Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Il procedimento di estinzione delle contravvenzioni di cui agli artt. 318-bis e ss. T.U.A. tra criticità e difficoltà applicative.
di Giulia BALLARINI
TAR Toscana Sez. III n. 239 del 27 febbraio 2024
Ambiente in genere.Diritto di accesso civico
Il decreto legislativo 14 marzo 2013, numero 33, ha introdotto un nuovo istituto nell’ordinamento giuridico nazionale, riconoscendo e tutelando l’accesso civico, successivamente generalizzato, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali, in evidente discontinuità con l’istituto dell’accesso documentale ordinario, previsto dalla legge sul procedimento amministrativo, numero 241 del 1990, solo in quanto strumentale alla protezione di un interesse individuale. La tutela del diritto di accesso civico è talmente estesa da contemplare la possibilità di esercitare tale diritto anche dopo la scadenza del periodo di pubblicazione obbligatoria di dati, informazioni e documenti, essendo consentito a chiunque di pretendere “a posteriori” la pubblicazione di dati, informazioni o documenti che non siano stati tempestivamente pubblicati, in violazione degli obblighi di legge. La novità dell’istituto esclude la possibilità di applicazione retroattiva dello stesso, con riferimento a documenti, informazioni o dati che avrebbero dovuto essere pubblicati in epoca precedente il riconoscimento del diritto di accesso civico e non lo sono stati. Il principio di irretroattività della legge comporta che una nuova legge non possa applicarsi ai rapporti giuridici anteriori alla sua entrata in vigore, né a quelli sorti anteriormente ed ancora in essere
TAR Calabria (CZ) Sez. II n. 112 del 25 gennaio 2024
Urbanistica.Tolleranze costruttive
Le c.d. tolleranze costruttive di cui all’art. 34-bis d.P.R. n. 380 del 2001 consistono in un istituto per cui non è da considerarsi violativo del titolo edilizio un fabbricato che si discosti dal progetto assentito in misura minima. Nondimeno, allorché lo scostamento sia maggiore della soglia di rilevanza fissata dal legislatore, è evidente che le superfici e le volumetrie che sarebbero state ricomprese nelle c.d. tolleranze costruttive non debbono essere scomputate, ai fini del calcolo della sanzione amministrativa alternativa alla demolizione dei cui all’art. 34 d.P.R. n. 380 del 2001, dalla superficie e dalla volumetria abusivamente realizzate. Al contrario, tali superfici e volumetrie partecipano a determinare la misura dell’abuso.
Cass. Sez. III n. 8050 del 23 febbraio 2024 (UP 1 feb 2024)
Pres. Ramacci Est. Galanti Ric. Berardi
Rifiuti.Stoccaggio
Essendo lo stoccaggio non autorizzato di rifiuti un reato avente natura permanente, la sua consumazione termina con la rimozione della situazione di fatto abusiva, ossia con la cessazione volontaria della condotta (ovvero, si aggiunge, con quella imposta dal sequestro del bene, ovvero ancora dalla sentenza di primo grado)
TAR Sicilia (PA) Sez. IIII n. 223 del 23 gennaio 2024
Urbanistica.Impugnativa dell’atto di approvazione del P.R.G.
Il carattere di piena autonomia fra gli atti di adozione e di approvazione del P.R.G. comporta la possibilità di un'impugnativa anche successiva dell'atto di approvazione, a ciò non ostando la circostanza per cui, al ricorrere di determinate condizioni, anche la delibera di adozione risulti ex se impugnabile; l'impugnazione dell'adozione del Piano Regolatore, nella misura in cui sia suscettibile di applicazione e, quindi, immediatamente lesiva, costituisce una facoltà e non un onere, con la conseguenza che non può in alcun modo ritenersi che la mancata impugnazione dell'atto di adozione del P.R.G. comporti ex se preclusione o decadenza nei confronti della successiva proposizione di un ricorso avverso la delibera di approvazione del Piano
Cass. Sez. III n. 8152 del 26 febbraio 2024 (CC 12 dic 2023)
Pres. Liberati Est. Zunica Ric. Bonacci ed altro
Ambiente in genere.Sequestro preventivo impeditivo di un bene demaniale
E' legittimo il sequestro preventivo impeditivo di un bene demaniale, pur destinato a soddisfare i bisogni e gli interessi di una platea indeterminata di utenti, quando la sua fruizione, per effetto delle modifiche allo stesso apportate, possa aggravare il pregiudizio per l’ecosistema protetto dal vincolo paesaggistico, essendosi altresì precisato che, nelle aree vincolate, anche in presenza di opere ultimate, deve pur sempre valutarsi, l’impatto degli abusi sulle zone oggetto di particolare tutela.
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