Obiettivo: partendo da fonti rinnovabili, recuperare energia prodotta ma non impiegata ed alimentare, così, gli autoveicoli per la mobilità urbana e le caldaie a metano per il riscaldamento domestico.
La Puglia ha meritoriamente puntato sulle energie rinnovabili. Per il presidente di H2u, Nicola Costantino, questo la rende un laboratorio ideale per l'idrogeno, con "prospettive enormi di impatto sull'economia locale".
Sulla stessa lunghezza d'onda Nichi Vendola, governatore della Regione. Che scommette senza tentennamenti sull'idrogeno, sicuro che "chi prima riesce a percepire questa sfida, chi prima mette piede nel futuro, potrà apprezzarne le convenienze".
II punto di partenza è la consapevolezza che, in Italia, il 15% dell'energia prodotta si perde. Una base su cui innestare l'esperimento idrogeno, che è un potente vettore di energia.
Con la Puglia candidata a fungere da battistrada a un paese che realmente imbocchi la strada del fare. "Non perché abbiamo il complesso dei primi della classe", precisa Vendola, "ma perché è una importante possibilità di sviluppo per tutti noi".
Con uno sguardo che supera l'orizzonte municipalistico, ed abbraccia tutta l'area mediterranea, nell'intento di conquistare nelle università nuovi adepti alla cultura dell'idrogeno.
Gigi Fanizzi
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