in funzione delle teorie costituzionali risalenti ad inizio del secolo scorso, al fine di garantire la massima rappresentatività.
Le tre leggi elettorali che si sono succedute nel tempo, (sia di iniziativa di CD o CS) hanno invece sacrificato la rappresentatività (concetto CARDINE della nostra COSTITUZIONE), in virtù di una declamata "stabilità" (concetto che invece non ha un così importante rilevo costituzionale -per non dire nullo-)
E' un problema noto anche ad un neofita del diritto come me, ma il problema è un sistema di comunicazione di massa che non trasmette informazione, ed un sistema di istruzione che è attualmente basato su un nozionismo sfrenato senza che sia possibile, a partire dal primo ciclo didattico fino ad arrivare alle università di approfondire meritatamente gli argomenti.
In sostanza: l'Italia, dove prima è nata la cultura che la Nazione, come ha giustamente ricordato il mio paesano Benigni, è oggi invece di fatto soggetta ad analfabetismo scientifico e giuridico.
Torno sul nucleare al centro del post: come tecnico non sarei contrario all'impego di energia da fonti nucleari, ma lo sono decisamente e di fatto perchè in Italia manca un approccio normativo adeguato alla GESTIONE delle centrali.
Gestire una centrale nucleare in Italia con il nostro impianto normativo amministrativo, non volendo parlare della classe dirigente, è IMHO un suicidio: massimo ribasso, in house providing, avvalimento, appalti e subappalti, tremo solo all'idea di ciò che potrebbe essere posto in atto a livello gestionale. Non è la tecnologia che è carente, è la sua gestione che mi preoccupa!
Poi un concetto cardine che secondo me dovrebbe emergere è quello che non si può nel 2011 pensare di poter gestire l'energia nucleare a livello di singoli stati. L' accesso alle fonti energetiche in generale, dovrebbe essere ripensato come una problematica di ordine sovranazionale e pertanto riferito e gestito a livello europeo, (se non globale). Vuoi vedere che avremmo anche meno, bellum justum?
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Re: IL REFERENDUM SUL NUCLEARE DEVE ANDARE AVANTI
non posso astenermi da questa discussione e sono d'accordo con tutti. La politica mi fa schifo e non ne parlo perchè né a dx nè a sx ci sono persone in grado di governare questo paese: gerontocrazia, maschilismo, interessi privati, niente meritocrazia, nessuna idea per ora immaginiamoci del futuro. Risultato?lo vediamo! Dal punto di vista tecnico pensare di risolvere il problema energetico nazionale con 8-10 centrali senza avere un piano energetico nazionale ed un serio programma di investimenti energetici è una fandonia. Se poi si pensa di togliere a tutti gli incentivi per le rinnovabili perchè qualcuno approfitta (sappiamo le esagerazioni) si finisce il disastro. Con le fonti rinnovabili ed una seria incentivazione degli impianti piccoli ma diffusi sul territorio (uso domestico fino a 3-5kW, uso artigianale industriale per autoconsumo fino a 250kW) e di quelli di taglia accettabile (es. solare fino a 1 MW, biomassa fino a 4-6 MW con recupero di calore, eolico: 4-5MW) si potevano evitare i mostri e i troppi investimenti "truffaldini" e creare moltissimi posti di lavoro. Ricordo che in pochi anni siamo arrivati a quasi 8.000MW di fotovoltaico, l'equivalente di circa 6 centrali nucleari che saranno pronte si e no tra 15 anni... Peraltro, discutibile anche la scelta tecnica del tipo di impianto, tanto che - ad onor del vero e smentitemi se sbaglio - non esiste ancora un reattore di questa III generazione avanzata ancora in funzione!Infine, che si cominci a pensare anche a come ridurre la dipendenza/consumo di fonti fossili, in primis il petrolio: se cominciassimo una seria politica di mobilità sostenibile e di riduzione obbligatoria dei consumi attraverso limiti di potenza dei mezzi in circolazione (certi veicoli meglio nemmeno omologarli!) il prezzo del petrolio comincerebbe a dimuire e con esso benzina, gas ed tutto ciò che è connesso...
Re: IL REFERENDUM SUL NUCLEARE DEVE ANDARE AVANTI
concordo con voi: probabilmente quello che mi manca pre-referendum è: queste sono le motivazioni per cui serve il nucleare (supportato da piano strategico energetico italiano che non esiste) e questo è quello che andiamo in contro senza il nucleare (continuiamo a pagarlo ai francesi, agli svizzeri -ricordatevi il blackout del settembre 2003- oppure dovremmo mettere tutti sul tetto dei pannelli appositi/ distruggere le nostre campagne con giganteschi mulini a vento/ togliere l'acqua ai pesci per delle centrali e così via,... ).
Probabilmente per quelli che governano è neglio chiederci "vuoi il nucleare?" piuttosto che: "nel futuro, sulla base degli elementi trattati nel piano energetico, su che energia dici di puntare?"
Come diceva qualcuno (anche se non ricordo chi) :"quando mi arriverà elettricità a casa mediante quattro cavi, uno con energia da nucleare, il
secondo da eolica, il terzo da solare ed il quanrto da petrolio, solo allora mi sentirò libero veramente in grado di scegliere" ed in grado di votare sul nucleare aggiungerei!
purtroppo per noi Churchill aveva ragione!!
Probabilmente per quelli che governano è neglio chiederci "vuoi il nucleare?" piuttosto che: "nel futuro, sulla base degli elementi trattati nel piano energetico, su che energia dici di puntare?"
Come diceva qualcuno (anche se non ricordo chi) :"quando mi arriverà elettricità a casa mediante quattro cavi, uno con energia da nucleare, il
secondo da eolica, il terzo da solare ed il quanrto da petrolio, solo allora mi sentirò libero veramente in grado di scegliere" ed in grado di votare sul nucleare aggiungerei!
purtroppo per noi Churchill aveva ragione!!
Re: IL REFERENDUM SUL NUCLEARE DEVE ANDARE AVANTI
Ma la legge elettorale non dovevano cambiarla...
Io sarò un pò bigotto ma il nucleare non lo voglio nemmeno se ben previsto in un piano energetico: non è controllabile, è inarginabile, lo devi sempre subire. Ingegno e ricerca sono le carte vincenti.
E che sia la rinnovabile il futuro: canalizziamo l'enorme energia che abbiamo già a disposizione e che non stiamo sfruttando, senza andarla a cercare dove non è presente naturalmente!
Sole, vento, maree, biomasse ci sono già e mi risulta che l'accesso, almeno a due, sia sempre possibile dove vive l'uomo.
Nel mio piccolo è da cinque anni che sopra il mio tetto trionfa un impianto fotovoltaico da 2KW.
questo mi sembra che siano arrivati a pensarlo.Il signor Orione ha scritto:Poi un concetto cardine che secondo me dovrebbe emergere è quello che non si può nel 2011 pensare di poter gestire l'energia nucleare a livello di singoli stati. L' accesso alle fonti energetiche in generale, dovrebbe essere ripensato come una problematica di ordine sovranazionale e pertanto riferito e gestito a livello europeo, (se non globale). Vuoi vedere che avremmo anche meno, bellum justum?
Io sarò un pò bigotto ma il nucleare non lo voglio nemmeno se ben previsto in un piano energetico: non è controllabile, è inarginabile, lo devi sempre subire. Ingegno e ricerca sono le carte vincenti.
E che sia la rinnovabile il futuro: canalizziamo l'enorme energia che abbiamo già a disposizione e che non stiamo sfruttando, senza andarla a cercare dove non è presente naturalmente!
Sole, vento, maree, biomasse ci sono già e mi risulta che l'accesso, almeno a due, sia sempre possibile dove vive l'uomo.
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Re: IL REFERENDUM SUL NUCLEARE DEVE ANDARE AVANTI
quoto al 100x1000 arthem...e poi....bravo cumba....quando ho proposto all'amministratore del nostro caseggiato di mettere alcuni pannelli sul tetto del nostro palazzo (naturalmente la cosa era fattibile) mi ha guardata in faccia e si è messo a ridere....finchè la maggior parte la pensa così...ciascuno guarda nel proprio orto, non tira mai su la faccia.Ma cosa pretendevo da uno che ha moto con cilindrata stratosferica (manco dovesse andare sulla luna) e SUV che non passa neanche dalla strada x andare al suo studio?E' la follia pura....
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Re: IL REFERENDUM SUL NUCLEARE DEVE ANDARE AVANTI
tralascio i commenti sulle intenzioni del governo in merito di incentivi alle rinnovabili, perchè mi sembra abbiano fatto arrabbiare un po' tutti imprenditori, banche, installatori... Dobbiamo metterci in testa che se partiamo a livello di paesi occidentali con una seria riduzione dei consumi di petrolio per autotrazione (=auto più piccole di cilindrata, con minori consumi, auto ibride, elettriche ecc.) in pochi anni la richiesta mondiale di petrolio potrebbe far scendere stabilizzare il prezzo del greggio attorno ai 70 dollari al barile, ciò di fatto renderebbe poco conveniente pure l'energia nucleare che notoriamente implica investimenti rilevanti e conviene se nel medio periodo il prezzo supera i 100 dollari al barile...