ACQUA A Km 0,00
- orione
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Infatti, mi riferivo proprio alle gestioni "domestiche".geomario ha scritto:... certo in assenza di cambio di resina o scarso controllo il sistema non funziona!!!
E' ovvio (sempre nel domestico) che se uno si avvale di personale competente che sia in grado di gestirgli l' impianto in modo tale da avere una durezza minima di 12-15°F, non incorre nelle problematiche che ho esposto.
Tuttavia: manutenzione, consumo di sale, sostituzioni di resine, mano d'opera per regolazioni e controlli.......ma per cosa? Per post-trattare un' acqua già buona alla fonte? fonte=rubinetto.
Ognuno i suoi soldi li spende come vuole..........
- ecoacque
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Il tornasole è un colorante naturale di origine vegetale, generalmente ottenuto dai licheni del genere Rocella (per estrazione con alcali).
Da un punto di vista chimico, si presenta come una miscela complessa di varie sostanze, la cui principale è il 7-idrossi-2-fenazinone.
Per la sua capacità di cambiare colore trova utilizzo in chimica analitica come indicatore:
Violetto a pH neutro, vira al rosso in ambiente acido (pH < 4,4) e al blu in ambiente basico (pH > 8,0).
Viene utilizzato p rincipalmente, supportato su strisce di carta (c.d.cartine al tornasole) che vengono immerse o poste, comunque, a contatto con il campione d’acqua di cui si desidera conoscere l'acidità o l'alcalinità.
La patina biancastra che si deposita sulle stoviglie (piatti, bicchieri, brocche, eccetera) è dovuta, invece, a concrezioni di carbonato di calcio che è insolubile nell'acqua e quindi precipita producendo quelle incrostazioni visibili ad occhio nuco (lo strato di calcare solido, non rimosso fisicamente, diventa sempre più spesso col passare del tempo).
Cià
Da un punto di vista chimico, si presenta come una miscela complessa di varie sostanze, la cui principale è il 7-idrossi-2-fenazinone.
Per la sua capacità di cambiare colore trova utilizzo in chimica analitica come indicatore:
Violetto a pH neutro, vira al rosso in ambiente acido (pH < 4,4) e al blu in ambiente basico (pH > 8,0).
Viene utilizzato p rincipalmente, supportato su strisce di carta (c.d.cartine al tornasole) che vengono immerse o poste, comunque, a contatto con il campione d’acqua di cui si desidera conoscere l'acidità o l'alcalinità.
La patina biancastra che si deposita sulle stoviglie (piatti, bicchieri, brocche, eccetera) è dovuta, invece, a concrezioni di carbonato di calcio che è insolubile nell'acqua e quindi precipita producendo quelle incrostazioni visibili ad occhio nuco (lo strato di calcare solido, non rimosso fisicamente, diventa sempre più spesso col passare del tempo).
Cià
Luigi FANIZZI
Buona navigazione con http://www.lexambiente.it
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- orione
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Ottimo, Eco!
Caro cumba, correggimi se sbaglio, da quanto scrivi intuisco che il tuo filtro-brocca contenga una resina cationica per addolcimento. Ora, se così fosse, potrebbe non essere per te necessario, acquistare un nuovo filtro ogni mese.
In effetti potresti prendere 350/400 g di sale grosso da cucina scioglierlo in circa 2 l di acqua e poi far passare tale soluzione attraverso il filtro.
In questo modo otterresti la rigenerazione delle resine del tuo filtro. Prima di metterle in esercizio dovresti procedere ad un lavaggio, sempre dello stesso filtro con acqua corrente e possibilmente nel senso opposto rispetto a quello normale di esercizio, lavaggio che dovrai proptrarre fino e che l' acqua in uscita risulti al gusto "non salata".
Se non ho male interpretato il tuo filtro brocca, la cosa dovrebbe funzionare e farti risparmiare qualcosa
Caro cumba, correggimi se sbaglio, da quanto scrivi intuisco che il tuo filtro-brocca contenga una resina cationica per addolcimento. Ora, se così fosse, potrebbe non essere per te necessario, acquistare un nuovo filtro ogni mese.
In effetti potresti prendere 350/400 g di sale grosso da cucina scioglierlo in circa 2 l di acqua e poi far passare tale soluzione attraverso il filtro.
In questo modo otterresti la rigenerazione delle resine del tuo filtro. Prima di metterle in esercizio dovresti procedere ad un lavaggio, sempre dello stesso filtro con acqua corrente e possibilmente nel senso opposto rispetto a quello normale di esercizio, lavaggio che dovrai proptrarre fino e che l' acqua in uscita risulti al gusto "non salata".
Se non ho male interpretato il tuo filtro brocca, la cosa dovrebbe funzionare e farti risparmiare qualcosa
Completo il messaggio.
La brocca mi permette di non caricarmi in macchina quintali di acqua e relativa plastica poi da buttare. Credo inoltre che l'acqua del rubinetto sia sempre più controllata di quella delle bottiglie, con ultima analisi riportata sull'etichetta del 2007, a cura del Dott. xx.
Il fattore costi ha la sua importanza ma può essere trascurato.
E poi se, c'è una rete, con acqua potabile, controllata, perchè devo bere qualcosa che avrà avuto anch'essa un trattamento.
Luogo comune: l'acqua in bottiglia ha i conservanti?
La brocca mi permette di non caricarmi in macchina quintali di acqua e relativa plastica poi da buttare. Credo inoltre che l'acqua del rubinetto sia sempre più controllata di quella delle bottiglie, con ultima analisi riportata sull'etichetta del 2007, a cura del Dott. xx.
Il fattore costi ha la sua importanza ma può essere trascurato.
E poi se, c'è una rete, con acqua potabile, controllata, perchè devo bere qualcosa che avrà avuto anch'essa un trattamento.
Luogo comune: l'acqua in bottiglia ha i conservanti?
- orione
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Ho visto il MP ed il link relativo.
Fai finta che non ti abbia detto niente. Il tuo filtro brocca NON è idoneo al trattamento che ti ho indicato.
In ogni caso a mio avviso è anche abbastanza non necessario, potendo tu semplicemente prelevare l' acqua da bere qualche ora prima del consumo.
Dai un' occhiata qui:
http://www.publiacqua.it/cuploads/qualitH2O.pdf
Fai finta che non ti abbia detto niente. Il tuo filtro brocca NON è idoneo al trattamento che ti ho indicato.
In ogni caso a mio avviso è anche abbastanza non necessario, potendo tu semplicemente prelevare l' acqua da bere qualche ora prima del consumo.
Dai un' occhiata qui:
http://www.publiacqua.it/cuploads/qualitH2O.pdf
Scusa Cumba, ma perché continui a chiamare "brocca con filtro" (ma mi piace il termine da te usato) quell'apparecchietto che, riempito di resine a scambio ionico, addolcisce (addolcimento significa togliere la durezza determinata dal Ca) l'acqua del tuo rubinetto? Si chiama "addolcitore".
A proposito, e trovo estremamente interessante il post di Eco (complimenti), io che vivo in Basilicata, dove sono le sorgenti minerali del Vulture, bevo acqua minerale; e tra quelle provenienti dalle diverse sorgenti, tutte nella stessa zona, ho preferenza per una marca particolare. Questioni di preferenze organolettiche, anche se trovo ottima quella del rubinetto.
Ho fatto il militare a Pavia, anno 1976, (Caserma Genio Pionieri), ricordo che lì proprio non riuscivo a bere l'acqua di rubinetto.
Un caloroso abbraccio a tutti; ed un complimento ad Eco che propone sempre discussioni di ottimo livello; Cesare.
A proposito, e trovo estremamente interessante il post di Eco (complimenti), io che vivo in Basilicata, dove sono le sorgenti minerali del Vulture, bevo acqua minerale; e tra quelle provenienti dalle diverse sorgenti, tutte nella stessa zona, ho preferenza per una marca particolare. Questioni di preferenze organolettiche, anche se trovo ottima quella del rubinetto.
Ho fatto il militare a Pavia, anno 1976, (Caserma Genio Pionieri), ricordo che lì proprio non riuscivo a bere l'acqua di rubinetto.
Un caloroso abbraccio a tutti; ed un complimento ad Eco che propone sempre discussioni di ottimo livello; Cesare.
Giro anche a te in MP il link della brocca, nell'ultimo post SENZA il filtro perchè proverò ad usarla sono come contenitore, per far decantare l'acqua prima di berla.
Ribadisco che quella che esce dal rubinetto di casa mia non riesco a berla.
OT: d'estate vengo dalle tue parti e più volte ho cercato di bere direttamente da una delle fonti del Vulture (Rionero), ma senza successo. Ma nessuna delle fonti è accessibile al pubblico?
Bei posti, e ottima la mozzarella con contorno di pappedini.
Ribadisco che quella che esce dal rubinetto di casa mia non riesco a berla.
OT: d'estate vengo dalle tue parti e più volte ho cercato di bere direttamente da una delle fonti del Vulture (Rionero), ma senza successo. Ma nessuna delle fonti è accessibile al pubblico?
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- orione
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In realtà da quanto ho visto dal link che mi ha inviato cumba, il filtro che installa sull' apposita brocca, combina sia le funzioni di addolcimento che quelle di trattamento con carbone attivo.
E' proprio in relazione a quest' ultimo che ho dovuto dirgli di lasciar perdere una rigenerazione manuale per l' addolcimento in quanto, nell' impossibilità di scindere i due trattamenti, continuando ad utilizzare sempre lo stesso filtro avrebbe un accumulo di carica batterica sulla superficie porosa dei granuli di carbone e quindi un rischio maggiore del beneficio indotto.
In ogni caso, a mio avviso il carbone attivo per trattare l' acqua potabile dei rubinetti di casa non serve assolutamente a niente. L' unico eventuale beneficio dal punto di vista organolettico può essere quello dell' eliminazione del sapore legato al "cloro". Lo stesso comunque può essere eliminato prelevando l' acqua qualche ora prima del consumo.
E' proprio in relazione a quest' ultimo che ho dovuto dirgli di lasciar perdere una rigenerazione manuale per l' addolcimento in quanto, nell' impossibilità di scindere i due trattamenti, continuando ad utilizzare sempre lo stesso filtro avrebbe un accumulo di carica batterica sulla superficie porosa dei granuli di carbone e quindi un rischio maggiore del beneficio indotto.
In ogni caso, a mio avviso il carbone attivo per trattare l' acqua potabile dei rubinetti di casa non serve assolutamente a niente. L' unico eventuale beneficio dal punto di vista organolettico può essere quello dell' eliminazione del sapore legato al "cloro". Lo stesso comunque può essere eliminato prelevando l' acqua qualche ora prima del consumo.
Cumba; ma quella che ho visto nel tuo link é una brocca! ... e tu un broccolone!
Ma come pensi che un contenitore possa cambiare il contenuto, organoletticamente, filtrandolo?
Quella scienza a cui hai creduto si chiama "alchimia", ma non esiste sul piano scientifico.
Se il gusto dell'acqua del tuo rubinetto non ti soddisfa, perché non usi apparecchiature tipo addolcitori o meglio osmosi inversa (dopo arricchirai con sali) che siano basati su scienze rigorose e tecnologie conosciute? Quella da te usata é un prodotto di ciarlataneria.
Ok, vedo che conosci la Basilicata e la zona del Vulture; per la sorgente delle acque minerali disponibile al pubblico devi andare in Comune di Atella, ma dovrai fare la fila; sono in molti, anche da regioni limitrofe, che riempono decine e decine di litri a testa.
Se pensi di venire in Basilicata fammi sapere, sarò felicissimo di conoscerti. Un caro ciao, Cesare.
Ma come pensi che un contenitore possa cambiare il contenuto, organoletticamente, filtrandolo?
Quella scienza a cui hai creduto si chiama "alchimia", ma non esiste sul piano scientifico.
Se il gusto dell'acqua del tuo rubinetto non ti soddisfa, perché non usi apparecchiature tipo addolcitori o meglio osmosi inversa (dopo arricchirai con sali) che siano basati su scienze rigorose e tecnologie conosciute? Quella da te usata é un prodotto di ciarlataneria.
Ok, vedo che conosci la Basilicata e la zona del Vulture; per la sorgente delle acque minerali disponibile al pubblico devi andare in Comune di Atella, ma dovrai fare la fila; sono in molti, anche da regioni limitrofe, che riempono decine e decine di litri a testa.
Se pensi di venire in Basilicata fammi sapere, sarò felicissimo di conoscerti. Un caro ciao, Cesare.
- ecoacque
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Caro Cumb,
la durezza dell'acqua, come abbiamo visto, è dovuta alla quantità di calcare che essa contiene.
L'acqua più pura, come sappiamo, è l'acqua distillata ossia l'acqua demineralizzata (quella che di solito si usa per il ferro da stiro a vapore H < 7 °F), perchè non contiene nessun sale (acqua molto dolce).
Il sapone ha la capacità di rendere meno dura l'acqua per cui più gocce di sapone occorrono per fare schiuma, più l'acqua è dura.
Sulla base di queste informazioni proviamo a stimare, ad occhio, la durezza dell'acqua del nostro rubinetto, utilizzando l'acqua distillata come campione di controllo.
Prendiamo, quindi, due bottigliette di vetro o plastica trasparenti e mettiamo la stessa quantità d'acqua e tre gocce di sapone liquido di marsiglia in ciascuna.
Cerchiamo di agitare le due bottiglie con la stessa intensità e per lo stesso periodo di tempo.
Se l'acqua del nostro rubinetto è abbastanza dura, si dovrebbe notare una differenza nella quantità di schiuma (altezza di schiuma molto minore rispetto all'acqua distillata); se invece è un'acqua poco dura ci sarà più o meno la stessa quantità di schiuma.
L'altezza della schiuma raggiunta nella bottigliette è, cioè, inversamente proporzionale alla durezza posseduta e se, per esempio, il rapporto delle altezze è 1: 5, vorrà dire che il rapporto delle durezze sarà 35 °F: 7 °F.
Issimi
la durezza dell'acqua, come abbiamo visto, è dovuta alla quantità di calcare che essa contiene.
L'acqua più pura, come sappiamo, è l'acqua distillata ossia l'acqua demineralizzata (quella che di solito si usa per il ferro da stiro a vapore H < 7 °F), perchè non contiene nessun sale (acqua molto dolce).
Il sapone ha la capacità di rendere meno dura l'acqua per cui più gocce di sapone occorrono per fare schiuma, più l'acqua è dura.
Sulla base di queste informazioni proviamo a stimare, ad occhio, la durezza dell'acqua del nostro rubinetto, utilizzando l'acqua distillata come campione di controllo.
Prendiamo, quindi, due bottigliette di vetro o plastica trasparenti e mettiamo la stessa quantità d'acqua e tre gocce di sapone liquido di marsiglia in ciascuna.
Cerchiamo di agitare le due bottiglie con la stessa intensità e per lo stesso periodo di tempo.
Se l'acqua del nostro rubinetto è abbastanza dura, si dovrebbe notare una differenza nella quantità di schiuma (altezza di schiuma molto minore rispetto all'acqua distillata); se invece è un'acqua poco dura ci sarà più o meno la stessa quantità di schiuma.
L'altezza della schiuma raggiunta nella bottigliette è, cioè, inversamente proporzionale alla durezza posseduta e se, per esempio, il rapporto delle altezze è 1: 5, vorrà dire che il rapporto delle durezze sarà 35 °F: 7 °F.
Issimi
Luigi FANIZZI
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Cioé più l'acqua é dura (contiene maggiore quantità di Ca) meno schiuma fà; più l'acqua é dolce più schiuma fà?
Cioé, con un'acqua dura occorre maggiore sapone per avere la quantità di schiuma che mi garantisce la detersione?
La quantità di schiuma raggiunta mi garantisce che i grassi saranno resi solubili, senza schiuma non riesco a sgrassare; se l'acqua é dura tolgo i grassi con maggiore difficoltà, e devo mettere maggiore quantità di sapone?
Mi trovo, ok; Cesare.
Cioé, con un'acqua dura occorre maggiore sapone per avere la quantità di schiuma che mi garantisce la detersione?
La quantità di schiuma raggiunta mi garantisce che i grassi saranno resi solubili, senza schiuma non riesco a sgrassare; se l'acqua é dura tolgo i grassi con maggiore difficoltà, e devo mettere maggiore quantità di sapone?
Mi trovo, ok; Cesare.
- orione
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Non è del tutto vero in quanto i saponi solidi di una volta (sali sodici di acidi "grassi" carbossilici a lunga catena) sono stati in larga misura e da tempo sostituiti con detergenti di origine sintetica come i sali sodici di acidi solfonici a lunga catena non ramificata (LAS) che non precipitano in presenza di ioni Calcio e presentano una comunque rapida biodegradabilità.Cioé, con un'acqua dura occorre maggiore sapone per avere la quantità di schiuma che mi garantisce la detersione?
Il metodo di valutazione della durezza indicato da Eco è un' approssimazione (adattata al domestico) dell' antico metodo analitico per la durezza originario, che prendeva il nome di metodo francese o metodo di Boutron e Boudet.
Il metodo originario prevedeva la preparazione di una soluzione di sapone ottenuta sciogliendo a bagno maria 50-60 gr. di sapone bianco di marsiglia disseccato a 100° in 800 gr di alcool 90°. Una volta filtrata la miscela si aggiungeva 1/2 lt di acqua distillata. Occorreva poi determinare il titolo esatto della soluzione saponosa, ciò veniva fatto attraverso una soluzione di cloruro di calcio, a titolo "noto" aggiunta via cia a un' aliquota di 40 cc di soluzione saponosa, fino a che per agitazione non si notava la formazione di una schiuma persistente almeno 5 minuti. Successivamente si prelevavano 40 cc del campione di acqua e si "titolavano" con la soluzione saponosa fino alla comparsa della schiuma persistente.
Consiglierei in ogni caso a cumba e a chi legge di lasciar perdere i tentativi domestici di rilevazione della durezza, al limite in un negozio di acquariofilia potreste acquistare un kit per la determinazione della durezza, anche se abbastanza inutile.
Bevete acqua, bevetene tanta, bevete dal rubinetto e se proprio volete salvaguardare meglio la salute SPENGETE LA TV!!
Ringrazio tutti.
Preciso solo che, la brocca è stato un regalo. Prima che mi arrivasse in casa, mi ero interessato per installare un filtro ad osmosi inversa (mi gonfio la bocca con questo parolone) e prima ancora per un addolcitore.
Sono pienamente convinto che l'acqua che mi esce dal rubinetto sia sana, ma rimane, così com'è, sgradevole al gusto.
La brocca-filtro è riuscita a far diventare, almeno alle mie papille gustative, l'acqua del rubinetto, molto buona.
Ora bevo unicamente quella.
Non mancherò di contattarti Cesare prima di partire verso la tua terra.
Un caro saluto a tutti e, viva l'acqua a KM 0!
Preciso solo che, la brocca è stato un regalo. Prima che mi arrivasse in casa, mi ero interessato per installare un filtro ad osmosi inversa (mi gonfio la bocca con questo parolone) e prima ancora per un addolcitore.
Sono pienamente convinto che l'acqua che mi esce dal rubinetto sia sana, ma rimane, così com'è, sgradevole al gusto.
La brocca-filtro è riuscita a far diventare, almeno alle mie papille gustative, l'acqua del rubinetto, molto buona.
Ora bevo unicamente quella.
Non mancherò di contattarti Cesare prima di partire verso la tua terra.
Un caro saluto a tutti e, viva l'acqua a KM 0!
Caro Eco, si tratta di caratteri organolettici; la brocca di Cumba, che ha evidentemente un filtro a carboni attivi, riesce a risolvere tali problemi;
Le resine a scambio ionico rimuovono la durezza; l'osmosi inversa elimina tutti i contaminanti; però io non sò se rimuove gli odori.
Lasciamo che Cumba, felice della sua brocca, si gusti l'acqua della sua brocca a carboni attivi.
Cesare.
Le resine a scambio ionico rimuovono la durezza; l'osmosi inversa elimina tutti i contaminanti; però io non sò se rimuove gli odori.
Lasciamo che Cumba, felice della sua brocca, si gusti l'acqua della sua brocca a carboni attivi.
Cesare.
- ecoacque
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Che tristezza....
Secondo l'ultimo rapporto delle Nazioni Unite, dal 2030 metà della popolazione mondiale potrebbe essere al di sotto della soglia minima rispetto al fabbisogno giornaliero di acqua (50 L/procapite).
Una ragione, in più, che doveva dare valore alla Giornata mondiale dell'acqua (22 marzo u.s.), istituita dall'ONU nel 1992, all'interno delle direttive dell'agenda 21, risultato della conferenza di Rio de Janeiro.
Ma ad Istanbul, dove si è concluso ieri il World Water Forum, i rappresentanti degli Stati non sono riusciti a raggiungere un accordo su un documento comune.
In tanti chiedevano che si affermasse un "diritto mondiale all'acqua".
Ma la dichiarazione finale è stata miseramente più generica, è stato affermato, solamente, che: l'accesso all'acqua è un bisogno fondamentale umano.
Che tristezza.......
Una ragione, in più, che doveva dare valore alla Giornata mondiale dell'acqua (22 marzo u.s.), istituita dall'ONU nel 1992, all'interno delle direttive dell'agenda 21, risultato della conferenza di Rio de Janeiro.
Ma ad Istanbul, dove si è concluso ieri il World Water Forum, i rappresentanti degli Stati non sono riusciti a raggiungere un accordo su un documento comune.
In tanti chiedevano che si affermasse un "diritto mondiale all'acqua".
Ma la dichiarazione finale è stata miseramente più generica, è stato affermato, solamente, che: l'accesso all'acqua è un bisogno fondamentale umano.
Che tristezza.......
Luigi FANIZZI
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